Le migliori attività fisiche da fare all’aperto per il benessere del corpo e della mente.

Basta workout domestico o in palestra, con l’estate appena iniziata, la voglia di allenarsi all’aperto si fa sempre più sentire. Allenamento outdoor nei parchi urbani dotati di attrezzi ma non solo, importante è, anche per la mancanza sentita durante il lockdown, stare all’aria aperta. Urban Sports Club, con il supporto del partner Trainect e degli esperti trainer, ha stilato la top 5 delle attività in grado di fornire maggiori vantaggi e qualche regola d’oro per massimizzare gli effetti: felicità, diminuzione del livello di stress e aumento energetico. Infatti, allenarsi all’aperto migliora l’umore e l’autostima, grazie soprattutto all’assimilazione di vitamina D dai raggi solari. Inoltre, il contatto con la natura ha un vero e proprio effetto calmante e favorisce l’abbassamento del livello di stress, mentre respirare l’aria fresca consente al fisico di ricaricarsi e assorbire maggior energia. Ecco i 5 sport outdoor associati a obiettivi specifici e benefici su corpo e mente:
 1. Meditazione: rigenerarsi
 Esistono diversi tipi di meditazione, ma in questo caso si tratta di mindfulness, dove è importante assumere una posizione comoda e cercare un luogo tranquillo. Come per ogni pratica, è bene imparare ad allenarsi gradualmente, si consiglia quindi di iniziare con micro sessioni di 5 minuti, per poi arrivare a 10, 15, 30 minuti, fino a un’ora e oltre. L’ideale è “lavorare” quotidianamente, meglio ancora se sempre alla stessa ora; non esiste una fascia oraria perfetta, ma varia in base a gusti e predisposizione individuale. Quando si parla di meditazione, porsi degli obiettivi non è un’idea propriamente saggia, anzi, l’obiettivo principale è non averne, meglio pensare di esercitarsi con perseveranza e regolarità. Umore e fisico ne guadagneranno in concentrazione, calma, riduzione degli stati di ansia e “riconversione” con il proprio intuito.
2. Viyasa Yoga: elasticità
Prima di apprestarsi agli esercizi è utile sintonizzarsi sulla filosofia che prescinde dal giudizio di sé. Fondamentale connettere respiro e movimento, non predisporsi alla ricerca della performance, ma concentrarsi sull’osservazione del proprio atteggiamento nelle posture (respiro e pensieri) e cercare la comodità nella “scomodità”, ovvero consentire al corpo di adattarsi alla posizione. Lo scopo è quello di effettuare una meditazione in movimento e vivere la pratica come una metafora della vita. In questo caso non si conteggiano le ripetizioni, ma i numeri di respiri, è infatti quella la durata per la quale rimanere nella stessa postura. Per ottenere maggiori benefici, è fondamentale essere regolari più che frequenti e praticare ogni volta che se ne ha la possibilità. Meglio dunque una volta a settimana sempre piuttosto che tre volte a settimana per un mese per poi fermarsi e riprendere dopo tempo. Inoltre ogni fase della giornata è ottima per praticare, basta adattare gli esercizi alle varie fasce orarie. Parole chiave: disciplina, regolarità, determinazione e pazienza. Solo così si possono sviluppare muscolatura profonda, forza fisica, flessibilità ed equilibrio. Mentre a livello mentale ed emotivo, si riuscirà a comprendere i propri punti di forza e di debolezza, accettarli e migliorare la qualità di vita grazie a questa consapevolezza.
3. Cross Training: endurance
Si tratta di un’attività composta da movimenti funzionali e complementari, il Cross Training è una disciplina caratterizzata dall’elevata intensità durante tutto il wod (acronimo di Workout of the day, cioè l’allenamento del giorno). L’approccio migliore e più sicuro, anche per evitare problematiche o eventuali infortuni, è farsi seguire da un coach che possa trasmettere appieno la tecnica e la modalità d’esecuzione di ogni movimento. Potrebbe essere definita come una disciplina dove regna “l’ignoto”. Infatti, il corpo durante le sessioni viene preparato a ogni abilità fisica: forza, resistenza, mobilità, ginnastica, pesistica, dallo spingere al remare, dal correre al sollevare. Ogni sessione ha un focus ben definito, quali movimenti strict, aumento della forza, capacità aerobica, stamina; tutto insieme aiuterà a raggiungere dei risultati in equilibrio con le capacità dell’atleta. Ciascuno può decidere che tipo di rapporto avere con tale disciplina, se per puro divertimento e sfogo (in questo caso sono sufficienti 2 o 3 allenamenti a settimana) oppure per arrivare a un livello competitivo (necessari 5 giorni di allenamento settimanale con due di recupero). Trattandosi di un’attività eccitante per l’organismo, è suggerito evitare la tarda serata. Come ne giova il fisico? Il corpo è coinvolto nella sua completezza e ci si sente più rilassati senza dover suddividere i gruppi muscolari per giorni della settimana.
4. GAG: tonificazione
L’attività coinvolge gambe, addominali e glutei per 50 minuti, ai quali aggiungere 10 di recupero, alternando squat, affondi, skip e plank. È consigliato mantenere un ritmo di allenamento di 2 o 3 volte alla settimana. Benché non esista un momento migliore, si suggerisce di fissare la sessione nella propria agenda mattutina. Perché ci si sente meglio? La parte inferiore del corpo è rassodata e traggono benefici anche le capacità cardiache e respiratorie.
5. Training autogeno: consapevolezza
Sono molteplici gli esercizi che rientrano in questa categoria, ma si può iniziare da un’azione che interessi il respiro di pancia. È sufficiente assumere una posizione comoda, ignorare i rumori esterni, si inspira e si immette l’aria nella pancia, mentre espirando la si svuota lentamente. Per questa pratica non ci sono tempistiche predefinite, è importante invece dedicare il tempo che ciascuno reputa idoneo, una buona indicazione è inspirare ed espirare per almeno 5 volte in maniera lenta e profonda. Al fine di massimizzarne i benefici si dovrebbe chiudere visualizzando un’immagine personale positiva e rasserenante e praticare quotidianamente, di mattina, così da aiutare animo e corpo alla riduzione di rabbia e stress.