Oltre 2.000 persone in piazza per dire no al green pass con Paragone ed il Premio Nobel Montagnier.

“Chiedo a tutti i miei colleghi di fermare le vaccinazioni contro il Covid con questo tipo di vaccini. Ne va di mezzo il futuro dell’umanità. Il dopo dipende da voi, soprattutto dai non vaccinati, che un domani potranno salvare l’umanità, mentre i vaccinati dovranno essere salvati dai centri medici”. Lo ha detto il virologo e biologo Luc Montagnier, premio Nobel per la medicina nel 2008, notoriamente contrario ai vaccini contro il Covid e non nuovo a posizioni che si sono attirate le critiche della comunità scientifica, in piazza XXV aprile a Milano alla manifestazione no vax e no green pass organizzata da Italexit di Gianluigi Paragone. Lo scienziato 89enne, davanti a una folla di almeno 2mila persone, parlando in francese e con la traduzione in italiano, ha spiegato che “c’è stato un grande errore di strategia” nel contrasto alla diffusione del Covid-19. “Questi vaccini non ne impediscono la trasmissione. Questo vaccino non funziona”.

Il vaccino “anziché proteggere dalla malattia favorisce anche altre infezioni. La proteina usata per il vaccino è un veleno e tocca organi come il cuore, tanto che molti atleti si stanno ammalando. Il vaccino è fatto per proteggere e non per uccidere”. Per Montagnier “è un crimine assoluto dare questo vaccino ai bambini”.

Oltre 2.000 le persone in piazza per la manifestazione organizzata da Italexit di Gianluigi Paragone che vedeva come intervento principale il Premio Nobel Luc Montagnier.

In piazza per dire no al green pass ed all’obbligo vaccinale.

Giuramenti, cori contro Draghi, dissertazioni scientifiche sui “sieri” assassini. Esperienze dirette di sportivi, medici, persone normali.

Oltre duemila persone contro il green pass e contro i vaccini si sono infatti presentate al presidio organizzato in piazza 25 Aprile.

Dal palco i vaccini contro il covid sono stati definiti a più riprese “sieri assassini” e quasi nessuno tra i presenti ha indossato le mascherine o rispettato il distanziamento.

Tra gli invitati anche l’ex motociclista di MotoGp, Marco Melandri, che ha raccontato: “Il diritto allo sport verrà negato ai ragazzini. Vengo dalle case popolari, mi sono svegliato da bimbo sognando di diventare un pilota di moto, ho avuto la possibilità di provare a farlo e ho inseguito il mio sogno tutti i giorni. Lo sport mi ha insegnato a stare con persone diverse, ho sempre tenuto duro. Sono valori che uso per cercare di essere un padre migliore. Voglio guardare mia figlia negli occhi e dirle che ho lottato in tutti i modi per darle un futuro. La libertà è un diritto e dobbiamo riprendercelo, non ho più nulla da perdere”, ha detto l’ex motociclista, che ha anche ammesso di aver “preso” volontariamente il covid per ottenere il green pass senza vaccinarsi. “C’è razzismo, chi ha la tessera verde è bravo, chi non ce l’ha è cattivo. Mia figlia deve essere libera di vivere”, ha concluso Melandri.

Dopo di lui ha preso la parola un rappresentante di Osa, l’associazione operatori di sicurezza associati che – spiegano loro stessi sul sito ufficiale – è composta principalmente da membri delle forze dell’ordine, forze armate e da tutte le categorie che concorrono alla sicurezza e all’ordine pubblico. “Siamo una milizia celeste e scacceremo il drago”, ha urlato prima di chiedere ai presenti di giurare di essere pronti a combattere contro il covid.

Grande atteso Luc Montagnier, il biologo e virologo francese insignito nel 2008 del Nobel per la medicina, iniseme alla collega Françoise Barré Sinoussi, per la scoperta del virus Hiv. “Noi non vogliamo nessuna guerra, ma ci siamo stufati”, ha detto Paragone lasciando poi la parola a Montagnier, accolto da inviti alla resistenza e cori sulla libertà.

“Un antibiotico poteva fermare questo virus”, ha esordito il medico 89enne. “I virus non sono sensibili agli antibiotici”, ha proseguito spiegando che il virus si può combattere “anche con alimentazione corretta e igiene”.

“Non è soltanto il vaccino a curare, ma la combinazione di cure che eliminerà questa malattia. Questo vaccino non cammina da solo, qui c’è stato un enorme errore di strategia. Questi vaccini non proteggono ed è quello che sta venendo fuori piano piano”, ha assicurato Montagnier, aggiungendo che il virus “può favorire nuove infezioni”.

E ancora: “La proteina che è stata utilizzata nei vaccini per proteggerci da questo virus in realtà è tossica. Ci sono tanti giovani sportivi che hanno problemi cardiaci importanti per colpa di questo vaccino”. Ed “è un crimine assoluto dare oggi questi vaccini a dei bambini”, le parole di Montagnier, accolte da un’ovazione pubblica. “Può causare malattie nervose al cervello, molto gravi. Per le cause a lungo termine di questo vaccino ci sono persone che stanno morendo”, ha continuato Montagnier. “Chiedo a tutti i miei colleghi di fermare assolutamente la vaccinazione con questo tipo di vaccino perché ne va di mezzo il futuro dell’umanità”, l’invito del medico, salutato da altri applausi.