Ristrutturazione San Siro, no di Inter e Milan

I rendering del progetto di ristrutturazione del Meazza e dell'area dello stadio presentato oggi a Palazzo Marino dallo studio Arco Associati

È iniziato l’incontro tra Milan e Inter e il sindaco Giuseppe Sala per discutere del futuro dello stadio Meazza e del progetto di restyling firmato da Webuild. Alle 10.50 sono arrivati a Palazzo Marino i rappresentati dei due club.

Per primo è entrato con l’auto l’ad Corporate dell’Inter Alessandro Antonello, accompagnato da Katherine Ralph, Global Opportunities strategy Managing Director di Oaktree e membro del CdA nerazzurro.

A distanza di pochi minuti è arrivato Giorgio Furlani, ad del Milan.

“Dopo lunghe analisi le squadre Milan e Inter sono arrivate alla conclusione che il Meazza non è ristrutturabile, o perlomeno a costi accessibili e che quindi non considerano fattibile l’ipotesi dell’attuale stadio come si era pensato negli ultimi mesi. La loro proposta è di tornare sull’idea di un nuovo stadio nell’area di San Siro”.

Lo ha detto il sindaco Giuseppe Sala, alla fine dell’incontro con i rappresentanti di Milan e Inter iniziato a Palazzo Marino alle 11 per discutere del futuro dello stadio Meazza. Le squadre hanno annunciato la rinuncia al progetto di ristrutturazione proposto da Webuild. “L’accordo e l’unità di intenti delle due squadre sono molto forti ed è una cosa positiva – ha sottolineato Sala – I club hanno fatto lunghe analisi di fattibilità tecnico ed economica rispetto all’ipotesi di ristrutturare il Meazza, partendo dal progetto di WeBuild ma cercando di verificare le ipotesi realistica di ristrutturazione”, ha concluso Sala.

“C’è dietro tanto lavoro, vedendola in positivo significa che non si riparte da zero ma da una serie di atti già fatti e da un’espressione molto precisa del volere del Consiglio comunale”. Lo ha detto il sindaco Giuseppe Sala, al termine dell’incontro con i rappresentanti di Milan e Inter iniziato a Palazzo Marino alle 11 per discutere del futuro dello stadio Meazza. Le squadre hanno rinunciato alla ristrutturazione proposta da Webuild e ora lavoreranno per presentare un progetto per un nuovo stadio nella zona San Siro e per la rifunzionalizzazione del Meazza.

“La loro proposta è di tornare a un nuovo stadio nell’area. – ha spiegato Sala – E’ un processo molto lungo. Ho rivisto quattro delibere di giunta, un dibattito pubblico, la resistenza nostra all’idea di un referendum”. Le squadre hanno avanzato tre richieste, ha spiegato Sala: “Per poter dire con certezza che si procederà in questa direzione ci sono tre cose che chiedono le squadre e una che chiedo io. Le squadre chiedono qual è il valore di San Siro e delle aree. Noi ci aspettiamo in questi giorni una prima valutazione dell’Agenzia delle Entrate partendo dal presupposto che non abbiamo nessuna intenzione di speculare su quel valore. Poi serve capire in dettaglio quanto e come incide il vincolo della Sovrintendenza in ottica di cambio della proprietà: la prossima settimana ci sarà un incontro con la Sovrintendenza. Terzo, i tempi per l’operazione: partendo da oggi i tempi da qua al momento in cui loro possono diventare proprietari di stadio e di area”. Da parte delle squadre c’è l’impegno a presentare un nuovo progetto, ha aggiunto il sindaco: “Per fare tutto ciò ci devono presentare un progetto abbastanza a breve termine che contiene il nuovo stadio e una rifunzionalizzazione di San Siro, di cui non posso anticipare nulla perché ci stanno lavorando. Ma su questo i club hanno mostrato grande disponibilità”.

