Sulle tracce dei ghiacciai, le foto di Fabiano Ventura da sabato 25 in Triennale.

Fondazione Cariplo e Triennale Milano presentano dal 25 settembre al 17 ottobre 2021 la mostra Sulle tracce dei ghiacciai, nata dall’omonimo progetto dell’Associazione Macromicro sostenuto da Fondazione Cariplo. L’esposizione racconta – attraverso le fotografie di Fabiano Ventura, Direttore del progetto, e una videoinstallazione interattiva – come i ghiacciai e i paesaggi si stiano trasformando a causa dei cambiamenti  climatici.

Questo tema rientra tra i principali filoni di intervento di Fondazione Cariplo in campo ambientale, insieme alla tutela delle risorse naturali e all’individuazione di opportunità di attività economiche sostenibili e nuova occupazione in chiave green. Triennale Milano, che porta avanti da tempo una riflessione sui cambiamenti climatici, è lieta di collaborare a questo progetto.

La mostra presenta una selezione dei migliori confronti fotografici realizzati da Fabiano Ventura negli ultimi dieci anni: fotografie storiche, provenienti da molti archivi, poste in un preciso confronto con quelle moderne, realizzate a più di cento anni di distanza. Protagonisti sono i ghiacciai più importanti del mondo, considerati dalla comunità scientifica internazionale tra i più preziosi e attendibili indicatori dei cambiamenti climatici in atto sul nostro pianeta.

Giovanni Fosti, Presidente Fondazione Cariplo, ha commentato: “Il cambiamento climatico è un fenomeno sempre più visibile e tangibile nella vita di ciascuno, e tocca profondamente le persone, le imprese, i territori. L’interdipendenza tra la sostenibilità ambientale e la sostenibilità dello sviluppo sociale ed economico emerge come un fatto chiaro su cui Fondazione Cariplo sta continuando ad investire, avviando azioni congiunte come “F2C – Fondazione Cariplo per il Clima” e la Call for Ideas “Strategia Clima” per mobilitare soggetti ed energie del territorio verso interventi concreti. Attraverso le sue immagini, la mostra  “Sulle tracce dei ghiacciai” rende evidente la portata e l’urgenza del tema ambientale e climatico, e consente di portarlo all’attenzione di tutta la comunità.”

“Triennale Milano sta portando avanti da tempo una riflessione sui temi chiave della società contemporanea, tra cui la relazione tra uomo e natura, l’ambiente, la vita urbana, come evidenziato da Broken Nature, la 229 Esposizione Internazionale, e dal lavoro preparatorio per la 239 edizione del 2022.” – dichiara Stefano Boeri, Presidente di Triennale Milano – “Quanto mai attuale e coerente con la storia e missione dell’istituzione è quindi questa mostra che, attraverso la fotografia, documenta le drammatiche trasformazioni dei ghiacciai e del nostro paesaggio indotte dal cambiamento climatico. Un monito per tutti a mantenere costante l’attenzione e l’impegno su queste urgenti tematiche.”

I confronti fotografici che vengono presentati in mostra sono stati realizzati durante le prime cinque spedizioni del progetto, nelle catene montuose del Karakorum (2009), del Caucaso (2011), dell’Alaska (2013), delle Ande (2016) e dell’Himalaya (2018). La video installazione interattiva dal titolo In cammino nel tempo, firmata dal video artista Paolo Scoppola, permette poi ai visitatori di interagire in modo sensoriale con le immagini antiche e moderne.

Fabiano Ventura ha ripercorso, insieme a un team di ricercatori, fotografi e film-maker, le tracce dei primi esploratori e fotografi di fine ’800 e primi del ’900, per scattare nuove immagini dal medesimo punto geografico e nello stesso periodo dell’anno di quelle del passato e per svolgere misurazioni scientifiche sul  campo. Le immagini esposte testimoniano il drammatico arretramento dei più grandi ghiacciai montani della Terra, e insieme ai dati scientifici rilevati, forniscono al pubblico un’idea immediata delle drammatiche variazioni climatiche che il nostro pianeta sta vivendo e confermano quanto siano urgenti tutte le possibili azioni che ne limitino le conseguenze.

“I cambiamenti climatici – afferma Fabiano Ventura – sono il principale problema mondiale del nostro tempo, a cui si collegano le numerose emergenze in atto, come quella economica, ambientale, migratoria e, non ultima, quella sanitaria che stiamo vivendo in questo periodo. Per quanto mi riguarda ho messo il massimo impegno per comunicare a un vasto pubblico questo messaggio, dedicando gli ultimi dieci anni della mia vita a questo obiettivo. La collaborazione con due importanti istituzioni come Fondazione Cariplo e Triennale Milano, oltre a essere un prestigioso riconoscimento per il lavoro svolto, è una grande opportunità per promuovere con ancora maggior forza i contenuti del progetto.”

La mostra rappresenta quindi un’occasione per capire da vicino come sta cambiando l’ambiente che ci circonda e cosa sia necessario fare per proteggerlo: le concentrazioni di gas climalteranti hanno raggiunto i valori più elevati degli ultimi 800.000 anni, principalmente a causa delle emissioni dovute alle attività umane. L’aumento di tali concentrazioni è la causa predominante del riscaldamento globale, che ha portato all’aumento della temperatura media globale di circa 1°C rispetto ai livelli preindustriali e che a partire dal 1950 circa ha causato un aumento della frequenza degli eventi meteorologici estremi. Tra i diversi impatti, uno dei più evidenti è proprio la riduzione della massa glaciale a livello globale.

La grave crisi sanitaria causata dalla pandemia di Covid-19 ha comprensibilmente assorbito la maggior parte  degli sforzi globali, riorientando l’attenzione politica ed economica al contenimento del contagio da un lato    e alla ripresa economica dall’altro. Ma è necessario aumentare il livello di attenzione sulla crisi climatica in corso, le cui conseguenze sono già evidenti e visibili quotidianamente. Tra gli eventi più significativi accaduti quest’estate, vi sono stati i gravi incendi che hanno colpito numerose regioni (USA, Europa e nel nostro paese le isole maggiori) e le alte temperature registrate in tutta Europa e in particolare in Sicilia, dove sono stati toccati i 48,8 °C (temperatura più alta mai registrata prima in Europa).

Per contribuire in modo organico al contrasto dei cambiamenti climatici, nel 2019 Fondazione Cariplo ha lanciato il progetto “F2C – Fondazione Cariplo per il Clima”, con cui intende sostenere la mitigazione e l’adattamento ai cambiamenti climatici attraverso interventi per la diminuzione delle emissioni climalteranti, l’attenuazione degli impatti dei fenomeni meteorologici estremi e un incremento del capitale naturale. Tramite la Call for Ideas “Strategia Clima” sono stati selezionati quattro territori: due di essi, Brescia e Brianza Ovest hanno già definito e avviato la propria Strategia di Transizione Climatica, mentre Bergamo e Mantova la presenteranno nel mese di ottobre.

F2C mira, inoltre, ad aumentare la conoscenza e la consapevolezza di istituzioni e cittadini sul cambiamento  climatico attraverso approfondimenti scientifici, nonché attività culturali e divulgative. Proprio per questo ha sostenuto l’iniziativa dell’Associazione Macromicro e deciso di portare la mostra Sulle tracce dei ghiacciai per la prima volta a Milano, grazie alla partnership con Triennale Milano.