MATER IA Un dialogo tra Design, Fotografia, Video e AI

Nei giorni della Milano Design Week 2025 nello spazio eventi Caradosso, in via Caradosso 16, sarà allestito MATER IA, un progetto dedicato alla contaminazione tra linguaggi diversi: design, fotografia, video e AI.

Lorenzo Giubergia dello studio Giubergia-Griglio Architetti, gli artisti Per Barclay, Gioberto Noro, Daniele Ratti e Gianluca Iadema dialogheranno sul passato e il futuro dell’arte in un’epoca di nuove ricerche e riflessioni.

Punto di partenza la materia, punto di arrivo l’intelligenza artificiale. Nel centro l’uomo e la creazione artistica.

Il legno e il marmo, materiali antichi che da sempre si prestano alla realizzazione di oggetti di uso quotidiano, ma anche di opere d’arte e design, costituiscono l’origine del progetto. Un tavolo e una sedia, oggetti primari e primitivi, imprescindibili presenze della nostra vita quotidiana, sono presentati nella loro lineare semplicità da Lorenzo Giubergia: rigorosi nella forma e nella realizzazione, i due oggetti comunicano un senso di stabilità. Due i materiali che si alternano: il tavolo è costituito da un piano in legno massello e da due blocchi in travertino che creano le gambe; la sedia, provocazione di equilibrio, alterna due cromie diverse dello stesso materiale che sottolineano le diverse forme che la compongono.

Accanto ai due oggetti è presentato il lavoro di quattro artisti: Per Barclay, il duo Gioberto Noro e Daniele Ratti. L’approccio alla luce, all’architettura e al rapporto con la materia nelle fotografie in mostra si integra con il design al centro della sala: tema comune è l’indagine del reale e la ricerca di un perfetto equilibrio formale e visivo, ma anche la riflessione sull’artificio in un dialogo costante tra visione e rappresentazione.

Non c’è manipolazione nelle fotografie, ogni immagine è prodotta dalla poetica, dall’ideazione e dalla capacità tecnica degli artisti: una provocazione sulla percezione per Per Barclay, dove realtà e riflesso si confondono creando paesaggi reali e artificiali al tempo stesso; un gioco tra microcosmo e macrocosmo, tra forme e luce, tra distanza e profondità per la coppia Gioberto Noro; una questione di purezza di linee per Daniele Ratti, dove l’architettura è protagonista e anche l’ombra diventa soggetto. In tutti gli artisti sempre presente è il concetto di spazio, la padronanza della luce e l’ambiguità del reale che crea spazi simbolici in cui perdersi.

 

All’artista multimediale Gianluca Iadema, compositore, artista visivo e performer, è dedicata l’ultima sala della mostra con il progetto UN_I[N]VERSO, una riflessione filosofica e artistica su come elementi diversi, provenienti da differenti campi sensoriali, possano essere percepiti come un unico componente. Un’indagine che coinvolge dal suono all’architettura, dal video alla scultura, passando per la performance, il light design e tutto ciò che sta in mezzo.

 

La MATER IA si trasforma, ma il pensiero dell’artista resta al centro della creazione.

 

La mostra è realizzata grazie e in collaborazione con: Giorgio Persano, Torino – Recontemporary, Torino – Simondi Gallery, Torino – Studio Architetti Giubergia GriglioVisionQuest4rosso, Genova

 

La mostra è aperta al pubblico dal 7 all’11 aprile dalle ore 10 alle ore 18 e dal 14 al 17 aprile su appuntamento.

