Rifiuti, nel 2021 77 sanzioni amministrative.

Tra gennaio e dicembre 2021 la Polizia locale di Milano, grazie alla collaborazione con l’Area Ambiente del Comune di Milano e Amsa che ha portato al posizionamento di 19 fototrappole (TLC) puntate su aree particolarmente interessate dal fenomeno dell’abbandono illecito di rifiuti, ha comminato 73 sanzioni amministrative. A queste si aggiungono 4 accertamenti effettuati con altro tipo di telecamera per un totale di 77 sanzioni e un valore di 34.650 euro (sono 450 euro per ogni sanzione). Sempre nel 2021 sono state trasmesse all’Autorità giudiziaria 5 notizie di reato. I dati sono stati comunicati oggi nel corso nel corso della commissione congiunta Sicurezza e Verde, convocata per illustrare il ‘Progetto Ambiente per il contrasto degli scarichi abusivi di rifiuti’.

Dei comportamenti illeciti 73 sono stati accertati attraverso il sistema delle 19 fototrappole che dal 2019 sono collocate in alcuni punti della città. Nel Municipio 2 sono state accertate 28 violazioni, 27 nel Municipio 6, 3 nel Municipio 7 e 15 nel Municipio 9. Le tipologie di rifiuti scaricati da auto o furgoni sono prevalentemente sacchi di rifiuti urbani, legname, mobili e arredi, elettrodomestici, parti di autoveicoli e batterie, materiale edile e di risulta. L’abbandono dei rifiuti coinvolge anche persone a piedi e in questo caso si tratta principalmente di sacchi neri con rifiuti domestici, piccoli apparecchi elettrici o elettronici, legno e arredi. Le fasce orarie con il maggior numero di scarichi abusivi risultano essere state per il 43% tra le 12 e le 18 e per il 39% tra le 6 e le 12.

Il sistema vede anche uno stretto rapporto di collaborazione nelle indagini della Polizia locale con la Procura della Repubblica, ad esempio nel caso di via Bonfadini 38, per il quale sono state eseguite 32 custodie cautelari, 4 sequestri di terreni, 45 sequestri di autocarri usati per commettere i reati e si è arrivati alle condanne dello scorso 17 gennaio per traffico illecito di rifiuti e associazione a delinquere e l’abbattimento di tutte le strutture presenti costruite abusivamente. In totale, da maggio 2019, quando sono state collocate le fototrappole ed è stato attivato il servizio, sono stati oltre 400 gli accertamenti effettuati. “Questo servizio effettuato con le fototrappole – hanno spiegato gli assessori all’Ambiente Elena Grandi e alla Sicurezza Marco Granelli – consente di perseguire chi compie un reato contro l’ambiente e causa degrado in città. Frutto di una grande collaborazione tra Comune, Polizia locale e Amsa, non è il solo strumento utilizzato ma certamente è molto efficace. Importantissime restano anche le segnalazioni che arrivano dai municipi, soprattutto foto e video. Una relazione fra l’Amministrazione e i cittadini che ci aiuta a compiere indagini efficaci e a tenere pulita la città. Facciamo anche appello al senso civico di ogni cittadino poiché avere e mantenere una città pulita dipende sì dall’efficienza del servizio ma anche dal rispetto condiviso delle regole e dall’eduzione dei singoli cittadini, perché ogni gesto può contribuire a mantenere la città libera da rifiuti”. “Nella quasi totalità dei casi le irregolarità in tema di conferimento dei rifiuti sono commesse da persone residenti nei condomini che non rispettano la raccolta differenziata: in quel caso è il personale dell’Amsa che può applicare contravvenzioni ai condomini che sono poi recapitate agli amministratori degli immobili. – ha spiegato Paolo Ghirardi, vice comandante della Polizia Locale – I nostri agenti si occupano invece dei rifiuti scaricati in strada, illeciti commessi dai cittadini ma anche dalle imprese. Troviamo soprattutto ingombranti, ma a volte rifiuti speciali pericolosi, come olio esausto o i materiali di risulta. Riguardo a quest’ultimo, vengono soprattutto abbandonati dalle ditte di costruzione o ristrutturazione case, che non avendo autorizzazioni, a trasportare questi rifiuti non li portano in discarica”. “Il Comune di Milano è totalmente assente sulla problematica dell’abbandono dei rifiuti. – ha commentato il consigliere della Lega Samuele Piscina, intervenuto nel corso della discussione – Basti pensare che la Polizia Locale ha a disposizione solo 19 fototrappole, strumento fondamentale per combattere questa pratica incivile. In una città come Milano ampia 181 km quadrati, dove ci sono materassi, water e materiali edili lasciati in ogni via, come pensano di contrastare queste pratiche con sole 19 postazioni attive? I delinquenti dell’abbandono rifiuti ci ridono in faccia. Con una mozione che ho presentato in questi giorni, chiedo al sindaco Giuseppe Sala di aumentare di 80 unità la fornitura delle fototrappole, per destinarle al contrasto delle discariche abusive, e di sostituire tutti i cestini nell’ambito del contratto di servizio con Amsa che dovrà essere rinnovato o meno nei prossimi mesi causa scadenza della proroga sull’appalto. Infatti, proprio il largo buco dei cestoni, favorisce i maleducati che buttano la spazzatura di casa in strada, senza svolgere la raccolta differenziata”. In risposta, l’assessore alla Sicurezza Marco Granelli ha fatto sapere che attraverso il potenziamento generale del piano delle telecamere approvato con una delibera del novembre scorso “si renderà più efficace anche il sistema per l’accertamento dell’abbandono dei rifiuti, da un lato con la sostituzione delle telecamere analogiche (che sono 600), dall’altro con l’utilizzo della tradizionale rete delle telecamere che verranno potenziate e serviranno anche a coadiuvare il sistema delle fototrappole”. Per il 2022, “abbiamo intrapreso una modalità di potenziamento del servizio per i quartieri San Siro e Gratosoglio – ha proseguito Granelli – Stiamo interloquendo con il Parlamento a cui abbiamo fornito possibili modifiche normative, come l’introduzione del sequestro del mezzo anche ai privati e non solo alle singole imprese. Attualmente con l’abuso del lavoro effettuato da imprese non ufficiali non possiamo procedere con il sequestro del mezzo, mentre con la modifica legislativa potremmo sequestrare il mezzo di trasporto anche quando è intestato al privato e unirlo alla sanzione amministrativa per essere più efficaci e non permettere a nessuno di eludere la normativa”. Rispetto invece al problema del numero di cestini presenti in città l’assessore al Verde Elena Grandi ha chiarito che “dal 2019 è stata sospesa l’operazione di riduzione dei cestoni e progressivamente sono stati rimessi in strada. Vengono collocati con un minimo di rotazione per verificare i luoghi in cui vengono meglio utilizzati e con migliore efficacia”.(MiaNews)