La Luce dell’Oblio, giovedì 16 al Chiostro dell’Incoronata con lectio magistralis di Cacciari e concerto pianistico di Rahmin Bahramiper La Milanesiana.

LA MILANESIANA, ideata e diretta da Elisabetta Sgarbi, arriva il 16 giugno all’Arianteo Chiostro dell’Incoronata di Milano (via Milazzo, 9 – M2/M5 Garibaldi) con “LODE DELL’OBLIO”. La serata vedrà protagonista Massimo Cacciari con la sua Lectio Magistralis e, a seguire, il concerto “Tra Oriente e Occidente” di Ramin Bahrami, un appuntamento all’insegna della musica che unisce i popoli.

 

Inizio ore 21.00.

Ingresso € 12. Biglietti disponibili su: www.spaziocinema.info/milano/film/lode-delloblio

 

In collaborazione con FONDAZIONE BPM e COMUNE DI MILANO.

L’appuntamento sarà visibile anche in streaming su Corriere.it e sul canale Facebook de La Milanesiana.

 

Massimo Cacciari

Socio dei Lincei, co-fondatore di numerose riviste che hanno segnato il dibattito politico e filosofico italiano degli ultimi decenni, laurea homoris causa in architettura, scienze politiche, cultura classica, tra i numerosi riconoscimenti internazionali vi sono il premio dell’Accademia di Darmstadt, il premio Hannah Arendt, la medaglia d’oro del Circulo de bellas artes di madrid, il premio Derrida dell’Univ. di Torino. Tra i libri che più ne hanno segnato la ricerca, krisis, 1976, Icone della legge,1985, Geofilosofia dell’Europa, 1994, il trittico teoretico composto da Dell’inizio, 1990, Della cosa ultima, 2004, Labirinto filosofico, 2014. Tra le sue ultime pubblicazioni, Il potere che frena, 2013, La mente inquieta. saggio sull’umanesimo, 2019, Il lavoro dello spirito, 2020, Paradiso e naufragio. Saggio sull’“Uomo senza qualità” di Musil, 2022.

 

Ramin Bahrami

È nato a Teheran nel 1976. Ha lasciato l’Iran con parte della famiglia dopo la rivoluzione e ha studiato in Italia, dove si è diplomato in pianoforte al conservatorio di Milano con Piero Rattalino. Perfezionatosi con maestri del calibro di Alexis Weissenberg, Andràs Schiff, Rosalyn Tureck, nutre una passione profonda e totale per Johann Sebastian Bach, di cui è oggi uno dei più̀ grandi interpreti. Ha un repertorio di incisioni bachiane con Decca Universal che hanno scalato le classifiche discografiche, ha debuttato al teatro alla Scala nel 2012 e si esibisce nei teatri e nelle sale da concerto più̀ prestigiosi del mondo. Ha pubblicato Come Bach mi ha salvato la vita (2012), Il suono dell’Occidente (2014), Nonno Bach (2015), Ludwig van Beethoven. Il ribelle (2019), Mozart. Il genio sempre giovane (2019), e Mille e una musica. Breve storia della musica persiana (2021).

 

La Milanesiana è il più grande festival itinerante che promuove il dialogo tra le arti e quest’anno torna con la sua 23esima edizione dedicata al tema OMISSIONI.

Un festival di respiro internazionale che tesse relazioni tra letteratura, musica, cinema, scienza, arte, filosofia, teatro, diritto, economia e sport e che anno dopo anno diventa sempre più protagonista delle estati italiane.

Dal 4 giugno al 3 agosto, La Milanesiana infatti arriverà in 20 città diverse con oltre 60 incontri ed eventi, accogliendo più di 150 ospiti italiani e internazionali.

Come in tutte le edizioni, l’arte ricopre un ruolo importante all’interno del Festival che quest’anno ospiterà ben 9 mostre in tutta Italia, dal 4 giugno al 15 settembre. I cataloghi delle mostre ospitate quest’anno da La Milanesiana sono editi dalla Fondazione Elisabetta Sgarbi.

La Rosa dipinta da Franco Battiato, che fin dalla prima edizione è il simbolo de La Milanesiana, è stata rielaborata anche quest’anno da Franco Achilli.

 

La Milanesiana è organizzata da Imarts International Music and Arts e Fondazione Elisabetta Sgarbi, con il Patrocinio del Comune di Milano e della Regione Lombardia.