Rigenerazioni, il numero di maggio de Il Segno

Sempre più spesso, gli ordini religiosi si trovano davanti a un dilemma: come utilizzare il patrimonio edilizio rimasto vuoto o sottoutilizzato a causa del calo di vocazioni? Per evitare l’abbandono, c’è chi sceglie di riconvertire questi spazi in studentati o luoghi di accoglienza. A Milano, dove l’emergenza abitativa è sempre più acuta, le suore della Congregazione del Preziosissimo Sangue hanno risposto a questa duplice sfida riadattando la propria sede in una residenza universitaria a prezzi accessibili. Entro il 2026 l’edificio ospiterà 70 studenti offrendo alloggi ma non solo. L’auspicio di suor Simona Sala, economa generale della Congregazione del Preziosissimo Sangue, è che il complesso diventi «un campo interculturale e interprofessionale» dove possano vivere e ritrovarsi giovani di tutte le età.
Nella storia di copertina del numero di maggio, Il Segno racconta le esperienze di ordini religiosi lombardi che hanno affrontato la sfida della riconversione degli immobili di loro proprietà. Padre Piero Trameri ripercorre le scelte della Congregazione del Sacro Cuore di Gesù di Bétharram che, nel corso degli ultimi anni, ha ceduto o affittato edifici in diversi Comuni lombardi che sono stati convertiti in scuole, residenze per persone con fragilità psichica e appartamenti di housing sociale per famiglie in difficoltà.
Il numero di maggio de Il Segno tratteggia un ritratto dell’Arcivescovo Mario Delpini in occasione del cinquantesimo anniversario dell’ordinazione sacerdotale, attraverso i ricordi di quattro compagni di studio degli anni del seminario (don Giampiero Magni, don Virginio Pontiggia, don Felice Terreni e Ambrogio Piazzoni). Una ricorrenza che cade il 7 giugno, in concomitanza con l’ordinazione di undici diaconi che diventeranno i nuovi sacerdoti ambrosiani.
Anche questo mese, il mensile diocesano propone numerose storie di vita e fede. Tra queste segnaliamo un approfondimento sui diaconi permanenti, segno del “Cristo servo” nelle comunità parrocchiali: la loro vocazione è una chiamata che coinvolge anche le mogli. L’esperienza della comunità pastorale di San Giovanni il Precursore a Milano, che ha raccolto l’invito dell’Arcivescovo durante la visita pastorale nel 2022 e dato vita a un progetto di coordinamento delle attività di carità sul territorio.
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