Carceri, sciopero della fame dei penalisti.

Tenda mobile dedicata al triage sanitario dei detenuti in arrivo al carcere di San Vittore per l'emergenza Coronavirus a Milano, 10 marzo 2020.ANSA/Mourad Balti Touati

E’ “allarme carceri” per i contagi da Covid perché “tra la popolazione detenuta vi sono ormai quasi 900 persone positive, mentre quasi 1000 sono i positivi tra gli operatori del settore penitenziario”. Lo scrivono il Direttivo e la Commissione carcere della Camera Penale di Milano che annunciano anche di voler aderire “allo sciopero della fame di Rita Bernardini”, esponente dei Radicali e presidente di ‘Nessuno tocchi Caino’, “unendosi alla richiesta rivolta al Governo e al Parlamento di ridurre drasticamente la popolazione detenuta attraverso qualsiasi intervento di legge aderente alla Costituzione e alla Convenzione Europea dei diritti dell’Uomo”.

Il virus questa volta, spiegano i penalisti, “non solo è entrato in carcere, ma si sta pure diffondendo in modo spaventoso”. E la situazione di “sovraffollamento di per sé grave non consente ovviamente di disporre di spazi adeguati per tutti gli isolamenti necessari soprattutto in Lombardia, che è la regione maggiormente colpita dal virus (basti pensare che i 6.156 posti ufficialmente disponibili vanno distribuiti in sole 4324 celle)”.

 

E’ una “drammatica situazione” che “rende pertanto necessaria l’introduzione di misure urgenti per alleggerire le condizioni di sovraffollamento all’interno degli istituti penitenziari”. È rimasto “costante – aggiunge la Camera penale – il flusso in ingresso di persone provenienti dalla libertà a seguito di arresti sul territorio, ma anche (troppo spesso) a seguito dell’emissione di ordini di carcerazione per condanne diventate definitive per reati commessi (nella maggior parte dei casi) anni prima”. (ANSA).