Festival di Primavera al Conservatorio Verdi, secondo appuntamento giovedì 21.

Secondo appuntamento giovedì 21 marzo per il primo Festival di Primavera organizzato dall’Istituto di Musica moderna e contemporanea del Conservatorio di Milano.Un concerto-spettacolo che lega musica, architettura e scultura.

Spicca l’esecuzione dello studio Colonna infinita di György Ligeti accompagnata da proiezioni di immagini della Colonna infinita di Brânçusi, mentre sulla scena una ballerina agisce intorno al Luminator, progettato dall’architetto Luciano Baldessari nel 1929, “struttura dinamica, antropomorfica, simbolo del dinamismo ondulatorio della luce ed espressione dei codici compositivi del suo tempo”.

Il concerto sarà preceduto da una tavola rotonda dedicata al tema a cui lo stesso concerto è dedicato, ovvero Suono e immagini nella musica e nell’architettura del XX secolo. Dalla “Colonna infinita” di György Ligeti alla “Musica delle cattedrali” di Sofija GubajdulinaLa tavola rotonda vedrà la partecipazione di Marco Rapattoni, responsabile del Laboratorio Fare Mondi del Conservatorio di Milano e curatore degli appuntamenti in programma per il 21 marzo, di Marco Maiocchi del Politecnico di Milano e di due studenti del Conservatorio, il compositore Pietro Dossena e il pianista Umberto Ruboni, entrambi frequentanti il Workshop di Ricerca artistica che il Conservatorio di Milano organizza insieme al Conservatorio di Firenze e all’Orpheus Institute di Ghent.

Giovedì 21 marzoII appuntamentoFestival di Primavera di m2c, Istituto di Musica moderna e contemporanea del Conservatorio di Milano Scrivono Mauro Bonifacio, Marco Pace e Roberto Tarenzi, docenti responsabili di m2c: «La Colonna infinita è senz’altro un’opera rappresentativa di Constantin Brâncuși. Porta al cielo una struttura semplice che si ripete all’infinito, ma è anche un’opera universale, un viaggio all’interno della creatività: è il risultato della ricerca dell’equilibrio perfetto nelle forme semplici. Il secondo concerto del Festival di Primavera di m2c è anche un focus sul pianoforte, strumento-chiave della nostra cultura musicale, che nel Novecento ha saputo evolvere la propria natura divenendo una perfetta macchina sonora della modernità. Una rete di relazioni rivela incroci e parallelismi fra le partiture di Debussy, Ligeti, Messiaen, Gubajdulina in programma».

Giovedì 21 marzo Sala Puccini ore 18.00 Suono e immagini nella musica e nell’architettura del XX secoloDalla Colonna infinita di György Ligeti alla Musica delle cattedrali di Sofija Gubajdulina Tavola rotonda Marco Maiocchi Politecnico di MilanoMusica, architettura, forma, percezione, emozioni Marco Rapattoni Conservatorio di Musica “G. Verdi” di MilanoLa scatola nera e la tela bianca: processi omeostatici ed eterostatici Umberto Ruboni Conservatorio di Musica “G. Verdi” di MilanoDa Chopin a Ligeti: gesto e forma nello studio pianistico Pietro Dossena Conservatorio di Musica “G. Verdi” di MilanoGli studi del “Terzo Libro” e l’ultimo Ligeti: considerazioni sull’ascolto e la visione  Foyer di Sala Puccini ore 19.00Brindisi  Sala Puccini ore 20.30Concerto Claude Debussy* (1862-1918) – György Ligeti** (1923-2006)Studi Pour les arpèges composés*Arc-en-ciel**Fém**Gabriele Duranti pianoforte Pour les octaves*Galamb Borong**Diego Petrella pianoforte Pour les degrés chromatiques*Der Zauberlehrling**Eunmi Park pianoforte Pour les sonorités opposées*En suspens** (dedicato a György Kurtág)Coloana infinită**Umberto Ruboni pianoforte Olivier Messiaen (1908-1992)Des canyons aux étoiles…:VI. Appel interstellaireGioele Corrado corno György Kurtág (1926) – Johann Sebastian Bach (1685-1750)Trascrizioni per 2 pianofortiChristum wir sollen loben schonO Lamm Gottes, unschuldigLiebster Jesu, wir sind hierAch wie nichtig, ach wie flüchtigTatiana Sokolova, Umberto Ruboni pianoforte György LigetiTrio per corno, violino e pianoforte “Hommage à Brahms”:Primo movimentoGioele Corrado cornoRuben Giuliani violinoOlha Rubanova pianoforte Sofija Gubajdulina (1931)Sonata per pianoforte (1965)Tatiana Sokolova pianoforte Intorno al Luminator. Evento performativo

Beatrice Guastalla danzatriceSimone Magnani coreografiaSonia Grandis messinscena