La seconda lettera, presentazione del libro di Laura Bellotti giovedì 16 a Sant’Egidio.

Milano, giovedì 16 giugno
ore 18.00
Comunità di Sant’Egidio, via degli Olivetani 3

Laura Bellotti
LA SECONDA LETTERA
Corrispondenza con un condannato a morte
Prefazione di Mario Marazziti

Interverranno Riccardo Mauri, membro della Comunità di Sant’Egidio;
Stefania Tallei, coordinatrice del servizio nazionale della Comunità;
Don Marcellino Bivio, cappellano del carcere dell’Opera.

Giovedì 16 maggio a Milano, alle ore 18.00, presso la Comunità di Sant’Egidio (via degli Olivetani 3) l’autrice milanese Laura Bellotti presenterà il suo libro, *La seconda lettera. Corrispondenza con un condannato a morte*, edito da Ianieri Edizioni. Nel corso della presentazione interverranno anche Riccardo Mauri, membro della Comunità di Sant’Egidio, Stefania Tallei, coordinatrice del servizio nazionale della Comunità, e Don Marcellino Bivio, cappellano del carcere dell’Opera.

«In questo ultimo quarto di secolo 15.384 volte la Comunità di Sant’Egidio, direttamente e con l’aiuto di tanti, ha favorito l’incontro con un condannato a morte. […] Chi scrive? Anche giovanissimi, quindicenni, studenti e classi intere che scoprono già da teenager un mondo complesso, meno in bianco e nero. È l’empatia. Studenti universitari, ma anche famiglie in cui genitori e figli leggono e scrivono insieme le lettere. E diventa come un’adozione a distanza, un pezzo di famiglia che sta in un punto oscuro del mondo.»

dalla prefazione di Mario Marazziti, coordinatore internazionale della Campagna mondiale per la Moratoria universale e l’abolizione della pena di morte del movimento internazionale “Cities for Life – Cities Against the Death Penalty”, che raccoglie oltre 2000 città nel mondo.

Solo nell’ultimo anno sono oltre 2500 le richieste che la Comunità di Sant’Egidio ha ricevuto; quella che “La seconda lettera” racconta è una storia come la loro.
Tutto ha inizio quando la figlia dell’autrice le invia un link raccomandandole però di non sentirsi obbligata ad accettare. Incuriosita, Laura clicca e si ritrova nella pagina “Scrivere ad un condannato a morte” del sito della Comunità di Sant’Egidio.
Laura Bellotti accetta la proposta e le viene assegnato un nome e un indirizzo postale.
Era il dicembre del 2012, la sua vita e la sua quotidianità da quel giorno sono cambiate.

Qui il link alla pagina

“Buongiorno,
è stato bello ricevere una lettera da te, ieri sera. È stato particolarmente importante ricevere la seconda lettera, perché quando qualcuno mi scrive per la prima volta, non so mai se scriverà di nuovo, dopo la mia risposta. È stato un gran sollievo e una grande felicità vedere la tua busta datata 5 gennaio. Grazie! La lettera ha impiegato 11 giorni… mi domandavo quanto tempo impiega ad arrivare una lettera dall’Italia alla Florida.”

James Aren Duckett è detenuto nell’FSP (Florida State Prison) dal 30 giugno 1988, a seguito della condanna per lo stupro e l’uccisione di una bambina di 11 anni. In questi 33 anni, Jim, così lo chiamano gli amici e i suoi cari, lotta con i suoi legali per affermare la propria innocenza e per evidenziare le incongruenze e i malfunzionamenti del sistema giudiziario (e carcerario) degli Stati Uniti d’America. Oltre alla sua storia, la corrispondenza con l’autrice, iniziata nel 2012 e tuttora attiva, svela pensieri, paure e riflessioni di Jim, eternamente sospeso tra l’attesa di un responso e la vita in un carcere di massima sicurezza. Una preziosa testimonianza, la sua, che impone il rifiuto dell’idea che la Giustizia passi attraverso la pena di morte.

Laura Bellotti, traduttrice ed interprete alla British School di Milano, ha lavorato come libera professionista per vari editori, tra cui Mondadori e Rizzoli, traducendo per riviste, da inglese, francese, tedesco, spagnolo e portoghese. Ama viaggiare e l’arte, in particolare la pittura e la musica. Sua madre era pianista e concertista.

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