Contrasto violenza sulle donne, una settimana per riflettere e testimoniare all’ASST Gaetano Pini-CTO.

Sensibilizzare e formare sono le due azioni importanti messe in campo dell’ASST Gaetano Pini-CTO per il contrasto alla violenza sulle donne. Un percorso avviato da tempo e che non si è mai fermato, dice la dott.ssa Anna Maria Maestroni, Direttore Socio Sanitario dell’ASST Gaetano Pini-CTO: “Come azienda inserita nella rete regionale trauma, con i suoi due Pronto Soccorso, abbiamo da tempo definito procedure specifiche dedicate al riconoscimento e all’accoglienza delle donne vittime di violenza, in stretta collaborazione con i Centri locali e regionali di riferimento. L’impegno dell’azienda, oltre che attraverso una sempre più qualificata formazione dei nostri operatori, si articola anche attraverso campagne di sensibilizzazione e comunicazione rivolte ai cittadini con l’obiettivo di sviluppare una sempre maggiore attenzione al tema e alle modalità di riconoscimento delle situazioni nell’operatività quotidiana. Un percorso, che ancora oggi continua in un’ottica di multi-disciplinarietà e trasversalità delle competenze messe in campo”. Ecco perché, anche per il 2022, l’ASST ha accolto con entusiasmo la proposta di partecipazione alla settimana (H)-Open Week, prevista dal 21 al 26 novembre, voluta da Fondazione Onda, Osservatorio Nazionale sulla salute della donna e di genere, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. “La violenza di genere è una emergenza sociale che interessa anche la Lombardia, dove si registrano numeri significativi di donne vittime di aggressione e violenza soprattutto da parte di partner e familiari. Prevenire il fenomeno e proteggere le vittime di violenza è un nostro dovere sia come azienda sanitaria, ma anche come cittadine e cittadini. Partecipiamo all’(H)-Open Week di Fondazione Onda perché vogliamo avvicinare le donne alla rete di servizi antiviolenza che dispongono di percorsi di accoglienza protetta e perché vogliamo dire loro che come ASST, siamo in grado di aiutarle”, commenta la dott.ssa Paola Lattuada, Direttore Generale dell’ASST Gaetano Pini-CTO.

Le attività dell’ASST Gaetano Pini-CTO

Nel corso dell’intera settimana, i dipendenti dell’ASST Gaetano Pini-CTO che aderiranno all’iniziativa indosseranno un “fiocchetto rosso” sulle divise, in memoria delle vittime di violenza. Un percorso ideale traccerà “Le parole del #nonèamore”: gelosia, possesso, invidia, rispetto, dominio, violenza. Per tutta la settimana i cartelli saranno esposti lungo i corridoi degli spazi dedicati alle attività sanitarie e accompagneranno tutti coloro che vi passeranno attraverso una riflessione su ciò che amore non è.

 

Dal 21 al 24 novembre, dalle ore 11 alle ore 12, nei tre presidi aziendali (Presidio Pini, zona Crocetta; Presidio CTO, zona Bignami; Polo Fanny Finzi Ottolenghi, zona Gorla) saranno allestiti desk informativi presso i quali saranno presenti i dipendenti dell’ASST e i volontari delle associazioni AVO, Telefono Donna e SVS Donna Aiuta Donna che si renderanno disponibili a dare informazioni sulla rete dei servizi e distribuiranno materiale informativo sui servizi anti-violenza.

 

Il 25 novembre, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne sarà inaugurata la terza panchina rossa dell’ASST Gaetano Pini-CTO. Il simbolo per eccellenza del contrasto alla violenza sulle donne verrà installato all’ingresso del Polo Fanny Finzi Ottolenghi (via Isocrate, 19, 20126, Milano – Fermata metropolitana Gorla). Al taglio del nastro saranno presenti: la Direzione dell’ASST Gaetano Pini-CTO, l’Assessore alle Politiche Sociali Municipio 2 del Comune di Milano, le forze dell’ordine, le associazioni di volontariato che collaborano con l’ASST e i cittadini. A seguire, in aula Colombo al Polo Fanny Finzi Ottolenghi, è in programma “Perché non bisogna dimenticare la violenza”: un incontro tenuto dal dott. Luigi Castelli, psicologo psicoterapeuta, promotore e operatore dello Spazio per Uomini che vogliono cambiare di Como. “Da sette anni – spiega lo specialista – lavoro con uomini che hanno agito comportamenti violenti nelle relazioni affettive nei confronti della partner. Lo scopo del mio contributo è presentare una prospettiva di intervento diversa e integrativa rispetto al fenomeno della violenza sulle donne. È fondamentale infatti occuparsi della sicurezza e della protezione delle vittime, ma è altrettanto importante lavorare con gli autori di violenza al fine di attivare processi di cambiamento e ridurre i rischi di recidiva. Al termine del percorso di gruppo, della durata di sei mesi, ogni partecipante ha la possibilità di riflettere sulla propria storia individuale, assumersi la responsabilità del comportamento violento e sperimentare modalità alternative di gestione della rabbia e delle relazioni”. L’incontro è gratuito e aperto a tutti, fino a esaurimento posti.