Il caso Jekyll, Sergio Rubini al Teatro Carcano

Di e con Sergio Rubini da martedì 12 a domenica 17 novembre

Tratto da romanzo di Robert Louis Stevenson

Il Dottor Henry Jekyll è uno stimato studioso della mente vissuto a Londra tra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento, proprio nel periodo in cui nasce e si sviluppa la Psicanalisi. Dopo un’affannosa e complessa ricerca sui disturbi psichici dei propri pazienti, lo scienziato è giunto all’individuazione delle cause della malattia mentale.

L’origine di quel tipo di disturbi è il conflitto tra l’Io e la sua parte oscura, la sua Ombra, quella chiamata allora e tuttora Inconscio. Secondo le prove scientifiche raccolte dal dottor Henry Jekyll, l’Io anziché reprimere questa parte obscura, che se troppo trattenuta potrebbe eruttare di colpo in tutta la sua violenza fino a sfociare persino nella follia, deve imparare a riconoscerla e a stabilire con essa un rapporto, un dialogo costruttivo.

L’Ombra, infatti, non è costituita solo da istinti e desideri non confessabili, ma è anche e soprattutto fonte di enorme creatività e di grande piacere, oltre a rappresentarci per ciò che siamo veramente, nel profondo.

Il dottor Jekyll decide così di sperimentare su se stesso le sue teorie tirando fuori dalla caverna del conscio ciò che è a lui stesso nascosto, a cui dà il nome di Edward Hyde.

Ciò che il dottore non mette in conto è che una volta liberato quel suo famigliare oscuro, questi, anziché sottostare alle regole del dialogo impostate dalla sua parte razionale, inizia progressivamente a vivere di vita propria dando libero sfogo alle sue inclinazioni più malvagie e violente fino a prendere il sopravvento sull’intera vita dell’esimio scienziato.