REHUB, la nuova boutique multimarca di prodotti luxury vintage e second hand con sede a Milano, la collezione Florania

    Second hand, luxury vintage, sostenibilità, valore etico e sociale: REHUB è la nuova boutique multimarca di prodotti luxury vintage e second hand con sede a Milano. Una realtà che si pone l’obiettivo di contribuire a diffondere un nuovo approccio al mondo della moda, incoraggiando la cultura del riuso e della sostenibilità. Una location suggestiva nel cuore della città in un locale in disuso rimesso a nuovo a cui è stata data una nuova vita: da un lato boutique di abbigliamento luxury vintage e second hand, dall’altra un hub per la creazione di sinergie e collaborazioni con attori del territorio meneghino, come designer, artisti, start up e brand di moda sostenibili.

    “Il nostro motto è: A second chance for clothes and people. Un concept unico nel suo genere che include workshop, collaborazioni, eventi e progetti in cui la sostenibilità è il motore: un modo per creare connessioni e opportunità di networking, sia con il tessuto urbano che il second hand di abiti di alta gamma. Insieme a questo vogliamo raccontare l’impegno nel sociale attraverso progetti, collaborazioni ed eventi, in un format fresco e innovativo che fa del bene a 360°.” Spiegano Matteo Villa e Valerio Ferrandi, Founder di REHUB.

    Nella boutique è possibile trovare accessori di alta qualità e capi unici che non passano mai di moda. L’obiettivo di REHUB è proprio quello raccontare l’idea di bellezza di questi pezzi che nasce dalle seconde opportunità per valorizzare il mercato della moda diffondendo la cultura del riuso e della sostenibilità, dando così valore e una seconda vita a vestiti e accessori, per un acquisto più consapevole.

    IL CONCEPT DEL BRAND
    “Il nome stesso del brand esprime due concetti molto importanti attorno ai quali nasce tutta la filosofia: RE, rappresenta tutto quello che è legato ai comportamenti di consumo e acquisto sostenibili – la tripla “R”: Reduce, Reuse, Recycle – così come il mondo della sostenibilità, concetto difficile da esprimere in un settore così complesso e una filiera così articolata come quella della moda e del tessile.” Spiega Matteo Villa: “HUB invece rappresenta la nostra visione di una boutique che in realtà è anche un nodo di una rete, un hub appunto, che concentra intorno a sé opportunità e relazioni con la città, il quartiere e tanti altri progetti”.

    REHUB vuole essere quindi più di una boutique: un hub che incrocia un tessuto creativo e ad alto impatto sociale da una parte, dall’altra la volontà di voler investire nello sviluppo di un concetto di moda e consumo più sostenibile tramite la vendita di abiti second hand ma di grandi marchi.

    LA LOCATION E IL RAPPORTO CON IL QUARTIERE
    Anche la location non è lasciata al caso: REHUB è anche un modo per dare seconde opportunità ai luoghi. Infatti la boutique ha preso vita in un locale dismesso, vinto grazie ad un bando del comune di Milano. Il locale è stato ristrutturato e messo a nuovo per ridare energia e opportunità alla location stessa, dando così un posto nuovo e vivace al quartiere, in grado di esprimere in maniera concreta un trend che in molte capitali europee è sempre più in crescita, come appunto quello del second hand di grandi firme.

    Questo rapporto caldo e armonico con il quartiere esprime bene l’anima di REHUB: un negozio non è solo un’attività commerciale, ma un punto di relazione e incontro così come un’impresa è un modo per creare valore sociale condiviso. Infatti l’inaugurazione della boutique è stata fatta sotto forma di evento pubblico proprio al Giardino delle Culture, un bellissimo parco a disposizione della cittadinanza e gestito da un’associazione di quartiere che abbiamo deciso di sostenere con donazioni dirette.

    “A SECOND CHANCE FOR CLOTHES AND PEOPLE”, UNA VERA E PROPRIA MISSIONE ETICA
    “La bellezza sta nelle seconde opportunità” un concetto in totale contrasto con il modello fast fashion: infatti REHUB vuole diffondere consapevolezza e aiutare i consumatori a valutare il valore d’uso di un abito ovvero la sua “durabilità” e bellezza nel tempo, dando così seconda vita ad un capo o ad un accessorio e una nuova opportunità di bellezza alle persone che li indossano.

    REHUB è anche un progetto ad alto impatto sociale: “a second chance for clothes and people” non è solo il payoff ma anche una missione, quella di utilizzare il ruolo come brand e come imprenditori per generare impatto sociale positivo per tutti.

