Omocisteina: cos’è e perché è importante per la salute cardiovascolare

Cos’è l’omocisteina? Perché ha un ruolo centrale ai fini del mantenimento della salute cardiovascolare? Nelle prossime righe, risponderemo assieme a queste domande.

Omocisteina: di cosa si tratta?

L’omocisteina è un amminoacido. Nell’organismo umano, la possiamo trovare in quantità estremamente ridotte. La sua presenza è frutto dei processi di metabolismo della metionina, amminoacido essenziale presente nel corpo solo a fronte dell’assunzione di determinati alimenti – p.e. la carne, le uova e i legumi – e di integratori.

Nel momento in cui, a fronte di un esame del sangue specifico, si riscontra un aumento dell’omocisteina a livello sierico, significa che sono in corso dei problemi di salute.

Il ruolo dell’integrazione

L’assunzione di integratori può aiutare a mantenere l’adeguatezza dei valori dell’amminoacido sopra menzionato? Prodotti come Normocis 400 integratore per il controllo dell’omocisteina, supplemento tra i più famosi e apprezzati, sono caratterizzati dalla presenza di diversi nutrienti di cui abbiamo parlato nelle righe precedenti. Oltre alle vitamine del gruppo B, è possibile trovare pure lo zinco, minerale antiossidante la cui carenza è frequentemente associata all’iperomocisteinemia.

Possono essere presi in considerazione, su questo non c’è dubbio, ma è bene evitare il fai da te e ricordare che esistono momenti della vita in cui l’integrazione, nonostante una dieta sana, si rivela necessaria. Tra questi è possibile citare i primi tre mesi di gravidanza nelle donne, ma anche il periodo preconcezionale. Gli integratori per il controllo dell’omocisteina vengono spesso consigliati anche agli anziani e alle persone che, per motivi non legati allo stile di vita, hanno un forte rischio cardiovascolare.

Omocisteina alta: quali possono essere le cause?

Nei casi in cui, a fronte dell’esecuzione di un esame ad hoc, si nota la presenza di una quantità eccessiva di omocisteina nel sangue, alla base possono esserci diversi fattori. Tra questi è possibile chiamare in causa le carenze nutrizionali (in particolare i deficit di vitamine B6 e B12 e di acido folico). Da non dimenticare sono anche le criticità a livello dell’efficienza del metabolismo.

Pure le malattie renali possono comportare un aumento dei livelli di omocisteina. Ricordiamo altresì che i valori sballati di questo amminoacido possono essere il risultato di abitudini poco salutari come il tabagismo. Un doveroso cenno va dedicato all’influenza di problematiche come l’ipertiroidismo.

Omocisteina e salute del cuore: ecco cosa sapere

Livelli anomali di omocisteina sono collegati a un aumento del rischio di avere a che fare con problematiche cardiovascolari (infarto, ictus etc.). La scienza si è più volte interrogata sul motivo. Secondo le più autorevoli conclusioni, alla base ci sarebbe la capacità dell’omocisteina di convertire il colesterolo HDL, il cosiddetto “colesterolo buono”, in colesterolo LDL, quello che, nel linguaggio comune, viene definito “colesterolo cattivo”.

Diverse evidenze scientifiche hanno evidenziato come gli alti livelli di omocisteina possano rappresentare un fattore predittivo per patologie neurodegenerative come l’Alzheimer.

Come regolarizzare i livelli di omocisteina

Negli individui adulti, la quantità adeguata di omocisteina nel sangue è compresa tra le 5 e le 12 micro-moli per litro. Come muoversi nel momento in cui si riscontra un aumento anomalo dei suoi livelli? Innanzitutto, è essenziale contattare il proprio medico curante. Esistono, in ogni caso, degli accorgimenti relativi allo stile di vita che sono validi per tutti.

Per abbassare i livelli di omocisteina è fondamentale non trascurare l’attività fisica, ma anche ridurre o eliminare dalla propria routine alimentare bevande come il caffè o gli alcolici. Fondamentale è dare spazio a una dieta equilibrata e varia – i nutrienti più importanti ai fini della regolarità dell’omocisteina li abbiamo elencati nelle righe precedenti – e non fumare.

Tornando un attimo alla questione della dieta, rammentiamo il fatto che, se possibile, è il caso di evitare alimenti processati, che vengono, nel corso dell’appena citata procedura, privati di alcuni nutrienti fondamentali.