A Milano mancano all’appello 12 Case di comunità. A più di due anni dall’approvazione della delibera regionale numero XI/7592 del 2022, delle 24 strutture di sanità territoriale previste dalla riforma, secondo il progetto presentato nell’ambito del PNRR, 12 sono attualmente aperte, per quanto riguarda la città di Milano.
Se ne è parlato venerdì 7 febbraio, presso la sala Grandi della sede CISL di via Tadino, in occasione dell’assemblea precongressuale della Federazione dei pensionati CISL della Rls milanese.
Nel corso della mattina, gli iscritti al sindacato dei pensionati hanno dialogato con
● Marino Perotta, Nadia Pezzotta, Luigi Maffezzoli, segreteria FNP CISL Milano Metropoli.
● Massimo Zuffi, coordinatore della Rls FNP Milano.
● Diego Averna, responsabile del dipartimento Sanità e Welfare della Rls.
● Dott. Enzo Frisone, Direttore sociosanitario Asst Fatebenefratelli Sacco
● Dott. Dario Laquintana, Direttore sociosanitario Asst Santi Paolo e Carlo
● Dott.ssa Laura Zoppini, Direttrice socio-sanitaria Asst Niguarda
● Marino Perotta, Nadia Pezzotta, Luigi Maffezzoli, segreteria FNP CISL Milano Metropoli.
● Massimo Zuffi, coordinatore della Rls FNP Milano.
● Diego Averna, responsabile del dipartimento Sanità e Welfare della Rls.
● Dott. Enzo Frisone, Direttore sociosanitario Asst Fatebenefratelli Sacco
● Dott. Dario Laquintana, Direttore sociosanitario Asst Santi Paolo e Carlo
● Dott.ssa Laura Zoppini, Direttrice socio-sanitaria Asst Niguarda
Ha moderato Claudia Silivestro, giornalista, addetta stampa FNP Milano. All’assemblea erano presenti Simone Locatelli, presidente del Municipio 2, Marco Cormio, assessore al Welfare del Municipio 4, Marzia Pontone, consigliera comunale.
Ha spiegato Diego Averna, responsabile del dipartimento Sanità e Welfare della Rls di Milano della Federazione dei pensionati: “La fine del 2024 ci consegna la mappa sanitaria di una città divisa in due, dalla linea viale Forlanini/viali di circonvallazione Sud/viale Lorenteggio, a Nord della quale si addensano le Case di comunità inaugurate all’inizio del 2023, mentre a Sud si riscontra un vuoto del sistema territoriale pubblico”. In questa area della città si concentrano grandi insediamenti di case popolari, in quartieri come Lorenteggio, Giambellino, Taliedo, Forlanini, Case Bianche. ”Ad oggi”, continua Averna. “ai ceti popolari e pensionati di queste zone è negato il diritto a usufruire dei servizi pubblici territoriali”.
Sono gli stessi quartieri dove le condizioni abitative volgono spesso verso il degrado, con centinaia di case Erp sfitte perché non ristrutturate.
Secondo quanto prospettato da Enzo Frisone, Direttore sociosanitario Asst Fatebenefratelli, Dario Laquintana, Direttore sociosanitario Asst Santi Paolo e Carlo e Laura Zoppini, Direttrice socio-sanitaria Asst Niguarda, tra i progetti imminenti ci sono l’operatività del poliambulatorio di via Baroni, in gestione alla Asst Fatebenefratelli; la Casa di comunità di viale Piceno, che si troverà presso il Macedonio Melloni. Nel Municipio 2 è prevista la Casa di comunità situata nell’ex mercato comunale di Gorla. Inoltre, saranno finalmente aperti nel 2025 due Ospedali di comunità, rispettivamente presso il polo di Niguarda e presso il San Carlo. Alcune Case di comunità, che non saranno pronte prima della scadenza dei fondi PNRR del 2026, saranno comunque realizzati negli anni successivi.
“La sanità è sempre stata al centro dell’attenzione per la Federazione dei pensionati CISL”, spiega Luigi Maffezzoli, segretario generale FNP CISL Milano Metropoli.
“In queste settimane si stanno svolgendo le assemblee precongressuali nei diversi comuni dell’hinterland di Milano e in tutti gli incontri i pensionati hanno parlato della salute come del primo problema. Quello che vediamo oggi è una situazione eterogenea, con molte strutture che funzionano, ma anche ampie zone della città scoperte dai servizi territoriali. La tavola rotonda con le direzioni delle Asst è solo una delle tappe del nostro percorso di dialogo continuo con le istituzioni: noi continueremo a monitorare la situazione e a segnalare quello che manca. Al tempo stesso, osserviamo che è importante diffondere più informazioni sulle Case di comunità, perché molti cittadini non conoscono quali servizi ci sono e non sanno come muoversi”.