Il Psg travolge l’Inter per 5-0 nella finale di Champions League giocata a Monaco di Baviera.
Serata da incubo per l’Inter, protagonista in negativo della finale di UEFA Champions League 2025.
Come riportato dagli esperti di statistiche di Opta, i nerazzurri sono diventati la prima squadra a subire cinque gol in una finale di Champions League da quando porta questo nome.
Un dato senza precedenti nell’era moderna del torneo, che certifica la portata della sconfitta.
Un risultato che segna in modo netto e doloroso la serata dell’Inter, travolta da un avversario superiore sul piano fisico, tecnico e mentale.
Manita di uno splendido Psg all’Inter nella finale di Champions League. Un netto 5-0 che non ammette repliche. Il Psg è stato più forte in tutti i reparti e si è aggiudicato meritatamente l’ultimo atto della massima competizione continentale per Club. La squadra di Luis Enrique ha espresso tutta la sua tecnica, classe, velocità mettendo da subito in difficoltà la squadra di Simone Inzaghi, che torna a casa con la sconfitta più pesante nella storia delle finali di Champions League.
Luis Enrique in avvio sceglie proprio il giovane Doué in avanti con Dembelé e Kvaratskhelia, mentre conferma Pacho al fianco di Marquinhos in difesa e Fabian in mediana. Inzaghi si affida in avanti alla coppia Lautaro e Thuram, con Dumfries e Dimarco esterni. In difesa recuperato Pavard.
Psg controlla subito il possesso del pallone con l’Inter che si difende e prova a ripartire in maniera veloce. Al 10′ arriva il primo tiro del match targato Doué, la sua conclusione si rivela però lenta e centrale. Il Psg sale di intensità, rischia poco e nel giro di 8 minuti indirizza la gara: prima Hakimi al 12′ e poi Douè al 20′ sono un uno-due terrificante per l’Inter, che completamente in balia dell’avversario, incapace di reagire. Al 12′ splendida imbucata di Vitinha per Douè che serve Hakimi, solo davanti alla porta che deve solo depositare in rete il pallone dell’1-0.
Al 20′ il raddoppio, con una veloce ripartenza di Kvara e Dembelé, con quest’ultimo che serve Douè, bravo a concludere di prima intenzione con il destro a battere Sommer con la decisiva la deviazione di Dimarco per il 2-0. Al 23′ ci prova Acerbi di testa sugli sviluppi di corner, ma la palla termina alta poco sopra la traversa. L’Inter prova a reagire e al 38′ sempre di testa e sugli sviluppi di corner, Thuram non inquadra lo specchio della porta. Al 44′ ancora Psg sempre con lo spunto di Douè che serve Dembelè che però non riesce ad inquadrare la porta.
Ad inizio ripresa al 47′ subito Kvaratskhelia pericoloso con il mancino ma la palla esce di poco al lato. L’ex Napoli si ripete poco dopo ma non trova lo specchio. L’Inter prova a reagire ma si scopre e al 63′ subisce il tris francese: verticalizzazione improvvisa del Psg con Dembelè prima e Vitinha poi che trova Doué, bravo a battere Sommer con il destro per il 3-0. Neanche i cambi aiutano Inzaghi che è costretto a togliere Bissek per infortunio poco dopo l’ingresso in campo. I parigini non si fermano e continuano a cercare i varchi e al 73′ calano il poker: altro contropiede del Psg con Dembelè che serve Kvara che si invola e batte Sommer con il mancino per il 4-0.
L’Inter al 76′ prova a segnare il gol della bandiera con Thuram che conclude da posizione ravvicinata, ma è bravissimo Donnarumma a dire di no.
L’Inter ormai è sulle gambe e rischia ancora all’82’ con Barcola, appena entrato, che da solo dinanzi a Sommer dopo un numero con la suola, non inquadra lo specchio della porta. Lo schiaffo finale arriva all’86’ con il giovanissimo Senny Mayulu che imbeccato alla perfezione da Barcola è bravissimo a battere Sommer con un mancino potente e preciso che tocca il palo e finisce in rete per il 5-0 finale. Punizione troppo dura per l’Inter in finale.
L’Inter viene umiliata dal Paris Saint Germain in finale di Champions League e il popolo nerazzurro accorso a San Siro per assistere al match davanti al maxischermo se ne va con ampio anticipo rispetto al fischio finale.
Nel post partita di Sky Sport è intervenuto il presidente nerazzurro Giuseppe Marotta: “Serata negativa dove l’avversario ci ha surclassato in tutto ma questo non deve inficiare quella che è stata la stagione. Abbiamo giocato contro una squadra forte, ringraziamo i tifosi e ci dispiace aver offerto questa prestazione”
Poi ha aggiunto: “Era molto difficile arrivare a questa serata, ci siamo riusciti con grandissimo merito. Sta sera siamo caduti in modo fragile. Ringrazio allenatore e giocatori perchè il cammino è fatto di 59 partite e ha dimostrato come la società merita il palcoscenico”
Sul futuro di Inzaghi: “Nessun cambio di valutazione con Inzaghi. Ci vedremo la prossima settimana, ha un anno di contratto e ha dimostrato di essere all’altezza del ruolo. Non è una serata negativa che cancella i meriti di Inzaghi, ci vedremo e non cambia nulla nelle valutazioni al di là della serata”
Sulle finali perse come dirigente e i budget delle altre società: “Sappiamo che il nostro movimento calcistico italiano spesso è di passaggio per i giocatori. Il potere economico non è nel nostro movimento ma anche in società come il PSG. Noi non vogliamo alibi però perchè con la competenza di giocatori e allenatori possiamo sempre recitare il ruolo da protagonisti”
Simone Inzaghi, tecnico dell’Inter, commenta così ai microfoni di Sky Sport la pesante sconfitta per 5-0 nella finale di Champions League contro il Paris Saint-Germain: “Assolutamente non sembrava la mia Inter, i primi a saperlo sono i ragazzi ma sono orgoglioso del percorso fatto. Stasera abbiamo trovato una squadra più forte che ha meritato di vincere la Champions, abbiamo approcciato male la gara poi ci siamo allungati facilitando i compiti del PSG, è una sconfitta brutta che non cancella quello che abbiamo fatto. Io per primo dovevo fare meglio ma non dobbiamo dimenticare quanto fatto. Zero titoli, ma bravissimi lo stesso”.
Ha già deciso se è stata l’ultima panchina con l’Inter?
“Vedremo nei prossimi giorni con la società, dopo la seconda finale persa in tre anni c’è troppa amarezza. Ci sarà tempo per parlarne con calma con la società, anche loro stanno provando amarezza ma sono sempre con noi”.
Perché cercavate sempre Sommer?
“Nel primo tempo non abbiamo giocato tecnicamente come sappiamo, quando abbiamo calciato con Sommer loro arrivavano sempre prima. Una volta preso il gol sono aumentate le distanze e è venuto questo risultato largo. Dovevamo fare meglio”.
Perché Frattesi non è entrato?
“Davide avrebbe meritato di giocare un pezzetto di finale, ma ho messo Zalewski con Lautaro sotto Thuram e a quel punto Calhanoglu e Bisseck sono stati due cambi forzati. Eravamo sotto di tre gol e ho preferito non metterlo in campo”.
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