Nobel per la Fisica all’italiano Giorgio Parisi per le sue ricerche sui sistemi complessi.

Goran K. Hansson (C), Secretary General of the Royal Swedish Academy of Sciences, and members of the Nobel Committee for Physics Thors Hans Hansson (L) and John Wettlaufer (R) sit in front of a screen displaying the co-winners of the 2021 Nobel Prize in Physics (L-R) Syukuro Manabe (US-Japan), Klaus Hasselmann (Germany) and Giorgio Parisi (Italy) at the Royal Swedish Academy of Sciences in Stockholm, Sweden, on October 5, 2021. - The Royal Swedish Academy of Sciences has decided to award the 2021 NobelPrize in Physics to Syukuro Manabe, Klaus Hasselmann and Giorgio Parisi “for groundbreaking contributions to our understanding of complex physical systems.” (Photo by Jonathan NACKSTRAND / AFP)

Il Nobel per la Fisica 2021 è stato assegnato all’italiano Giorgio Parisi, fisico teorico dell’Università Sapienza di Roma e dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn) e vicepresidente dell’Accademia dei Lincei. Parisi è stato premiato per le sue ricerche sui sistemi complessi.

Giorgio Parisi divide il premio Nobel per la Fisica a metà con Syukuro Manabe e Klaus Hasselmann. I due ricercatori hanno avuto il riconoscimento per le loro ricerche su modelli climatici e il riscaldamento globale.

Finora sono 20 i Nobel assegnati a italiani fin dalle origini del premio. Dei 20 riconoscimenti, 12 sono quelli scientifici e di questi 5 quelli per la Fisica, 6 per la Medicina e uno per la Chimica. Fra i 20 premiati le donne solo due: Grazia Deledda, per la Letteratura nel 1926, e Rita Levi Montalcini, per la Medicina 60 anni più tardi, nel 1986. L’ultimo Nobel a un ricercatore nato in Italia è quello del 2007 a Mario Capecchi, attivo negli Usa, ma per risalire a un ricercatore italiano che ha svolto in Italia la maggior parte del lavoro bisogna risalire a 62 anni fa, al Nobel per la Chimica assegnato nel 1959 a Giulio Natta.

“Sono felice, non me lo aspettavo, ma sapevo che avrebbero potuto esserci delle possibilità”, ha detto Giorgio Parisi in collegamento con l’Accademia delle Scienze di Stoccolma.

“Tanti altri ricercatori italiani avrebbero meritato il Nobel”: nel giorno in cui ha avuto il più ambito dei riconoscimenti scientifici Giorgio Parisi pensa a tanti suoi colleghi, a partire dal fisico con il quale si è laureato. “Il Nobel sarebbe dovuto andare anche a Nicola Cabibbo, mi dispiace che le scelte della Fondazione Nobel non siano andate in questa direzione”, ha detto Parisi all’ANSA. “Il Nobel – ha aggiunto – è un riconoscimento importante per la scienza italiana, che avrebbe potuto prendere svariati Nobel nella fisica e in altre discipline”.

“La ricerca è estremamente importante per creare il futuro ed è importante che la ricerca in Italia sia finanziata sul serio”, ha detto ancora Parisi. “Spero – ha aggiunto – che questo sia un buon momento per investire sulla ricerca perché questo significa investire sui giovani”.

Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, esprime al Professor Giorgio Parisi le più vive e sentite congratulazioni per la vittoria del Premio Nobel per la Fisica, a nome del Governo e suo personale. Il Professor Parisi è un pioniere della ricerca nella fisica teorica e ha legato il suo nome a scoperte decisive nel campo della cromodinamica quantistica e dello studio dei sistemi disordinati complessi, dalla scala atomica a quella planetaria. Il premier riceverà il professor Parisi a Palazzo Chigi per complimentarsi per lo straordinario successo.

“È una giornata storica per l’Italia e per questo voglio dire un grande Grazie a Giorgio Parisi. Credo di poterlo fare a nome di molti”: è il commento del ministro dell’Università e la Ricerca, Maria Cristina Messa. “Dire ‘complimenti’ al nostro neo-vincitore del Premio Nobel per la Fisica è persino riduttivo: Giorgio, con la vita dedicata alla scienza e alla ricerca, con la passione che non lo ha mai abbandonato, è stato negli anni, e continua a esserlo oggi, maestro ed esempio per tanti giovani, ricercatori e non”. “La ricerca richiede idee originali, libertà, rigorosità, disciplina; richiede di saper perseguire i propri scopi con alti e molti bassi, ma dà opportunità e speranza al mondo, soprattutto alle nuove generazioni, insegna a usare metodi che spingono al confronto e consentono di giungere a sintesi utili. Anche questa – ha concluso – oggi, è la lezione che ci consegna Giorgio Parisi”.

Dal 1901 al 2020 sono stati assegnati 114 Nobel in questo campo della ricerca. Sono state soltanto 4 le donne che finora lo hanno vinto: Marie Curie nel1903, Maria Goeppert-Mayer nel1963, Donna Strickland nel 2018 e Andrea Ghez nel 2020. Finora solo un fisico è stato premiato 2 volte: John Bardeen. Il più giovane è stato Lawrence Bragg, che è stato premiato quando aveva 25 anni, insieme al padre. Il più anziano è stato Arthur Ashkin.(ANSA)