Raddoppio ferroviario Milano-Mortara-Alessandria, un’opportunità da cogliere adesso. Disagi di anni, raccontati dall’associazione pendolari MI.MO.AL.

MI.MO.AL. è una sigla che indica i comuni di Milano, Mortara e Alessandria ed è il nome dell’associazione pendolari, nata qualche anno fa, che si pone come soggetto coordinatore delle esigenze e dei diritti dei pendolari, alla mobilità e sviluppo sostenibile, interagendo e sollecitando le Istituzione e l’opinione pubblica, a risolvere il problema che grava sui circa 20 mila pendolari della tratta.

Abbiamo parlato con il loro Presidente, Franco Aggio e un componente del direttivo Carlo Motta, pendolare da anni, e abbiamo cercato di capire, perché è così prioritario intervenire subito sul progetto del RADDOPPIO FERROVIARIO, che godrebbe già di un primo investimento stanziato, come da PNRR e di un progetto di massima, affidato già a RFI di circa 177 milioni di euro per la tratta Abbiategrasso-Vigevano, a cui si aggiungerebbero circa 140 milioni di euro per la tratta Vigevano- Mortara, questi i dati riferiti dallo stesso Presidente Aggio.

I pendolari e attivisti dell’associazione lamentano una situazione disastrosa con enormi disagi creati dalla mancanza di affidabilità di collegamenti puntuali, dalla difficoltà di avere adeguato spazio, una vota saliti sul treno e non di poca importanza, di vetture vetuste e inadeguate non sostituite con mezzi più moderni, di cui chiedono spiegazione sulle scelte di Trenord e delle decisioni di Regione Lombardia, che a loro parere invece, avrebbero sostituito treni già più moderni di questa tratta, con altri treni nuovi, come di fatto, ad esempio è avvenuto sulla tratta Milano-Ceresio, dove da questo mese entreranno in servizio treni nuovi appunto a più carrozze, peraltro, lamentano appunto, quest’ultima tratta serve un bacino di pendolari inferiore al numero dei pendolari della Milano-Mortara-Alessandria, di circa 20 mila persone.

“E’ urgente e importantissimo, per noi, che colgano questa grande opportunità” ci riferisce Aggio, in merito ai fondi che sarebbero già stati stanziati “…e che non si perda tempo, per evitare di non sforare le date imposte dal progetto e dall’Europa, che devono essere necessariamente rispettate” la data prevista di fine lavori sarebbe infatti il 30 giugno del 2026.

L’attenzione per il raddoppio ferroviario è principalmente per la tratta di inizio di Abbiategrasso-Vigevano per permettere e sollecitare le tratte successive che coinvolgono gli altri paesi. A questo proposito, sempre Aggio, ci fa sapere che la loro associazione da tempo, ha organizzato sul territorio, incontri in presenza, per informare dettagliatamente cittadini e tutte le forze politiche locali, amministrazione e istituzioni.

“Non ne abbiamo mai fatta e non la faremo, una questione politica, ma un’opportunità unica da cogliere adesso, per rimediare a questo enorme disagio che coinvolge tantissimi cittadini, che con il treno, fanno anche una scelta sostenibile e quindi va incentivata” prosegue Aggio, tutte le forze politiche sono state messe allo stesso modo al corrente della situazione e priorità e indipendentemente, dal risultato del ballottaggio invitano la nuova amministrazione a mettersi subito al lavoro, una volta insediata. Vi ricordiamo appunto che Domenica 26 giugno, ad Abbiategrasso si voterà per il ballottaggio per i due candidati sindaci: per il centrodestra Cesare Nai,(che ha già espresso la sua volontà in merito, in una precedente intervista pubblicata sulla nostra testata) e per il centrosinistra e M5S Alberto Fossati.

Raddoppio ferroviario subito, cogliamo l’opportunità adesso e treni nuovi per la tratta Milano-Mortara- Alessandria, a favore di una mobilità sostenibile, è questo il “grido” di MI.MO.Al. a cui abbiamo dato voce.

 

Debora Del Muro