Prestiti personali: l’importanza della personalizzazione

Una delle ultime ricerche condotte sul ricorso a mutui e prestiti in Italia i cui dati sono riportati sul sito web della Centrale Rischi di Intermediazione Finanziaria (CRIF, Mappa del Credito primo semestre 2023) mostra che il 51,4% degli italiani ha un prestito in fase attiva, un dato che risulta in crescita rispetto all’anno precedente.

Il ricorso a un prestito personale è quindi molto comune in Italia e i vari istituti di credito mettono a disposizione vari prodotti che si distinguono per importo massimo concedibile, tasso di interesse applicato, durata massima del prestito, destinatari ecc.

Prestiti personali: finalizzati e non finalizzati

La principale distinzione che viene fatta in merito ai prestiti personali è quella che li suddivide in finalizzati e non finalizzati; non è una distinzione meramente accademica; esistono infatti differenze sostanziali di carattere pratico fra l’una e l’altra tipologia.

Il prestito personale finalizzato, noto anche come prestito a credito collegato, è un contratto di finanziamento che prevede che la somma finanziata non sia versata dalla banca all’acquirente di un bene o di un servizio, bensì al venditore. È per esempio il caso dei finanziamenti proposti dalle grandi catene commerciali e che possono essere attivati quando si acquista un elettrodomestico più o meno costoso; lo stesso può dirsi del finanziamento auto; in questo caso la somma a prestito viene versata direttamente dalla banca alla concessionaria e il debitore rimborserà ratealmente quanto dovuto con addebiti sul conto corrente.

Diverso è il prestito non finalizzato, un finanziamento per il quale non è invece prevista una specifica destinazione d’uso. In questo caso la banca accrediterà il conto corrente del cliente dell’importo richiesto e questi potrà disporre del denaro ricevuto come meglio crede: acquisti di vario tipo, progetti personali, aumento della scorta di liquidità ecc.

Il rimborso avverrà tramite addebito delle rate mensili sul conto corrente.

Prestiti personali non finalizzati: la personalizzazione

Un aspetto molto importante dei prestiti personali non finalizzati è la loro flessibilità; essi infatti possono essere personalizzati su misura a seconda delle esigenze del richiedente e delle sue capacità di rimborso mensile, un aspetto quest’ultimo di cruciale importanza che non deve mai essere sottovalutato.

Vi sono diversi istituti di credito che danno ampie opportunità di personalizzare il prestito; nella fattispecie, entro certi limiti massimi piuttosto elevati (75.000-80.000 euro), i clienti possono scegliere l’importo che più si attaglia alle loro esigenze; allo stesso modo possono scegliere la durata del finanziamento (di solito si arriva ai 10 anni, anche se le cose possono variare a seconda dell’istituto di credito).

Fondamentale è far sì che la rata mensile non ecceda la propria capacità di rimborso; in caso contrario si può pensare di ridurre l’ammontare del prestito oppure allungarne la durata se già non si è arrivati a quella massima. In questo modo si sarà sicuri di poter fare fronte ai propri impegni con la necessaria serenità.

I prestiti possono essere erogati a tutti i maggiorenni con residenza italiana: dipendenti pubblici o privati, pensionati e liberi professionisti.

Prestiti personali non finalizzati: tipologie

Accanto ai finanziamenti personalizzabili per importo e durata, si devono ricordare altre interessanti possibilità di prestiti personali non finalizzati, in particolare la cessione del quinto dello stipendio e la cessione del quinto della pensione; sono due forme particolari di finanziamento che si caratterizzano per il fatto che la rata mensile di rimborso non può eccedere un quinto dell’importo dello stipendio o della pensione netti. Queste due forme di prestito personale sono dedicate rispettivamente ai dipendenti e ai pensionati.

Per i dipendenti esiste anche la possibilità di ricorrere al cosiddetto prestito con delega, un finanziamento che può essere richiesto anche se in corso si ha una cessione del quinto (è per questo che è noto anche come doppio quinto).

In definitiva, le possibilità di scelta sono molte e ognuno potrà optare per la forma che ritiene più conveniente e adatta al suo scopo.


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