Coronavirus, la visita di Conte: vengo adesso perchè prima sarei stato di intralcio.

epa08388107 Italian Prime Minister, Giuseppe Conte, arrives for a briefing a the Prefecture in Milan during the COVID-19 Coronavirus pandemic emergency, Italy, 27 April 2020. On 26 April Conte announced the new rules that will be valid for travel and commercial activities, on further measures to contain the spread Covid-19 pandemic from 04 May. EPA/CHIGI PALACE HANDOUT HANDOUT EDITORIAL USE ONLY/NO SALES

Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, è arrivato con la mascherina in Prefettura a Milano, tappa iniziale della sua prima visita in Lombardia da quando è scoppiata l’emergenza coronavirus. Conte ha incontrato il prefetto di Milano, Renato Saccone, il sindaco Giuseppe Sala, il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana, e Carlo Bonomi, da poco nominato presidente di Confindustria. Al termine della riunione Conte si recherà a Bergamo e a Brescia.

“La mia presenza qui in Lombardia avrebbe creato intralcio nella fase più acuta dell’emergenza sanitaria”: così il presidente del Consiglio Giuseppe Conte a Milano ha risposto a chi gli ha chiesto perchè la sua prima visita in Lombardia è arrivata dopo due mesi dall’inizio dell’emergenza coronavirus.

“Non è questo il momento di mollare, questo governo – ha detto il premier – non cerca il consenso ma di fare cose giuste, anche se questo deve scontentare un gran numero cittadini”.

“Abbiamo introdotto qualche allentamento ma è chiaro che non possiamo mollare in questa fase”.

“Per quanto riguarda la zona rossa nei due comuni bergamaschi (Alzano e Nembro, ndr), nel momento in cui era stata proposta, è stata subito considerata e ho chiesto di esaminare le ragioni, sulla base però di un contagio già diffuso non solo nei due Comuni ma anche a Bergamo e in tutta la Lombardia. Per questo alla fine è stato deciso di estendere la zona rossa a tutta la Lombardia”. Lo ha dichiarato il premier Giuseppe Conte, stasera in Prefettura a Bergamo, rispondendo alle domande dei giornalisti.

“Abbiamo subito chiesto un approfondimento al Comitato scientifico – ha aggiunto Conte – e la sera del 5 marzo ho ricevuto la relazione, il 6 mi sono precipitato alla Protezione civile e la sera del 7 marzo ho firmato il Dpcm che estendeva la zona rossa a tutta la Lombardia”.
“In Lombardia la situazione è molto critica e la regione è stata molto sofferente: ma siamo tutti lombardi” ha detto il premier.

“Sono qui per rendere omaggio al coraggio e all’abnegazione che ha avuto Brescia, una città messa a dura a prova”. Lo ha detto il premier Giuseppe Conte prima di entrare in Prefettura a Brescia, ultima tappa in Lombardia dopo Milano e Bergamo, promettendo ulteriori aiuti per le zone più colpite dal coronavirus.
“Troveremo un modo per dare maggiore sostegno economico alle realtà più colpite come Brescia” ha detto Conte arrivando in Prefettura all’una di notte. Il presidente Conte tornerà a Roma al termine del vertice e questa mattina sarà a Genova per la posa dell’ultimo tratto del ponte Morandi e poi si fermerà a Codogno.

(ANSA).