Vivo a Modena, dove sono nato e cresciuto, ma le mie origini sono sarde dalla parte paterna e lucane dalla parte materna. Da ragazzino, mio “babbo” mi ha insegnato la lotta della sua terra che si chiama “Chinta” o “Chinta Chinta” o “Chintada”, il cui nome deriva da “chintolza” che in sardo significa cintura; una lotta molto simile al belt wrestling.
“Sa Chinta” è una delle quattro varianti di lotte popolari che esistono in Sardegna; la più conosciuta oggi è la “Strumpa” o “Istrumpa“, dove si parte direttamente legati in cintura. Proprio in una gara di Strumpa organizzata dalla FIJLKAM, al Torneo Internazionale di Villagrande Strisaili nel 2018, con otto nazioni e quaranta atleti, sono salito sul secondo posto del podio, nei -90kg. In quel momento ho pensato agli insegnamenti di mio padre ed ho provato molta fierezza.
La mia formazione sportiva inizia con la Lotta Greco Romana a sedici anni, e qui ho raggiunto qualche terzo posto nei tornei regionali FIJLKAM. Una decina di anni fa mi sono avvicinato al Sambo, di cui sono istruttore federale FEDERKOMBAT, e come atleta master ho ottenuto un secondo posto (+90kg) nel Trofeo di Sardegna 2018. Il Sambo nasce un secolo fa in Russia, ispirandosi alle tecniche delle lotte tradizionali degli altri paesi che facevano parte dell’Unione Sovietica, come il Kurash (Uzbekistan) e la Chidaoba (Georgia). Questa moderna disciplina mi ha permesso di studiare la lotta con l’abito, in particolar modo le prese alla giacca. Mi sono sempre interessato alle lotte popolari, tanto che ho partecipato nel 2016 a Minsk (Bielorussia) ai Campionati mondiali di Pahalwani (lotta iraniana con i pantaloni) e nel 2019 a Kazan (Russia), ai Campionati mondiali di Belt Wrestling Koresh (lotta tatara). Data la mia formazione, l’approdo al Kurash è stato molto naturale.
In questa antica lotta dell’Asia centrale ho trovato qualche elemento di affinità con la Lotta Greco Romana ed anche con la “Chintada”, con le prese alla cintura. Lo scorso marzo ho frequentato il Seminario di Kurash organizzato dall’International Kurash Institute e dalla Federazione Italiana Kurash e Lotte Tradizionali. E’ stata un’esperienza molto interessante non solo sul piano tecnico ma anche culturale, culminata col superamento dell’esame per Insegnante Tecnico di Kurash. Confesso che è un desiderio che inseguivo da tempo. I valori storici e culturali che animano le Lotte Tradizionali sono per me uno stimolo in più per poterle insegnare ai giovani allievi.