Imbrattarono dito medio Cattelan, rinviati a giudizio 3 attivisti di Ultima Generazione. Tensione tra militanti Lega e sindacalisti di base al presidio

“Per fortuna, oggi, non è stata concessa l’assoluzione verso questi eco-imbecilli come aveva richiesto il Pm. E’ arrivato, invece, il rinvio a giudizio e dal prossimo 18 marzo se ne ritornerà a parlare. A tal proposito, oggi in aula alla Camera, voteremo il Ddl imbrattamenti contro questi soggetti, su proposta del Ministro della Cultura Sangiuliano e, dalle prossime loro azioni, questi eco-imbecilli inizieranno a pagare ciò che romperanno ed a risarcire la collettività rispetto a ciò che danneggeranno. Nel Ddl odierno, infatti, ci sono pungenti disposizioni sanzionatorie rispetto a distruzione, dispersione, deterioramento, deturpamento, imbrattamento e uso illecito di beni culturali o paesaggistici. Il Governo, attraverso questo Decreto, non assumerà una posizione dura ma di buon senso. Trovo assurdo e vergognoso che, una buona parte della sinistra, ancora oggi continui a difendere e a mostrare solidarietà a questi attivisti di Ultima Generazione che proseguono nel deturpare, danneggiare, imbrattare e rovinare monumenti del nostro Paese che ci rendono e ci hanno resi famosi in tutto il mondo”. Lo dichiara il deputato di Fratelli d’Italia Riccardo De Corato, sul rinvio a giudizio per gli attivisti di Ultima Generazione che il 15 gennaio dello scorso anno gettarono della vernice gialla sull’opera di Cattelan in piazza Affari a Milano.

Momenti di tensione fuori dal Tribunale, in corso di Porta Vittoria, tra i sostenitori di Ultima Generazione che manifestavano in occasione dell’udienza preliminare del processo agli attivisti che hanno imbrattato il monumento LOVE dall’artista Maurizio Cattelan posizionato in piazza degli Affari e i militanti della Lega Giovani in presidio per condannare le azioni dimostrative degli ambientalisti. La tensione, in particolare, con alcuni esponenti del sindacato di base ADL Cobas, presenti al presidio. La Polizia ha separato i due gruppi e dopo poco la situazione è tornata alla calma.

. I militanti della Lega Giovani, tra i quali c’erano anche il capogruppo del partito nel Consiglio comunale di Milano e responsabile della movimento giovanile per la Lombardia, Alessandro Verri, e il segretario provinciale, Samuele Piscina, avevano appena spiegato uno striscione con la scritta “Condannateli” e tirato fuori alcuni cartelli con scritto “Andate a lavorare!” e “Con l’elettrico 70mila posti di lavoro in meno”, quando all’improvviso sono arrivati due esponenti del sindacato ADL COBAS, che sostenevano gli attivisti di Ultima Generazione. Con spintoni e urla hanno intimato ai militanti leghisti di andarsene. Alla risposta di questi con cori che li apostrofavano come ‘fascisti’, gli esponenti del sindacato di base hanno dato vita a un parapiglia, durato alcuni minuti, con spinte, calci e anche uno sputo. Dopo l’intervento della Polizia, i giovani della Lega se ne sono andati, mentre gli esponenti del Cobas si sono uniti agli attivisti di Ultima Generazione e hanno preparato il presidio in sostegno dei tre ecoattivisti che oggi sono in tribunale per l’udienza preliminare del processo riguardante l’imbrattamento del monumento LOVE di Maurizio Cattelan, avvenuto il 15 gennaio 2023. “Il problema ambientale è una questione seria e va affrontata senza invocare catastrofi o l’apocalisse” ha detto Alessandro Verri motivando la presenza dei giovani della Lega oggi davanti al tribunale. Poi, in merito a quanto accaduto, ha aggiunto: “Con le loro stesse armi, senza però interrompere i cittadini che hanno il sacrosanto diritto di lavorare o di andare a studiare, abbiamo detto la nostra. Democraticamente abbiamo preso spintoni, sputi e insulti dai paladini della nuova società del futuro. Nient’altro che ipocriti coccolati dalla sinistra”.(MiaNews)