Il concetto di sharing mobility è ormai diffuso e il suo utilizzo da parte degli utenti sta vedendo una crescita esponenziale, “In Lynk & Co guardiamo con interesse l’accoglienza della sharing mobility da parte del pubblico, soprattutto in Italia, dove la condivisione dell’auto in particolare è sempre stata meno frequente” afferma Alain Visser – CEO Lynk & Co. “Posso dire che, data la nostra filosofia di business, vedere la crescita positiva di uno stile di vita basato sulla condivisione ci conferma che stiamo andando anche noi nella giusta direzione”.
Infatti, nel solo 2022 si è arrivati a registrare un aumento del 41% dei noleggi e una crescita del 300% della loro durata rispetto all’anno precedente. A questi numeri si affianca poi il maggiore interesse degli italiani rispetto alle tematiche green: un argomento che coinvolge oggi 8 italiani su 10. E, proprio da questi dati, – emersi rispettivamente dal Rapporto nazionale sharing mobility e 9° Osservatorio Nazionale sullo stile di vita sostenibile di LifeGate – è nato il talk “Mobilità elettrica vuol dire città più sostenibili?” ideato da Lynk & Co insieme a LifeGate, tenutosi lo scorso mercoledì 18 ottobre presso il Club Lynk & Co di Milano, spazio polifunzionale di ritrovo e connessione non solo per la community del brand.
Durante il talk sono intervenuti: Alain Visser – CEO Lynk & Co, Silvia Bollani – esperta di sicurezza e sostenibilità di Altroconsumo, Sergio Savaresi – professore di automazione e controllo dei veicoli del Politecnico di Milano, moderati da Roberto Sposini – Chief Mobility Editor in LifeGate. Gli ospiti si sono confrontati sul tema mobilità sostenibile, analizzandone il futuro e i fattori che più la influenzeranno al giorno d’oggi. Il primo degli aspetti chiave emersi da questo dialogo è quello della condivisione, Alain Visser ha infatti evidenziato come le auto per la maggior parte del tempo restino inutilizzate e quindi parcheggiate (principalmente in strada), andando così a occupare gran parte dello spazio urbano disponibile. Uno spazio che potrebbe altrimenti essere riconvertito per i cittadini, andando a creare delle aree condivise, valutando la realizzazione di zone più verdi e sicure per la cosiddetta mobilità dolce. Quest’ultima prevede infatti spostamenti esclusivamente a piedi, oppure tramite l’utilizzo di mezzi come la bicicletta, che possano quindi andare ad azzerare le emissioni inquinanti.
La discussione è poi proseguita, entrando più nel dettaglio sugli aspetti tecnici e tecnologici delle vetture, in particolare parlando di guida autonoma ed elettrificazione. Secondo il Professor Sergio Savaresi, infatti, l’elemento chiave che rappresenta un primo passo verso un futuro sostenibile della mobilità è identificabile nella guida autonoma. Elemento che a suo avviso renderà le strade delle nostre città sempre più sicure ed efficienti. Partendo proprio da questa visione si è poi delineato lo scenario della mobilità del futuro, il cui big bang è dato proprio dalla guida autonoma, e dove elettrificazione e sharing si uniscono ad essa per rendere le città più sostenibili. Il dialogo è poi proseguito affrontando il tema delle città moderne insieme a Silvia Bollani, che ha segnalato come ci siano diverse problematiche legate al possesso dell’auto. Molti cittadini non hanno la possibilità di abbandonare la propria auto per un modello elettrico, l’offerta, secondo la relatrice, non è ancora abbastanza vantaggiosa e in Italia non abbiamo una rete di colonnine abbastanza sviluppata. Si potrebbero valutare delle soluzioni condominiali, ma la presenza di box è ancora limitata e l’elettricità non sufficiente.
L’unione di figure che provengono da settori diversi, ha aperto dunque le porte a un dialogo ampio e controverso, che in un’occasione come questa sono riuscite a portare visioni e spunti diversi sulla mobilità nelle nostre città come: spazi urbani più verdi e per i cittadini, utilizzo e smaltimento delle batterie elettriche, ma anche utilizzo di mezzi condivisi o pubblici in città. Tutte queste tematiche, e punti di vista differenti, vogliono proprio aprire il discorso facendo parlare anche i fruitori di questi servizi per iniziare a costruire le città di domani. Per questo motivo condividiamo con tutti la domanda che ha aperto il nostro talk, la mobilità elettrica può portare a città più sostenibili?