Dal 1° gennaio 2025, Milano ha compiuto un ulteriore passo avanti nel percorso verso la lotta al fumo, estendendo il divieto di fumare a tutte le aree all’aperto. Il provvedimento, che si inserisce in una strategia più ampia avviata negli ultimi anni, rappresenta una tappa cruciale verso l’ambizioso obiettivo di trasformare i centri urbani europei in città smoke free entro il 2040.
Verso una città smoke free
La restrizione, che giunge a coronamento di un lungo iter iniziato con l’introduzione di limitazioni graduali al fumo negli spazi pubblici, risponde a una crescente sensibilità verso le diverse abitudini di consumo di tabacco.
Sin dai primi divieti, attuati nei parchi e nelle aree giochi per bambini, l’amministrazione comunale ha cercato di sensibilizzare i cittadini sull’importanza di ridurre l’esposizione al fumo passivo, dimostrando come politiche mirate possano migliorare significativamente la qualità della vita urbana. Il percorso intrapreso da Milano, in questo senso, riflette una chiara adesione alle direttive europee volte a promuovere stili di vita che riflettono una maggiore attenzione verso la comunità.
Dettagli del nuovo divieto e alternative possibili
Il nuovo divieto si applica senza eccezioni a tutti gli spazi aperti, compresi marciapiedi, piazze e aree verdi, salvo nel caso in cui venga mantenuta una distanza di almeno dieci metri dagli altri. Una precisazione rilevante riguarda però la sigaretta elettronica, il cui uso, al momento, non rientra nelle limitazioni introdotte.
Questa distinzione dimostra l’attenzione delle autorità cittadine alla necessità di un approccio graduale per far sì che il cambiamento possa essere duraturo. La sigaretta elettronica, una delle alternative a quella tradizionale, si pone dunque come una scelta intermedia, in grado di favorire un progressivo adeguamento agli obiettivi più ambiziosi delineati per il futuro.
L’amministrazione ha sottolineato come questa misura non rappresenti soltanto un’imposizione, ma un invito a ripensare le abitudini personali e collettive, evidenziando i numerosi benefici per l’intero ecosistema urbano: il miglioramento della qualità dell’aria e la diminuzione della dispersione di polveri sottili, derivate dai fumi a combustione, sono tra gli effetti attesi più significativi.
Sanzioni previste e prospettive future
Chi violerà la nuova regola per il fumo all’aperto a Milano dovrà fare i conti con sanzioni amministrative che variano da 40 a 240 euro, a seconda della gravità della violazione e della recidiva. Tale sistema sanzionatorio, già previsto per altre infrazioni connesse al decoro urbano e alla tutela ambientale, mira a garantire il rispetto delle nuove disposizioni e a consolidare la consapevolezza dell’importanza di un comportamento responsabile.
Il provvedimento, tra i più ambiziosi a livello nazionale, segna l’avvio di un cammino verso una città smoke-free entro il 2040, una meta che molti considerano irraggiungibile nei tempi previsti, data l’attuale percentuale di fumatori in Italia (il 24%). I più scettici ritengono che sarebbe più realistico considerare di posticipare tale data, ma al momento si procede fiduciosi verso il futuro.