Per Barclay (Oslo, 1955), vive e lavora a Torino e Oslo. Nel 1990 partecipa al Padiglione dei Paesi Nordici alla XLIV Biennale di Venezia. Le sue opere sono state esposte in prestigiosi musei, tra i quali: Henie-Onstad Art Centre di Oslo, Musée d’Art Moderne et d’Art Contemporain di Nizza, Museet for Samtidskunst di Oslo, CCC Centre de Création Contemporaine di Tours, Palacio de Cristal, Parque del Retiro, Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía di Madrid, Fondazione Merz di Torino, CAC Málaga Centro De Arte Contemporáneo di Málaga. Tra le mostre più recenti, nel 2014 ha preso parte alla seconda edizione di “Icastica”, ad Arezzo, creando una installazione d’olio nella Chiesa di San Domenico, sotto il crocifisso del Cimabue. Nello stesso anno espone a São Paulo, in “Made by Brazilians… Creative Invasion”. Nel 2015 viene invitato a partecipare a “L’albero della cuccagna”, manifestazione ideata da Achille Bonito Oliva, realizzando una camera d’olio a Ca’ Pesaro, Venezia. Nel 2017 ha presentato una sua grande installazione all’inaugurazione del Centre de Création Contemporaine Olivier Debré a Tours. Nel 2018 ha partecipato a Manifesta 12, Palermo, con una oil room alla Cavallerizza di Palazzo Mazzarino e nel 2019 ha creato una camera d’olio alla Carpintarias de São Lázaro, Lisbona.

Nel 2023 l’Henie Onstad Kunstsenter di Oslo ha dedicato un’importante personale dell’artista. Nel 2025 Barclay ha presentato il progetto speciale “‘La Strage degli Innocenti” nell’ex Chiesa di San Barbaziano di Bologna. L’installazione, promossa da Musei Nazionali di Bologna, rilegge il celebre dipinto di Guido Reni attraverso una prospettiva contemporanea. (Courtesy Giorgio Persano, Torino)

 

Gioberto Noro (Sergio Gioberto, 1952 e Marilena Noro, 1961.) si occupano di percezione visiva e ravvisano nell’arte contemporanea un campo elettivo in cui operare. La cultura visiva attuale è influenzata in modo massiccio dal modello della “prospettiva” molto più profondamente di quanto non lo fosse nel Rinascimento. Un modello nato per dare ordine e misura alla visione, che finisce, se usato in modo inconsapevole, per anestetizzare lo sguardo, per trasformarsi in un diaframma che ci separa dal reale invece di essere una bussola che ci aiuta a orientarci nella babele visiva da cui siamo circondati. L’indagine poetica di Gioberto Noro mira, attraverso la riconfigurazione dei concetti di spazio, distanza e profondità, a rendere consapevoli delle distanze e dei vuoti che sono in essere tra le cose e le persone, a far diventare partecipi all’essenza stessa del percepire. La loro pratica è, in una certa misura, paradossale: per riuscire a vedere, per ridare respiro allo sguardo, usano un medium, la fotografia, che contrae e delimita il campo visuale.

Tra le loro personali più recenti si ricordano: Spazio Ersel, Torino (2023); Galleria Peola Simondi, Torino (2021); Galleria Alfonso Artiaco, Napoli (2020); Galleria Alberto Peola, Torino (2016, 2013, 2010); PAV Parco Arte Vivente, Torino (215); Alfonso Artiaco Project Space, Napoli (2010). Hanno partecipato a numerose mostre collettive, tra cui: Palazzo Fortuny, Venezia (2018); Itinerario d’arte contemporanea, Saliceto — CN (2018); Palazzo Fortuny, Venezia (2017); MAMbo, Bologna (2016); Palazzo Fortuny, Venezia (2015); Castello di Lipari — ME (2015); Mart, Rovereto (2014); Loft project ETAGI, St. Petersburg (2011). Vivono e lavorano a Torino. (Courtesy Simondi Gallery, Torino)

 

Daniele Ratti (1974), dopo aver conseguito la laurea in Architettura presso il Politecnico di Torino, dal 2000 si dedica alla fotografia professionale. La prima personale risale al 2004 e da allora la carriera artistica viene affiancata da altre attività di tipo curatoriale, tra le quali la direzione artistica di “Paratissima”, la manifestazione espositiva che ogni anno si tiene a Torino dal 2006.

Alcune sue opere si trovano attualmente nelle collezioni permanenti del PAN di Napoli, la Fondazione Bartoli Felter di Cagliari e in molte collezioni private.

