“Noi oggi dobbiamo chiederci questo: se crediamo o no di aver costruito in questi 78 anni, e se vogliamo continuare a costruire uno spazio continentale di diritti, di doveri e di regole libero e democratico, cooperando tutti assieme. Uno spazio in cui abbiano diritto di esistenza le politiche per l’ambiente, che è così tanto messo in pericolo da noi stessi, le garanzie per un lavoro giusto e diffuso, per il welfare, la sanità, l’educazione, il diritto alla casa, il diritto alla scienza e i suoi progressi, l’unione in famiglia a partire dall’amore e non dal genere. Questo spazio non può essere solo nazionale: la dimensione nazionale è insufficiente di fronte a queste enormi sfide. Si tratta di questioni continentali che addirittura riguardano l’intero pianeta. Sono le sfide della nostra contemporaneità, di quella storia europea che è sempre contemporanea. E’ il presente e il futuro del 25 aprile”.
Così il sindaco Giuseppe Sala nel suon podcast ‘Buongiorno Milano’ dedicato alla Festa della Liberazione. “La liberazione dall’orrore nazifascista fu certamente un nuovo inizio per Milano e per tutto il Paese ma si pose come origine del processo di unità dell’intero continente europeo. – ha proseguito Sala – E’ questo lo spazio minimo in cui pensarci oggi: milanesi, italiani e europei, contemporaneamente e indissolubilmente. Le libertà che ci sono state garantite dalle nostre madri e dei nostri padri, costruite pazientemente e non senza contraddizioni fino a oggi e ancora da realizzare in forma compiuta, prendono vita in uno spazio continentale che ne fa il motore propulsore per allargamento dei diritti e la messa a quadro dei doveri. Con tutte le pecche che si possono attribuire alla composizione di una somma di nazioni tanto diverse, se andiamo a vedere i valori fondamentali dello spazio europeo troveremo la traduzione contemporanea di quelle spinte per la libertà e la democrazia che fanno il 25 aprile. ