Istruzione, Valditara: ispezione su caso Rovigo, Ministero parte civile su insegnanti aggrediti, serve riforma indirizzi tecnico-professionali

“Siccome il caso di Rovigo mi ha lasciato perplesso, ho mandato un’ispezione per capire come sia stato possibile che un ragazzo che aveva sparato dei pallini nei confronti dell’insegnante abbia potuto prendere 9 in condotta. Vogliamo capire anche qui se ci sono margini di manovra che il Ministero può avere. Credo che a breve gli ispettori ci faranno questa relazione, ma non basta mandare gli ispettori, interverremo anche sul voto di condotta. Ci dovrà essere un ripensamento sul significato e sul ruolo, all’interno dell’intero anno scolastico, del voto di condotta”: lo ha ribadito il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara tornando sul caso della scuola di Rovigo dove alcuni alunni che avevano sparato pallini contro l’insegnante diffondendo poi anche il video sui social sono stati promossi con 9 in condotta. Valditara è intervenuto a margine della giornata di incontri dal titolo ‘Mete raggiungibili, obiettivi sostenibili’ organizzato da Direzione Nord alla Fondazione Stelline.

“Finalmente c’è una statistica del personale della scuola aggredito, quindi noi siamo in grado di sapere ogni mese quanti vengono aggrediti. Abbiamo previsto la difesa legale e abbiamo diverse richieste di attivazione dell’avvocatura dello Stato. Chi è aggredito potrà utilizzarla”. Lo ha detto il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara tornando sul caso dell’insegnante accoltellata da un alunno le scorse settimane nella scuola di Abbiategrasso, a margine del convegno dal titolo ‘Mete raggiungibili, obiettivi sostenibili’ organizzato da Direzione Nord alla Fondazione Stelline.
“Nei casi più gravi e se c’è coscienza e volontà ci sarà anche lo Stato che si costituirà parte civile – ha poi aggiunto Valditara-. Agli insegnanti verrà garantita l’assicurazione contro gli infortuni che era preclusa al personale della scuola ed è invece garantita a tutto il pubblico impiego, è un gesto di attenzione”.

“Una delle svolte decisive che stiamo cercando di mettere in campo è fare in modo che l’istruzione tecnico-professionale diventi un canale formativo di ‘Serie A’. Fra non molto vareremo una riforma importante in questo settore”: lo ha detto il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara intervenendo alla giornata di incontri dal titolo ‘Mete raggiungibili, obiettivi sostenibili’, organizzata da Direzione Nord alla Fondazione Stelline. “Mi sono confrontato con Regioni, sindacati, parti sociali e associazioni di categoria: stiamo costruendo un consenso trasversale molto ampio. A parte qualche posizione estrema critica, il consenso è traversale geograficamente e in alcuni casi anche politicamente”, ha riferito il ministro, tornando poi a sottolineare che “una grande riforma dell’istruzione tecnico-professionale è quello che ci serve per dare una chance a tanti ragazzi, perché quando leggo i dati di Unioncamere di 1,2 milioni posti di lavoro che non vengono coperti per mancanza di qualifiche corrispondenti dico che è un crimine e un delitto nei confronti di per 1,2 milioni di ragazzi che non riescono a trovare lavoro e dall’altra parte anche nei confronti del mondo dell’impresa perché perde competitività”.(MiaNews)