Accorpamento Imu-TASI, Confedilizia: peggiorativo rispetto all’attuale regime.

“La bozza del disegno di legge di bilancio per alcuni aspetti è addirittura peggiorativa rispetto all’attuale regime”. Questo il commento di Confedilizia sulle misure fiscali che ricadranno sugli immobili, in particolare, le conseguenze dell’accorpamento di Imu Tasi.
Secondo quanto sostiene l’associazione dei proprietari “con l’eliminazione della Tasi verrebbe meno qualsiasi riferimento ai servizi (che oggi per la Tasi c’è) e – quindi – verrebbero meno garanzie importanti per il cittadino. Inoltre, verrebbe posta a carico del proprietario anche quella parte di Tasi (dal 10 al 30% dell’imposta) che attualmente è a carico di colui che occupa gli immobili (ad esempio l’inquilino nei contratti di locazione). Ancora, viene previsto in via definitiva l’aumento all’11,4 per mille – rispetto all’ordinario limite del 10,6 per mille – dell’aliquota massima applicabile in alcuni grandi Comuni come Roma e Milano. Inoltre, l’aliquota di base dell’Imu passa dal 7,6 per mille all’8,6 per mille (per l’abitazione principale, dal 4 al 5 per mille): novità che avrebbe l’effetto di portare ad aumentare l’aliquota di base da parte di quei Comuni che finora applicavano l’aliquota di base Imu e non applicavano la Tasi”.