MTM Teatro Leonardo – 8 e 9 maggio 2025
AFFETTI INSTABILI
di Max Pisu e Riccardo Pifferi
con Max Pisu
produzione MAT&TEO
Max Pisu torna sul palco del Teatro Leonardo di Milano con il suo spettacolo “Affetti instabili“. È un’occasione imperdibile per chi ama il suo stile unico e le sue performance coinvolgenti.
Lo spettacolo è una metafora della vita contemporanea, che ci fa credere che sempre saremo circondati da nuovi affetti pronto ad ascoltarci, e a rassicurarci che tutto andrà bene. Ma nella realtà non è sempre così: spesso, troppo spesso, riceviamo o diamo affetto, per convenienza. Tutto, naturalmente, preso con ironia… in uno spettacolo che vi farà pensare ma soprattutto… ridere!
Gli affetti stabili sono quei rapporti affettivi consolidati con le persone che più ti sono vicine. La vita però ci insegna che lì, dietro l’angolo, in agguato, c’è sempre qualcuno o qualcosa che potrebbe minare questa stabilità: un amante? Un amico non troppo amico? Un congiunto non troppo congiunto? Un fidanzato non troppo fidanzato?
In questo spettacolo ci rendiamo conto di come sia prezioso e allo stesso tempo difficile mantenere dei rapporti veri, quanto possano essere fragili gli affetti che consideriamo “stabili” e quanto poco ci voglia perché si tramutino in poco stabili. È una specie di campionario umano, personaggi “normali” e bizzarri allo stesso tempo, calati in situazioni quotidiane ma paradossali.
C’è chi rischia di perdere i propri affetti perdendo ahimè il proprio posto di lavoro. C’è chi si perde per strada e cerca qualcuno che gli dica dove andare, per poi scoprire che questo lo sta mandando altrove, chi si perde dietro a nuove mode e gusti col desiderio di provare tutto, ma finendo poi per restare solo.
C’è anche chi si mette in coda alla posta senza motivo, perché quando sarà il suo turno qualcosa succederà.
«Affetti instabili è costruito come una serie di quadri. C’è il rapporto padre figlio, quello tra fidanzato e fidanzata, il rapporto tra due amici, che a un certo punto, per un accidente qualsiasi, possono entrare in crisi, rimettendo tutto in discussione, certezze e visione del mondo».
«In scena mi rivolgo a persone immaginarie, fantasmi che si rapportano a me. Non mi rivolgo al pubblico, non dialogo con gli spettatori, non faccio cabaret. Nel mio monologo, se tutto funziona al meglio, se lo faccio bene, alla fine il pubblico vede i miei interlocutori, che smettono di essere immaginari».
»l’idea dello spettacolo nasce parlando con Riccardo (Piferi) di episodi quotidiani, banali accadimenti a volte».
Max Pisu