I timori di guerra mandano la borsa a fondo, Milano -3,9%, spread oltre 170.

La targa di piazza degli Affari di Milano in un'immagine d'archivio dell'8 ottobre 2008. ANSA / JENNIFER LORENZINI

I venti di guerra in Ucraina zavorrano le Borse europee.

Dopo la chiusura in calo dei listini asiatici, con Tokyo in ribasso di oltre il 2%, anche le piazze continente fanno i conti con l’aggravarsi della situazione avviando in forte calo la prima seduta della settimana.

Milano perde il 3,7% con quasi tutto il listino in rosso. Flessione per Parigi (-2,05%), Francoforte (-2,33%), Londra (-0,11%), Madrid (-2,43%). Nel pomeriggio è attesa l’audizione della presidente della Bce, Christine Lagarde, al parlamento europeo per il report annuale della banca centrale europea, ma intanto anche sui titoli di Stato la tensione è lampante. Lo spread tra Btp e Bund ha aperto con una fiammata a 171 punti.

I timori geopolitici hanno fatto volare anche il prezzo del petrolio, con il Wti che ha sfiorato i 95 dollari al barile, e del gas (arrivato a segnare +12% in Europa), mentre permane il nervosismo dei mercati per le prossime mosse delle banche centrali per contrastare l’inflazione.