‍8 Marzo: storie di donne e ambiente Presentazione del libro di Paola Turroni “Le sfumature del verde”.

Per celebrare l’8 marzo Legambiente Lombardia sceglie di raccontare l’impegno quotidiano, rivolto al futuro, attraverso le storie di donne che hanno fatto della tutela dell’ambiente il loro stile di vita presentando il libro “Le sfumature del verde. Storie di donne e ambiente”.

Scegliere di occuparsi di ambiente significa dedizione, formazione, passione, relazioni, cura e resistenza.

Lo si capisce attraverso l’esperienza di dodici donne italiane che lavorano nei diversi settori dell’impegno ambientalista. Le montagne e il mare, il clima e la sostenibilità, il volontariato e i diritti umani sono attraversati da incontri, scelte, battaglie. Storie individuali, ma anche una preziosa occasione per conoscere tutte le diverse professioni che entrano in campo quando bisogna occuparsi della protezione, della difesa, della regolamentazione dell’ambiente. Dall’avvocatura all’ingegneria, dall’agraria all’agricoltura, e poi l’antropologia, la scienza, l’associazionismo.

Alla presentazione del libro, martedì 8 marzo dalle 18 presso la Stecca 3.0 in via G. De Castillia 26 a Milano e in diretta Youtube sul canale di Legambiente Lombardia, saranno presenti l’autrice Paola Turroni, la presidente di Legambiente Lombardia Barbara Meggetto, la vicedirettrice di Legambiente Vanessa Pallucchi che dialogheranno con le 12 donne protagoniste del libro.

 

Paola Turroni è social worker e scrittrice. Formatrice in progetti in ambito sociale ed educativo, si occupa della comunicazione e progettazione sociale sulla sostenibilità ambientale di Together Associazione Tozzi Green. Ha scritto animale (Fara Editore), Il vincolo del volo (Raffaelli Editore), Il mondo è vedovo (CartaBianca), Nel volto delle bestie (Edizioni Effigie) e Ti dico la verità, Altrove, Un continuo essere alunni (Lindau). È tradotta in inglese, maltese e spagnolo.

 

“Parlavo, scrivevo, studiavo; ho investito il mio sapere, le mie energie, le mie aspirazioni in unmondo che volevo rendere migliore”