Pignoramenti C/Terzi sui C/C, Applicazione e Tempismo “Imperfetti”

a cura della D.ssa Serena Giovine, Titolare di SG Consulenza e Consigliere Confapi Milano
Siamo di fronte a una tempesta perfetta? Con la partenza da parte dell’Agenzia delle Riscossioni, dei Pignoramenti c/terzi sui conti correnti bancari intestati alle società e/o imprenditori, da circa una decina di giorni, siamo testimoni di un tempismo ed attuazione, che appaiono imperfetti.
Una particolare attenzione andrebbe dedicata a questo contesto temporale e agli effetti e ripercussioni nei confronti degli Imprenditori e titolari di Partita IVA italiani, che si sono visti e si vedono interessati dei Pignoramenti citati, subito dopo aver adempiuto alla Domanda per la Rottamazione Quarter, che ricordiamo ha subito uno slittamento di 60 giorni al 30 giugno 2023 (rispetto alla prima scadenza del 30/04/2023), e per cui si è in attesa dell’analisi e riscontri da parte della stessa Agenzia delle Riscossioni a far data dal 31/08/2023.
E’ importante ricordare che, a seguito dello slittamento dei termini della Domanda di Rottamazione Quarter, le originali prime due rate al 31/07/23 ed al 30/11/2023, rispettivamente del 10% del valore della somma complessiva del debito ricalcolato, in base alla normativa stessa, sono state unificate raggiungendo il 20 % della somma complessiva, al 31/10/2023. Si fa nota che gli imprenditori sono chiamati alla disponibilità liquida per onorare l’impegno preso, previo annullamento della Domanda di Rottamazione Quarter e ricalcolo originale delle somme dovute; per cui l’Imprenditore è nel procedere tramite un “accantonamento” delle liquidità o si trova a indirizzarsi spesso ad un accesso al Credito (spesso non bancario ma familiare).
Nasce spontanea una riflessione sulle tempistiche e sugli effetti di questo strumento, tra le opzioni dell’Agenzia delle Riscossioni per recuperare il dovuto (se pur sospese per i ruoli oggetto della domanda, ma non sempre attuato nella fattività), rispetto ad un contesto che è intriso di scadenze ed impegni finanziari da parte degli imprenditori e delle imprese, tra cui il pagamento delle Imposte del saldo 2022 e primo acconto 2023 da Dichiarazione dei Redditi sia societarie che delle persone fisiche (nel caso dei soci), oltre alla prossima imminente scadenza del 20/08/2023 per l’IVA del 2o Trimestre o di luglio 2023, e per chi ne è soggetto dell’INPS dei FISSI per gli artigiani e commercianti, oltre ai Contributi per i lavoratori dipendenti, tutti nella stessa scadenza; ma non ultimo, in caso di società con dipendenti, ai Rimborsi dei 730/2023 presentati dai dipendenti, con rimborso da parte del Sostituto d’Imposta, quindi nuovamente le Imprese. 
Ad oggi, non in senso metaforico, molti imprenditori stanno valutando o hanno valutato di rinunciare alle vacanze, già minate negli ultimi anni dagli obblighi normativi Pandemici e dalle restrizioni economiche dalla nascita del conflitto Russo-Ucraino.
 
Tutto questo si sposa ad un accesso al Credito, di cui si è fatto precedentemente cenno, che è divenuto sempre più difficile, anche in considerazione delle mosse Europee rispetto ai tassi e ai controlli dei flussi ora richiesti settimanalmente rispetto ai flussi dei conti correnti di ogni stato membro, che pongono anche gli Istituti Bancari a delle difficoltà operative-oggettive. Risulta interessante citare in tal senso, l’articolo de Il Sole 24 Ore del 30/08/2023 “Pesano la stretta della Bce e la riduzione dell’accesso al credito per le imprese” di Nicoletta Picchio (cit. fedele), dove si da voce e specchio della preoccupazione rispetto all’aumento dei tassi che non supporta una crescita, per le difficoltà di accesso stesso al credito, per cui si è chiamati ad un’analisi ed intervento anche da parte di organi rappresentativi delle imprese. (su questo su autorizzazione di Nicola Spadafora e Cosimo Cannizzo mio diretto referente, segnalerei la seguente frase: Il Direttivo Confapi Milano, sta valutando argomentazioni e presentazioni di analisi in merito, ringraziando il Direttivo di cui sono Consigliera, per la sempre fattiva attenzione alle PMI.)
 
In un contesto dove gli imprenditori sono attori di una ripresa in atto e spesso spettatori delle dinamiche sopra, chiamati a rinvigorire il PIL, a nuove assunzioni (ivi inclusa la promozione dei salari minimi), a mantenere attive le proprie imprese (ricordando che usciamo da un periodo di lunga durata, da contesti mondiali difficoltosi e degni dei più fantasiosi e futuristici film Hollywoodiani nel caso della Pandemia, della recente chiusura o fallimenti, di milioni di P.IVA), se pur supportati da un contesto che sta attenzionando le stesse imprese, è necessario attenzionare questa panoramica di tempismo ed applicazione “non propositivi e imperfetti”, che non trovano riscontro della libertà lavorativa su cui si basa la nostra Costituzione nel suo Primo Articolo, divenendo anche svantaggioso a livello umano. Perché usufruire del bonus psicologo, se possibile evitare una lesione “mentale” del prossimo? Gli imprenditori non vogliono un supporto finanziario per pagare lo psicologo, non desiderano arrivare ad andarci, ma eventualmente usare questi professionisti per l’organizzazione d’impresa, tanto ventilata e promossa a supporto delle nuove normative della Crisi d’Impresa e del PNRR.
Diviene naturale, un invito alle Istituzioni ma soprattutto all’Agenzia delle Riscossioni, a una valutazione di Sospensione dei Pignoramenti c/Terzi sino al pagamento della prima scadenza del 31/10/2023, delle prime due rate della Rottamazione Quarter. Speriamo sia colto.
SG CONSULENZA – Tributarista Serena Giovine