Vanitas, Salvatore Sciarrino al Conservatorio venerdì 30.

La seconda stagione concertistica di m2c, Istituto di musica moderna e contemporanea del Conservatorio di Milano, torna con gli appuntamenti autunnali, a partire dalla serata dedicata a VANITAS di Salvatore Sciarrino.

 

Venerdì 30 settembre
Conservatorio di Musica G. Verdi di Milano
Sala Puccini
ore 21.00

SALVATORE SCIARRINO

 

VANITAS

natura morta in un atto per voce, violoncello e pianoforte (1981)

Introduzione
1. Rosa

2. Marea di rose

3. L’eco

4. Lo specchio infranto (pulvis stellaris)

5. Ultime rose

Progetto a cura di Tiziana Scandaletti e Riccardo Piacentini

 

Roberta Fanari voce

Alessandro Sannazzaro violoncello

Valentina Rando pianoforte

 

Filippo Berbenni – Centro SAV video mapping

 

Scrive il compositore: «È una parola, vanità, che usiamo abitualmente. Eppure ne abbiamo perduto il senso. A stento la riconosciamo come la parola stessa dell’antico Ecclesiaste. E il dizionario latino, al quale non abbiamo più consuetudine, ci sorprende: vanitas vuol dire vuoto. Con questa parola poi si è definito un genere di pittura seicentesco di intensa carica allegorica. Tale genere suggeriva lo scorrere del tempo e la caducità delle cose. In Italia diciamo anche “natura morta”.

Vanitas inaugurò nel dicembre 1981 la Stagione alla Piccola Scala di Milano. Sebbene discosta dalla comune cognizione musicale e teatrale, venne presentata come una normale opera, e con tutti gli apparati affidata all’opulenza registica. Ma paradossalmente Vanitas è un Lied. Ne possiede l’intimità espressiva ne contiene le stilizzazioni e le movenze. Come nei sogni però, le proporzioni non sono le stesse. Nella nostra tradizione un Lied per canto e pianoforte è piccola cosa. Pur nel nitore miniato che tutto rispecchia dell’universo, le dimensioni scelte da un Lied lo assimilano a un foglio d’album. Vanitas è dunque un Lied di proporzioni mai udite. Si dilatano le maglie del tempo. Allora la musica s’apre spontaneamente ad accogliere sottolineature ambientali. In tal senso, che è quello originario, Vanitas è anche un’ipotesi di teatro povero. Poiché nella dilatazione allucinatoria del tempo la musica viene così spazializzata da non sopportare altra messa in scena della propria nudità.

[…] Immaginate una musica dal tessuto così largo al punto da lasciare trasparire un’altra musica: questa è Vanitas, una gigantesca anamorfosi di una vecchia canzone, della quale conserva in modo misterioso un profumo intenso».

 

 

La programmazione autunnale di m2c CONTATTI2022 si apre portando a compimento il percorso intrapreso diversi mesi fa intorno a un’opera di grande fascino: Vanitas di Salvatore Sciarrino. Le linee tematiche prescelte da m2c muovevano quest’anno da più angolazioni verso una lettura di mondi musicali differenti, cercando approdo nei luoghi del Novecento e del nostro tempo ove la PAROLA si apre verso ALTRI CONFINI e il SUONO si estende conquistando NUOVI SPAZI. Vanitas è dunque una delle opere che crediamo possa meglio riassumere le caratteristiche dei temi che abbiamo proposto.

Il progetto Vanitas, curato da Tiziana Scandaletti e Riccardo Piacentini, è stato ideato come Laboratorio inizialmente aperto, in modo da dare la possibilità di avvicinare a questa composizione un ampio numero di musicisti (cantanti, pianisti, violoncellisti e studenti compositori). Successivamente, attraverso varie sessioni di lavoro e una selezione finale, sono state individuate due formazioni cameristiche alle quali affidare l’esecuzione.

Il progetto Vanitas ha toccato diverse fasi di approfondimento intese come esperienze in grado di condurre i giovani interpreti verso la più completa conoscenza dell’opera.

Oltre alle sessioni di studio e di prova, distribuite su più mesi, il progetto ha infatti previsto:

– due livelli di audizioni per la selezione degli studenti partecipanti e degli esecutori

– un incontro con il foniatra Diego Cossu dedicato all’analisi di specifiche caratteristiche fisiche legate alla vocalità

– un doppio incontro con Salvatore Sciarrino. Il primo (7 Maggio 2022, Sala Puccini) di carattere tecnico-interpretativo, riservato ai musicisti partecipanti e come lezione aperta a tutti gli studenti del Conservatorio e il secondo (8 Maggio 2022, Fabbrica del Vapore, Milano) realizzato in collaborazione con il Festival Milano Musica, aperto al pubblico, in colloquio con l’autore e con l’esecuzione di estratti da Vanitas

– un’ulteriore esecuzione di estratti dell’opera al Circolo dei Lettori di Torino (18 Giugno 2022), per il Festival Alta Pressione | Musiche in Mostra al presente

– una seconda esecuzione integrale prevista per la stagione Sulle ali del Novecento di dedalo ensemble (Brescia, inizio 2023)

 

Un articolato percorso, dunque, e un’esperienza formativa di grande valore per i nostri giovani musicisti. Insieme a loro entreremo nella dimensione misteriosa di Vanitas, per vivere le fortissime emozioni musicali che quest’opera è in grado di trasmettere. Le note di presentazione di Sciarrino suggeriscono come questo immenso Lied (circa 50 minuti di durata) sia in realtà un’estrema dilatazione o una proiezione anamorfica di un foglio d’album. Si assiste quindi a una riflessione sul tempo che ammette, nelle voragini del suo ‘vuoto’, dilatazioni e compressioni vertiginose. Il tema di fondo – il decadimento della materia, lo sfiorire delle cose viventi evocato dal testo cantato – passa però anche attraverso una dimensione timbrica raffinatissima. Nell’ascolto potremo allora farci conquistare dal fascino del suono di questa partitura. Un suono che, a fronte di improvvise folate di densità, si smaterializza nelle risonanze del pianoforte, negli armonici velati del violoncello e negli spazi sospesi evocati nel mobile rapporto con la voce e la parola: un canto nascosto nelle pieghe del tempo, forse eco di qualcosa di già detto e già udito molto tempo prima. Vanitas è un’opera che mette in scena un’uscita dalla dimensione fisica della sala da concerto portando l’ascoltatore in altri sconosciuti spazi. Abbiamo perciò pensato a un’ambientazione, realizzata con tecniche di proiezione in video mapping, che potesse orbitare attorno alla musica osservando da vicino il suo vuoto carico di simboli.

 

m2c crede fermamente nella necessità di poter leggere il tempo presente eseguendo e ascoltando la musica che si scrive oggi. Nei nostri programmi diamo quindi spazio agli studenti compositori e agli interpreti per offrire loro i migliori strumenti adatti a coltivare il proprio talento nel rapporto con la musica recente e contemporanea. La ricerca compositiva attuale richiede infatti esecutori di grande valore in grado di impiegare con sicurezza specifiche tecniche e conoscenze interpretative: musicisti, dunque, che devono poter essere protagonisti, nel periodo del loro apprendistato, non solo di indispensabili esperienze didattiche ma anche di produzioni di alto livello. Il Conservatorio di Milano si muove da tempo in questa direzione, con il lavoro di m2c svolto in sinergia con tutte le altre componenti istituzionali, realizzando i propri obiettivi anche grazie a importanti collaborazioni con enti esterni.

 

Ingresso al concerto con prenotazione consigliata all’indirizzo biglietteria@consmilano.it.