Infortunio mortale sul lavoro a Chiari, nel bresciano. Un operaio è morto, nella notte, travolto da un treno nei pressi della stazione. Sul posto la polizia ferroviaria.
L’incidente è avvenuto verso mezzanotte. L’operaio, un uomo di 51 anni, si trovava fuori dalla stazione, sulla linea Milano-Venezia con la squadra per approntare un cantiere. La dinamica di come sia stato travolto dal treno è in fase di accertamento.
L’operaio operava per conto della ditta Rebaioli, società appaltatrice incaricata da Terna di svolgere lavori di tesatura conduttori su una linea della rete elettrica nazionale in costruzione. Lo riferisce Terna spiegando che “l’evento è avvenuto prima dell’orario stabilito di avvio delle attività pianificate con fermo treni”.
A esprimere “vicinanza alla famiglia e ai colleghi dell’operaio” il vicepremier e ministro dei Trasporti Matteo Salvini che “attende di avere tutti i dettagli e le spiegazioni affinché venga fatta piena luce sull’episodio”. Salvini – si legge in una nota del Mit – “ribadisce che la sicurezza nei cantieri è e sarà sempre una priorità”.
L’ennesimo incidente mortale sul lavoro. L’ennesima vittima che in attesa di accertamenti non farà ritorno alla sua famiglia oggi.
Perché dopo le parole di cordoglio della politica la situazione non cambia in una provincia che solo una settimana fa aveva pianto un’altra vittima alla Feralpi di Lonato.
La Uil davanti a queste tragedie e in attesa che la magistratura faccia chiarezza si stinge intorno ai familiari della vittima e vuole piena chiarezza soprattutto dalla politica che non prende provvedimenti seri per iniziare a impedire che questi fatti possano ancora accadere.
<<Non abbiamo ancora dei dati certi su quanto avvenuto a Chiari – sottolinea il coordinatore Uil Brescia Mario Bailo – ma di certo ci troviamo davanti all’ennesima vittima colpevole solo di lavorare. Ecco perché da tempo come UIL chiediamo l’omicidio sul lavoro. Si sente dire che potrebbe essere stata una distrazione. Lo appurerà la magistratura, ma in ogni caso, se così fosse, chiediamoci perché le distrazioni accadono. Forse perché le condizioni di lavoro sono sempre peggio? E la politica dove sta in tutto questo. Assistiamo a delle belle passerelle di cordoglio quando accadono questi fatti e poi più nulla in attesa che accada di nuovo>>
<<E’ inconcepibile – afferma il segretario UIL Metalmeccanici Brescia Giuliano Rabba – che a solo una settimana di distanza dall’incidente di Lonato ci si trovi ancora a piangere una vittima del lavoro. Ci stringiamo intorno ai famigliari della vittima e ci chiediamo cosa si stia davvero facendo per far si che questi tragici avvenimenti non accadano più. Parliamo di prevenzione, di formazione e la politica ci dice che abbiamo ragione e poi, piangiamo l’ennesima vittima. E’ ora di dire davvero basta a questa situazione in cui si muore solo per il diritto al lavoro>>.
“Nella notte si è consumata l’ennesima tragedia sui binari. Ha perso la vita, alla stazione di Chiari in provincia di Brescia, un uomo di 51 anni, operaio portoghese a lavoro in uno dei cantieri aperti all’interno dello scalo. Secondo le prime informazioni, quando è stato ucciso sarebbe stato impegnato nella manutenzione di un traliccio dell’alta tensione. Una vittima del lavoro che purtroppo non è la prima”. Lo ha dichiarato Paolo Capone Leader UGL in merito all’incidente mortale avvenuto nella stazione di Chiari.
“L’UGL – aggiunge Capone – chiede da anni più controlli e più sanzioni perché le situazioni di rischio vengano limitate quanto più possibile. Al contempo, riteniamo che fare formazione e diffondere una cultura della sicurezza a tutti i livelli e tra tutti i lavoratori-anche quelli più giovani-sia fondamentale per evitare le tragedie di cui ormai spesso dobbiamo prendere atto. Condividiamo dunque quanto ribadito dalla ministra del Lavoro Marina Elvira Calderone e cioè che ‘la sicurezza debba essere una priorità assoluta, un imperativo morale e politico’. In tal senso l’impegno del Governo per potenziare i controlli e favorire la premialità delle aziende virtuose che, nel 2024, potranno contare su maggiori risorse per la formazione, la prevenzione e la loro messa in sicurezza è un passo avanti nella direzione che auspichiamo e che salverà vite”.