Ecco DPL Mediazione & CO, l’azienda che gestisce le controversie e punta a formare i mediatori del domani.

Un +575% di incremento di fatturato in soli 4 anni, con una crescita media annua del 61% di crescita ed un fatturato di 370,000 euro. Sono i numeri a raccontare l’ascesa di  DPL Mediazione, società specializzata in mediazione familiare, sanitaria  penale, counseling, coaching e formazione, unitamente a psicologi e psicoterapeuti. Fondata nel 2018 da Lucia Di Palermo, oggi è composta da un team di oltre 300 collaboratori ed ha lavorato con oltre 7000 clienti fin dalla sua nascita.

 

La società, presente in 14 città in Italia, nello specifico Milano, Roma, Torino, Piacenza, Brescia, Busto Arsizio, Monza, Como, Sondrio, Saluzzo e Ivrea, Terni, Avellino e Salerno punta a promuovere la cultura della mediazione, come strumento di risoluzione alternativa delle controversie ed organizza corsi di formazione per i mediatori del futuro.

 

Nello specifico, organizza corsi di formazione per mediatore civile e commerciale, per mediatori familiari e corsi di aggiornamento professionale.

Inoltre, sono stati organizzati più di 50 convegni gratuiti con la presenza di giudici ed esperti dei settori famiglia, giustizia e mediazione accreditati ai vari ordini di appartenenza e davano la possibilità ai professionisti che vi partecipavano di acquisire i crediti formativi.

 

“Ho lasciato la mia carriera da manager per diventare mediatrice civile e dar vita alla mia azienda”

 

Mamma di due figli, classe 71, per Lucia Di Palermo la decisione di diventare mediatrice civile, commerciale e familiare, formatrice, Counselor e Coach è una scelta dettata dalla volontà di  intraprendere un percorso formativo, ma soprattutto personale, e avvicinarsi al tema della gestione del conflitto in tutte le sue sfaccettature .

Con in tasca una laurea in Scienze Politiche conseguita all’Università di Catania ed una Laurea magistrale in psicologia del lavoro, oltre una notevole esperienza lavorativa a Milano presso importanti aziende del settore assicurativo, dei servizi e nel real estate, come responsabile delle relazioni con i clienti decide di licenziarsi nel 2017 a 42 anni sono essersi innamorata della mediazione e del conflitto come opportunità di crescita sia personale che della relazioni di tutte le parti coinvolte.

 

La mia passione e dedizione per questo nuovo approccio professionale mi hanno portato a voler approfondire sempre più l’argomento in ogni sua diramazione” – racconta Lucia che decide di diventare Mediatrice Civile e Commerciale e consegue la laurea Magistrale in Psicologia. “Il profondo lavoro personale che questi studi esigono, e l’alta formazione oramai acquisita, mi spingono a riconoscersi sempre più in questa nuova figura professionale” – prosegue la fondatrice di DPL Mediazione. Orientare ed accogliere, ma soprattutto rispettare, le persone e le loro relazioni conducendole attraverso la lettura di emozioni, interessi, bisogni e strategie ad una buona gestione del conflitto è il lavoro che svolge quotidianamente Lucia con il suo team di collaboratori che operano in tutta Italia.

 

 

Smart working ed un team quasi tutto al femminile per promuovere la cultura della mediazione e contrastare il gender gap

 

In DPL Mediazione lavorano circa 300 risorse ed 8 su 10 sono donne con un’età media di 35 anni.

Abbiamo da sempre cercato di valorizzare il ruolo e l’importanza delle donne in azienda puntando a riconoscere che la presenza delle quote rosa è un asset strategico per le imprese – afferma Lucia – Per incentivare l’inserimento lavorativo delle donne infatti abbiamo adottato una modalità di lavoro agile e flessibile, adatto a conciliare vita privata e vita professionale ed allo stesso tempo a prefissarci il raggiungimento di determinati obiettivi. Per contrastare il gender gap serve un cambio di mentalità cercando di comprendere l’impatto economico della parità di genere sulle performance aziendali”.

 

Le sfide future?Il nostro obiettivo principale sarà sempre quello di riuscire ad organizzare sempre più eventi per promuovere e diffondere la cultura della mediazione – afferma la founder di DPL Mediazione -.