Chef in corsia al Centro NeMO di Milano. Officine Buone e Galbani portano la buona cucina al servizio degli ospedali italiani.

Regalare un po’ di spensieratezza a chi vive un momento di difficoltà portando, con un format divertente e di successo, la cucina di qualità negli ospedali d’Italia. Questo lo spirito del progetto Special Cook di Officine Buone e Galbani, la cui finale si è svolta presso il Centro NeMO dell’Ospedale Niguarda di Milano dopo un tour che non si è fermato nemmeno durante la pandemia e che solo nel 2021 è riuscito a portare un momento di svago a oltre mille persone in 10 strutture di cura in Italia.

Il format di Special Cook è stato ideato sei anni fa da Officine Buone con il supporto di Galbani e permette a chef di fama di donare il proprio talento per un pasto speciale negli ospedali italiani, grazie a menù pensati e realizzati ad hoc per coloro che hanno difficoltà a consumare cibi solitamente solidi. Un innovativo progetto di volontariato dedicato ai pazienti ospedalieri, in cui la cucina crea allo stesso tempo un momento di svago ma anche di educazione alla buona alimentazione nelle fasi post ospedaliere. Giovani chef professionisti si sfidano tra le corsie d’ospedale, con i pazienti in qualità di giurati, e realizzano sessioni di cucina creativa e show-cooking nei reparti insieme ai comitati scientifici degli ospedali partecipanti.

 

“L’impegno di Galbani nei confronti dei territori in cui opera e delle persone è qualcosa di storico ed affine al messaggio di fiducia che da sempre il brand porta con sé”, ha dichiarato Ennio Caiolo, Direttore Generale Galbani. “Da diversi anni sosteniamo Officine Buone in iniziative di volontariato dedicate ai pazienti ospedalieri, per donare loro piatti sani e gustosi, ma anche un momento di svago e di gioia, per un gesto di vera e propria sostenibilità sociale. Sono entusiasta di aver preso parte alla giornata finale di Special Cook in qualità di giurato ed aver condiviso questo importante compito con alcuni pazienti del Centro NeMo”.

 

Nel corso dell’edizione 2020/2021 di Special Cook, 25 chef si sono sfidati tra le corsie di 10 strutture di cura (tra Milano, Torino, Roma, Verona, Lecce e Catanzaro) sotto gli occhi attenti di oltre 1000 pazienti, caregiver e personale sanitario, in veste di assaggiatori e giudici. Nonostante la pandemia, infatti, il progetto ha continuato a crescere grazie al format “Special Delivery” e a “riders volontari” che hanno consegnato i piatti gourmet ai pazienti direttamente in reparto.

 

Durante la finale gli chef Carlo Andrea Pantaleo e Nicol Maria Pucci, i due chef più votati dai pazienti durante le 32 tappe di questa edizione, si sono sfidati all’interno del Centro NeMO – centro clinico ad alta specializzazione pensato per rispondere in modo specifico alle necessità di chi è affetto da malattie neuromuscolari, come la Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA), le Distrofie Muscolari e l’Atrofia Muscolare Spinale (SMA)- dell’Ospedale Niguarda di Milano.

 

Le brigate guidate dai due chef finalisti hanno realizzato sulle Special Kitchen, cucine mobili attrezzate ideate da Officine Buone e donate ai reparti, alcune ricette speciali a doppia consistenza (solida e cremosa) per permettere la degustazione del piatto anche a persone con difficoltà di deglutizione. Ad aggiudicarsi il titolo di Special Cook 2020/2021 è stato Carlo Andrea Pantaleo.  

 

A giudicare i piatti è stata una giuria tecnica composta da esperti del settore, giornalisti e due pazienti del Centro NeMO insieme ai rispettivi caregivers: Alberto Fontana (Presidente Centro NeMO), Ennio Caiolo (Direttore Generale Galbani), Mario Calabresi (direttore Chora, ex direttore Repubblica e La Stampa), Jacopo Fontaneto (giornalista e critico gastronomico), Stefano Callegaro (chef, vincitore Masterchef 4).

 

“È un momento importante per noi, perché finalmente ritroviamo la possibilità di effettuare un evento in presenza e stare in compagnia di pazienti e personale sanitario dopo 18 mesi di isolamento”. ha dichiarato Ugo Vivone, Presidente di Officine Buone. “Special Cook è un progetto simbolo di Officine Buone, perché permette di mettere in pratica la nostra missione: donare il talento”.          

 

L’evento, condotto da Marisa Passera, è stato trasmesso anche in streaming sulle pagine social di Officine Buone e Centro NeMO Milano.