“Ipotizziamo la vendita di San Siro: dovremo fare un bando pubblico in cui metteremo in vendita il Meazza e le aree. Alla città resterebbero due strutture: una per il calcio e l’altra ancora non si sa per cosa, Milan e Inter ci stanno lavorando”. Lo ha detto il sindaco Giuseppe Sala, alla fine dell’incontro con i rappresentanti di Milan e Inter iniziato a Palazzo Marino alle 11 per discutere del futuro dello stadio Meazza. Le squadre hanno rinunciato alla ristrutturazione proposta da Webuild e ora lavoreranno per presentare un progetto per un nuovo stadio nella zona San Siro e per la rifunzionalizzazione del Meazza. A chi gli domandava se la proprietà possa incidere sul vincolo della Sovrintendenza sul secondo anello del Meazza, Sala ha aggiunto: “Credo che possa essere rimodulato, in parte il vincolo rimane. Ma che rimanga in mano pubblica o privata può cambiare la cosa. Il Consiglio comunale su questo si era espresso con grande decisione e rimane il vincolo anche per le volumetrie dettate dal Pgt”.

“Io ho chiesto una sola cosa che per avviare operativamente le procedure, spero in termini definitive, ho bisogno della conferma che quella sarà l’unica ipotesi per loro, che rimarrà in campo. Mi pare una richiesta totalmente ovvia”. Lo ha detto il sindaco Giuseppe Sala, alla fine dell’incontro con i rappresentanti di Milan e Inter per discutere del futuro dello stadio Meazza, nel quale le squadre, come riferito dal sindaco, hanno rinunciato alla ristrutturazione proposta da Webuild, ipotizzando un nuovo stadio nella zona San Siro. Sul fatto che vengano scartati dai club i progetti paralleli di San Donato e Rozzano “Oggi non posso chiedere garanzie ma quando fornirò loro i dati necessari sarò costretto a chiedergliele. Io ci metto la faccia nel momento in cui sono sicuro che non si cambia un’altra volta”, ha detto Sala. In altre parole, ha detto ancora il sindaco “vedo positivamente l’idea di rimanere a Milano e noi dobbiamo essere rapidi nel dare quello che loro chiedono. Ma nel momento in cui si dichiareranno soddisfatti poi io chiederò di avere certezza che quella è la via, anche per i milanesi e anche tifosi, questa é diventata una lunga storia”. Parlando dell’incontro di stamane, il sindaco ha poi riferito che “si è tenuto con grande serenità”. “Ho cercato di lavorare per tutelare San Siro con la speranza che il progetto di WeBuild fosse accettabile. Ma i conti li fanno le squadre e gli investitori sono loro. Non posso eccepire nulla su questa loro decisione”, ha detto.

“Due stadi a San Siro sono una follia: il Comune interrompa il gioco delle tre tavolette delle squadre e detti indirizzi chiari. Milan e Inter cambiano idea ogni dieci giorni e giocano col Comune perché trovano un interlocutore debole e arrendevole. Cambiamo l’ordine di queste cose”. Lo dichiara il consigliere dei Verdi Carlo Monguzzi commentando gli esiti dell’intro odierno a Palazzo Marino tra il sindaco Giuseppe Sala e i vertici delle società calcistiche milanesi. “Il Comune, come suo dovere, detti l’indirizzo chiaro: la ristrutturazione del Meazza. Di fronte a un atteggiamento deciso, dove il Comune impegna tutto il suo peso politico, si sgonfieranno immediatamente tutti i bluff delle squadre, ridicoli perché non hanno soldi e perché in banca gli interessi sui debiti sono alti. Un altro stadio a San Siro sarebbe poi una follia, consumerebbe 50mila metri quadrati di verde in un momento in cui bisogna disasfaltare e decementificare”.

“Esaurite le scarse riserve di credibilità delle opzioni San Donato e Rozzano, si torna a parlare dell’unico vero obiettivo che sin dal 2019 muove i reali interessi finanziari protagonisti di questa sceneggiata: una grande operazione immobiliare, l’ennesima, a Milano, nell’area di San Siro, a poca distanza dallo stadio Meazza. L’imbarazzante perdurante silenzio-assenso del sindaco su questa ipotesi conferma che la decementificazione del suolo auspicata dall’assessore Granelli è un auspicio destinato a rimanere tale. Prepariamoci ad agire su due fronti. Nelle istituzioni, Consiglio comunale e Municipi, dove finora la discussione sul futuro del Meazza è rimasta confinata nelle pagine dei giornali. E sul territorio, ovviamente. Preparando tende e sacchi a pelo, se dovessero servire”. Lo dichiara il consigliere comunale del Gruppo Misto Enrico Fedrighini commentando gli esiti dell’incontro a Palazzo Marino tra il sindaco Giuseppe Sala e i vertici di Milan e Inter. (MiaNews)