    Uno dei tanti obiettivi di REHUB è contribuire al rinnovamento del quartiere anche dal punto vista etico, creando sinergie tra l’industria della moda e talenti inespressi. REHUB ha un modello di business conveniente per tutti, per le persone e per il Pianeta. Grazie ai collegamenti con una rete di poche aziende di sartoria equa e solidale, REHUB ospita anche collezioni speciali e handmade.

    SOSTENIBILITÀ E RECYCLING COME CORE BUSINESS
    Da REHUB è possibile acquistare abiti e accessori luxury di seconda mano ancora in ottime condizioni. Inoltre è possibile acquistare i prodotti in conto vendita per rimetterli sul mercato a prezzi vantaggiosi e avvicinare così le persone a questo nuovo modo di approcciare la moda, contribuendo così a ridurre la produzione di CO2: il settore fashion è uno dei più impattanti in termini ambientali e oggi vengono prodotte tonnellate di capi nuovi quotidianamente. Dare una seconda opportunità agli abiti e, in fondo anche alle persone che li vogliono comprare o vendere, è il modo di limitare gli impatti del fast fashion.

    UN HUB DI CREATIVITÀ ED EVENTI
    Il negozio ospita anche collezioni temporanee, stilisti locali e pop-up store per dare ai giovani talenti che lavorano nell’industria della moda l’opportunità di rendere visibili a tutti i loro lavori. La sostenibilità è anche una questione di creatività. “Siamo convinti che per rivoluzionare il mondo della moda sia necessario coinvolgere in maniera attiva i designer che sono fondamentali nel processo di creazione e produzione di abiti e accessori. Vogliamo dare valore alle loro creazioni e al loro talento, offrendo una vetrina di visibilità ma anche uno sbocco commerciale per permettere loro di sostenersi economicamente e reinvestire nel loro talento. Selezioniamo in base alla sintonia che ogni brand o ogni designer ha con la nostra mission e ovviamente anche in base a criteri di fattibilità, stile e design.” Conclude Valerio Ferrandi.

    Dare spazio, valore e visibilità ai giovani talenti: è questo uno degli obiettivi di REHUB, la nuova boutique multimarca di prodotti luxury vintage e second hand con sede a Milano.

    Ospitare collezioni temporanee, stilisti locali e pop-up store per dare ai nuovi talenti che lavorano nell’industria della moda uno spazio per esprimersi ed esporre i propri lavori. Da un lato, quindi, boutique di abbigliamento luxury vintage e second hand, dall’altra un hub per la creazione di sinergie e collaborazioni con attori del territorio meneghino, come
    designer, artisti, start up e brand di moda sostenibili.

    Questo perché la sostenibilità all’interno del mondo della moda è anche una questione di creatività: il primo passo è proprio quello di coinvolgere in maniera attiva i designer che sono fondamentali nel processo di creazione e produzione di abiti e accessori.

    REHUB offre loro una vetrina di visibilità ma anche uno sbocco commerciale per permettere loro di sostenersi economicamente e reinvestire nel loro talento.

    Ed è proprio da questa filosofia che nasce questa splendida collaborazione con Florania, brand di abbigliamento prêt-à-porter indipendente, genderless e no season, che propone un progetto di capi total look, realizzati e disegnati in maniera sostenibile, realizzati a mano tra Milano e Mantova.

    Il brand viene fondato nel 2021 da Flora Rabitti, designer e illustratrice nata nel 1992 a Mantova. Il brand è ora costituito da: Flora Rabitti (titolare, direttore creativo e design), Fabio D’Onofrio (art director), Gloria Costani (partner, production manager), Matilde Pelizzoni (modellista).

    Florania nasce dalla necessità di Flora Rabitti di trovare un luogo che la rappresentasse creativamente e professionalmente. Tutto è partito da una collezione upcycled a cui ha poi aggiunto stampe e diverse finiture costruendo un’estetica molto specifica che Rabitti ora definisce come Solar Punk. Florania tocca questioni di inclusività e sostenibilità a un livello di autenticità fresco come i giovani talenti che costituiscono il collettivo.

    Le collezioni di Florania sono sostenibili al 100%: l’upcycling incontra i tessuti bio e naturali (realizzati con canapa, bambù e alghe).
    Due realtà, quella di REHUB e Florania, che si incontrano e collaborano per un obiettivo comune, quello di contribuire a diffondere un nuovo approccio al mondo della moda, incoraggiando la cultura del riuso e della sostenibilità, contribuendo così a ridurre la produzione di CO2: il settore fashion è uno dei più impattanti in termini ambientali e oggi vengono prodotte tonnellate di capi nuovi quotidianamente. Dare una seconda
    opportunità agli abiti e, in fondo anche alle persone che li vogliono comprare o vendere, è il modo di limitare gli impatti del fast fashion.

    La collezione di Florania sarà disponibile in negozio fino a fine luglio.
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