Ecco quanto hanno guadagnato le squadre per la loro partecipazione alla fase a girone unico della Champions League

La fase a girone unico della UEFA Champions League si è conclusa e abbiamo già le otto squadre qualificate direttamente agli ottavi di finale e quelle che dovranno passare dai playoff. Con questo, possiamo già fare un primo bilancio dei guadagni delle squadre, in parte grazie al loro rendimento nelle scommesse calcio vinte sul campo, a colpi di gol.

La distribuzione economica della Champions League

Per prima cosa, bisogna capire come viene suddiviso il montepremi che la UEFA mette a disposizione dei club in base al loro rendimento in Champions League. A tal fine, occorre prendere in considerazione alcune variabili:

  • Bonus di partecipazione: tutte le squadre che arrivano alla fase a gironi ricevono un importo fisso per la partecipazione. Questa cifra si aggira intorno ai 15 milioni di euro, un sostegno importante per i bilanci dei club.
  • Bonus per risultati: anche la prestazione sportiva nella fase a gironi viene premiata. Per ogni vittoria le squadre ricevono 2,8 milioni di euro, mentre per ogni pareggio vengono assegnati 930 mila euro.
  • Storia e coefficiente UEFA: qualche stagione fa, la UEFA ha introdotto un nuovo sistema di valutazione, il coefficiente che misura i risultati ottenuti dai club nelle competizioni europee nell’ultimo decennio.
  • Market pool: in base ai contratti televisivi di ogni Paese, le squadre ricevono importi maggiori. È per questo che i club della Premier League di solito ottengono ricavi più alti dai diritti televisivi, persino rispetto ai club tedeschi, italiani e spagnoli.
  • Introiti dalle fasi avanzate: man mano che una squadra avanza nelle fasi successive, accumula premi aggiuntivi, anche se in questo caso non è rilevante per l’articolo. Le squadre che parteciperanno ai quarti di finale riceveranno un extra di 12,5 milioni di euro, le quattro semifinaliste guadagneranno 15 milioni di euro e le due finaliste 18,5 milioni. Inoltre, la squadra campione riceverà un extra di 6,5 milioni, con ulteriori 4 milioni per l’accesso diretto alla Supercoppa Europea.

Guadagni di rilievo delle principali squadre

Data la differenza nel market pool, le squadre inglesi sono quelle che hanno ottenuto un extra considerevole. Il Liverpool, come squadra che ha concluso la fase a girone unico al primo posto, è riuscito a incassare circa 100 milioni di euro tra i premi ottenuti grazie ai risultati nella competizione e la quota spettante dai diritti televisivi e dal proprio rendimento storico.

Sono i diritti televisivi a spiegare perché l’Inter sia stata la seconda squadra a guadagnare di più in questa fase. I Nerazzurri, che hanno chiuso in quarta posizione, hanno ottenuto un bonus piuttosto consistente e superato i 90 milioni di euro fino a questo momento.

Il FC Barcellona, secondo in classifica, ha raggiunto una cifra leggermente inferiore ai 90 milioni di euro. Il buon lavoro di Hansi Flick, sostenuto da stelle come Lewandowski e dalla giovane promessa Lamine Yamal, ha sorpreso in Europa dopo diverse stagioni difficili, a volte terribili con risultati imbarazzanti. Questa somma è molto simile a quella ottenuta dall’Arsenal, che ha concluso in terza posizione.

Tra gli altri grandi club di questa Champions League, spiccano il Manchester City e il Real Madrid. Sebbene siano rispettivamente la squadra con la quota televisiva più alta e la squadra col coefficiente maggiore degli ultimi anni, i loro scarsi risultati nella fase di lega le hanno escluse dalla top 10 in termini di guadagni. I Blancos restano all’11° posto con 78,3 milioni di euro, mentre i Citizens si fermano a 75,8 milioni.

Il club che ha guadagnato di meno è già stato eliminato: lo Slovan Bratislava. Gli slovacchi non hanno conquistato neppure un punto e si sono classificati al 35° posto, ma avendo la peggior quota di ripartizione televisiva, hanno registrato ricavi piuttosto bassi. Tuttavia, i ricavi sfiorano comunque i 22 milioni di euro. Una cosa è sicura, che questa nuova Champions League si rivela un affare molto redditizio soprattutto per i club che riescono a qualificarsi alla competizione.