Al tempio della lirica l’assemblea dei lavoratori non ha dubbi: il 29 novembre scenderanno in piazza contro la manovra di bilancio. Perché il settore culturale e, in particolare, quello dello spettacolo dal vivo soffrono di una cronica mancanza di attenzione e di carenza di finanziamenti pubblici.
La manovra finanziaria, infatti, prevede tagli di spesa per il Ministero della Cultura, oltre che tagli alle Regioni e agli Enti Locali e rischia di acuire una crisi già in corso per tutto il comparto.
A ciò si aggiunge la mancanza di politiche di merito per l’assegnazione dei finanziamenti pubblici, che premino concretamente l’occupazione stabile, il pieno rispetto delle norme sulla salute e sicurezza, la corretta applicazione dei contratti collettivi.
<<L’articolato della manovra finanziaria – evidenzia Fausto Ghiazza Coordinatore Regionale Uilcom del settore Spettacolo – prevede una drastica riduzione e razionalizzazione della spesa per le Fondazioni Lirico Sinfoniche, per i Teatri per il prossimo anno, nonché forti limitazioni al turnover: le assunzioni a tempo indeterminato non potranno andare oltre il 75% della spesa relativa al personale cessato nell’anno precedente per le Fondazioni Lirico Sinfoniche e per i Teatri nazionali e di rilevante interesse culturale>>
<<Questa disposizione – sottolinea il segretario generale UilCom Lombardia Luca Fratantonio – rischia di favorire ulteriormente la precarietà, l’abuso (già in essere) dei contratti di scrittura e le diseguaglianze, mettendo a rischio l’occupazione stabile nel settore. I lavoratori del settore spettacolo si mobilitano per affermare ancora una volta la loro funzione e il loro ruolo di servizio culturale al Paese, la dignità delle loro professioni, il diritto ad una occupazione stabile e a condizioni lavorative rispettose dei CCNL e della salute e sicurezza sul lavoro. Per questo è necessario che la politica e i governi destinino maggiori risorse e attenzione a quello che riteniamo sia un settore fondamentale per
il nostro Paese. Per questo il 29 novembre faremo sentire la nostra voce>>.