Dal 2013 ha intrapreso un progetto che lo ha portato nelle ex colonie italiane in Africa e oltre mare. A conclusione di questo lavoro, Daniele Ratti ha realizzato due mostre: una a Milano, in occasione di Expo 2015, e una a Lugano, presso il Consolato Generale d’Italia.

Nel 2020 ha realizzato un progetto con Mario Calabresi per Gallerie d’Italia-Milano, dal titolo, “Ma noi Ritorneremo”.

Dal 2015, sono molte le collaborazioni con testate editoriali, tra le quali Internazionale e Domus, e con il festival di fotografia Cortona On The Move.

Nel 2025 verrà allestita nella sede di Gallerie d’Italia-Napoli una mostra dal titolo “2cuori e una capanna”.Vive e lavora a Torino e dal 2020 è rappresentato dalla galleria VisionQuest4rosso di Clelia Belgrado di Genova.

 

Lorenzo Giubergia (1984) sviluppa fin da ragazzo una passione per il disegno che lo porterà a laurearsi in Architettura per il Progetto presso il Politecnico di Torino nel 2010 e lo stesso anno avvia il suo percorso professionale come architetto.

Dopo alcune esperienze lavorative in Italia, nel 2011 si trasferisce a New York, dove entra a far parte dello studio ADJMI&Andreoli, partner storico dell’architetto Aldo Rossi. Qui ha l’opportunità di lavorare su progetti di respiro internazionale, coordinando team di professionisti e affinando il suo approccio progettuale. L’esperienza americana segna profondamente il suo stile e le sue scelte future, arricchendo la sua visione dell’architettura.

Tornato a Torino, collabora con importanti studi locali senza mai smettere di viaggiare per trarre ispirazione e contaminare il suo lavoro con influenze internazionali e nel 2021, insieme all’architetto Stefano Griglio, apre lo studio di architettura e interior design Giubrgia Griglio, un luogo in cui sperimentare e approfondire un approccio olistico e funzionale alla progettazione.

Dal 2024 intraprende un percorso di ricerca sulla contaminazione dei materiali, continuando a esplorare nuove possibilità dell’architettura e del design.

 

Gianluca Iadema (1996), compositore, artista visivo e performer, adotta un approccio multidisciplinare alla musica, al video e all’installazione, dando vita a una tipologia artistica che abbraccia molte delle sue espressioni: suono, immagine, scultura, performance e luce. Questo crea una forma artistica in cui lo spettatore non percepisce più gli elementi come separati, ma li vive come un tutt’uno. Nel campo del suono, si concentra sull’astrazione di diversi stili musicali, come la techno, il glitch e la musica pop, fusi con concetti di musica classica contemporanea. Ha conseguito un Master in interpretazione pianistica classica al Conservatorio di Brescia, una Laurea in Musica Computerizzata presso l’IEM e una Laurea in Composizione Classica alla Kunstuniversität Graz. Nel 2023 ha conseguito con lode un Master in Composizione e Pratica Creativa alla Hochschule der Künste di Berna (Svizzera), sotto la guida di Simon Steen-Andersen. Le sue opere sono state commissionate, eseguite ed esposte in festival, ensemble e gallerie, come Schallfeld Ensemble (Graz, 2018), Nasimi Festival (Baku, 2018), Halle für Kunst Steiermark (Graz, 2018), ZKM (Karlsruhe, 2019), Seeyousound (Turin, 2023), Klang festival (Copenhagen, 2023), Teatro Grande (Brescia, 2023), Suburbia Contemporary for Loop Festival (Barcelona, 2023), Zone Digitali (Bergamo, 2023), ICTAF (Cape Town, 2024), Barcelona Gallery Weekend (Barcelona, 2024), Fondazione Recontemporary per Artissima Fair (Turin, 2024), Future of Humanity for World Economic Forum (Davos, 2025). È vincitore di premi internazionali di composizione com il Franz Schubert und die Musik der Moderne (Graz), ed è stato insignito del prestigioso Premio Giulio e Giulio Bruno Togni (Brescia) per la sua promettente carriera artistica. (Courtesy Recontemporary – Torino)