Eurolega, brutta sconfitta interna per l’Olimpia contro l’Efes.

Un primo tempo alla pari nel punteggio, comandato anche con otto punti di vantaggio, due volte, poi una ripresa senza storia in cui l’Efes ha dominato 80-51 piazzando subito un parziale micidiale che di fatto ha chiuso la gara. Poi è subentrato lo scoramento, la squadra anziché rispondere si è depressa, “aiutata” dalla grande serata di tiro di Will Clyburn e anche di Tibor Pleiss. Alla fine, si è arresa, con l’attacco sterilizzato da percentuali di tiro e assenze pesanti illustrate dal numero di tiri liberi guadagnati, zero nei primi 38 minuti di gioco. Ha debuttato Tim Luwawu-Cabarrot: ha avuto problemi di falli, non aveva ritmo, ma ha dato minuti di dinamismo e auspicabilmente aiuterà la squadra quando avrà una condizione migliore.

IL PRIMO QUARTO – Un parziale di 8-0 che contiene due triple, una di Melli e l’altra di Hall, spinge l’Olimpia sull’8-3 dopo il canestro da tre di Polonara in apertura di gara. Coach Ataman cambia presto assetto, passando da un quintetto piccolo ad uno tradizionale, con Clyburn da 3 al posto di Bryant. Ma a dare impulso all’Efes è soprattutto Pleiss che sostituisce Zizic e usa il suo tiro da fuori per segnare cinque punti consecutivi. Quando anche Clyburn centra il bersaglio da fuori, l’Efes capovolge il punteggio schizzando avanti 13-12. Dopo il time-out di Coach Messina, il vantaggio dell’Efes raggiunge i quattro punti con una tripla di Micic, poi le iniziative di Mitrou-Long (un assist per la schiacciata di Davies e due penetrazioni al ferro) ripristinano la parità, 18-18, alla fine del primo.

IL SECONDO QUARTO – Il parziale che lega i primi due periodi è di 9-0: Voigtmann segna dal post basso, Pangos da tre in transizione per il 23-18 che obbliga Coach Ataman a spendere il primo time-out della sua partita. Una prodezza di Pangos in entrata e una tripla di Mitrou-Long permettono a Milano di scavare due volte otto punti di vantaggio. La seconda volta però arriva la risposta forte dell’Efes. Un gioco da tre completato da Bryant non solo causa il secondo fallo di Mitrou-Long ma ristabilisce la parità. La gara diventa qui un botta e risposta. Hines converte un tap-in, Clyburn risponde con una schiacciata, ancora Hines schiaccia un assist di Melli. La tripla di Pleiss consegna all’Efes il momentaneo vantaggio, corretto da un contropiede di Hall per il 34-34 dell’intervallo.

IL TERZO QUARTO – L’avvio dell’Efes nel terzo periodo è spietato. Will Clyburn usa il suo gioco dentro-fuori per azzannare la difesa di Milano. In cinque minuti il parziale è di 13-0 e indirizza subito la gara. Mitrou-Long prova a dare un po’ di spinta alla squadra. In coppia con Pangos, mette subito una tripla. Ma gli errori restano troppi, l’Efes produce un quarto da 21, nulla di trascendentale. L’Olimpia però si ferma a sette e precipta a meno 14, 55-41.

IL QUARTO QUARTO – Presa dallo scoramento, l’Olimpia si arrende. Clyburn mette due triple consecutive nella sua straordinaria partita e scava un baratro tra le due squadre, 21 punti dopo un minuto di gioco nel quarto conclusivo. Nonostante, il tentativo di limitare i danni, un altro time-out di Coach Messina, l’Efes è padrona della gara, sciolta, senza più pressioni e così vince dilagando.

Così Coach Ettore Messina dopo la partita con l’Efes: “Loro hanno giocato con grande determinazione e quando ci hanno colpito duramente, guidati da Clyburn e Micic, ci hanno messo al tappeto e non abbiamo reagito. E’ stata una prova deludente, anzi vergognosa, senza cuore, davanti ai nostri tifosi e alla nostra proprietà. Sembrava di essere tornati indietro di tre anni e mezzo, quando arrivavamo dodicesimi in EuroLeague e venivamo eliminati in semifinale nel campionato italiano. In questi anni abbiamo ottenuto dei risultati, l’ultimo pochi mesi fa. Se oggi presentiamo una squadra così, anche di bravi giocatori, ma così la responsabilità è di chi li ha scelti e li ha messi assieme. Adesso, cercherò con tutte le mie forze di rimettere a posto la squadra, sia in campionato dove la situazione è diversa che nella seconda parte di EuroLeague. Se non dovessi riuscirci ne trarrò le conseguenze, andrò dal Signor Armani e dal Signor Dell’Orco e dirò che servirà una nuova persona per guidare questo progetto”.