Eurolega, Olimpia salva almeno la differenza punti

Il Real Madrid va in campo duro, aggressivo, fisico, determinato a usare i lunghi, soprattutto Garuba e Tavares per ferire l’Olimpia dove è più vulnerabile. La partita si decide nel primo quarto quando costruisce 13 punti di vantaggio. Da quel momento, l’Olimpia risponde, si avvicina – a meno tre! – nel terzo quarto ma non può sostenere lo sforzo prodotto per rimontare contro una squadra così fisica. La buona notizia è che almeno l’Olimpia ha protetto la differenza canestri: aveva vinto di nove la gara di andata, ha perso di sette – 96-89 -, rimontando con orgoglio nel periodo conclusivo anche usando il secondo quintetto, con Brooks, Tonut, oltre a Causeur che si è bloccato alla schiena nel finale. Mirotic con la tripla che ha terminato la gara ha permesso all’Olimpia si ottenere una piccola vittoria parziale. Adesso, diventa veramente fondamentale la partita di giovedì all’Unipol Forum contro il Barcellona.

IL PRIMO TEMPO – Tavares domina a rimbalzo così il Real Madrid può permettersi anche qualche errore al tiro ma riesce a segnare praticamente a ogni possesso. L’Olimpia parte spuntata in attacco, sbaglia diversi tiri. Usman Garuba spreme ogni stilla di energia per fermare Nikola Mirotic in post basso e forzarlo lontano dal canestro. Coach Messina deve spendere il suo primo time-out quando il Real Madrid conduce 12-3. Il vantaggio schizza a 15 punti prima che Fabien Causeur con un floater completi un gioco da tre punti subendo il secondo fallo di Tavares. Senza di lui il Real Madrid è più “giocabile”. Alla fine del primo quarto è 31-16, ma all’inizio del secondo periodo l’Olimpia piazza un 5-0 ricavando punti preziosi dal gioco interno di Willie Caruso. Il divario viene usurato fino a nove punti con una bella fiammata di Dimitrijevic. Come successo altre volte in questi anni, Sergio Llull con le sue magie assume subito l’aspetto del rebus insolubile. Si presenta con otto punti praticamente consecutivi e ripristina 13 punti di vantaggio che poi diventano 15 su una tripla di Andres Feliz. L’Olimpia ha un sussulto offensivo con due triple di Mannion e poi di Shields dall’angolo su assist di Caruso. Cinque punti consecutivi di Zach LeDay rimargina il divario prima che con un tiro apparentemente disperato in corsa Llull chiuda il primo tempo sul 54-31

IL SECONDO TEMPO – Torna Tavares e il Real Madrid prova a chiuderla subito schizzando a più 17. Invece, l’Olimpia reagisce con le triple consecutive di LeDay e Causeur, poi un gioco da tre dello stesso LeDay completa un parziale di 9-0 riducendo lo scarto a otto punti. Usando la taglia dei suoi lunghi, Garuba e Tavares, il Real Madrid ritrova un po’ di inerzia. Qui però sale in cattedra Nikola Mirotic: segna quattro tiri liberi consecutivi, aggiunge una tripla su un pallone intercettato da LeDay, poi altri due punti da sotto e in un attimo riporta Milano a meno quattro, 63-59. Una tripla di Campazzo dall’angolo rimette in ritmo il Real Madrid. L’Olimpia, toccando il quintetto della rimonta, si smarrisce, scivola sotto di 15, 78-63, alla fine del terzo. La partita sembra morta e sepolta. Il Real Madrid allunga ancora, ma l’Olimpia ha il merito di giocare fino alla fine. Armoni Brooks segna tre triple praticamente consecutive e riavvicina l’Olimpia anche a meno sette. Nel corpo a corpo finale con la differenza canestri in bilico, Tavares a rimbalzo firma il più 10 che la consegnerebbe al Real Madrid. Ma con quattro secondi, c’è ancora tempo per un time-out e un tiro. Lo esegue Mirotic da tre frontale ed è il canestro che chiude la gara e salva almeno la differenza punti, 96-89.

Così Coach Ettore Messina ha commentato la partita di Madrid: “Il Real Madrid ha controllato la partita e vinto con pieno merito. Noi siamo partiti molli. Nel primo quarto abbiamo subito 31 punti spendendo un solo fallo, se escludiamo il secondo commesso su un tiro da tre. E’ un dato grave. Poi abbiamo avuto il carattere di giocare, competere, rimontare e con il secondo quintetto siamo anche riusciti a salvare la differenza canestri che potrebbe anche rivelarsi importante. Ad ogni modo, a questo livello, contro una squadra come il Real Madrid, non basta il carattere, servono maggiore qualità di gioco, intelligenza, disciplina. Generalmente, ci capita di pagare la poca energia fisica quando siamo in difesa e in attacco nei momenti di difficoltà tendiamo a cercare di risolvere le situazioni con iniziative individuali. A questo livello non funziona. Abbiamo dei veterani ma in alcuni ruoli chiave siamo giovani e inesperti”.

Sulla volata finale: “ Noi pensiamo solo alla prossima partita Personalmente guardo poco anche gli altri risultati che qualche volta sono anche sorprendenti come stiamo vedendo. Pensiamo solo a noi e alla partita con il Barcellona che chiaramente è molto importante. Soprattutto, sappiamo che vincendola andremmo 2-0 negli scontri diretti. Ma fare previsioni è difficile”.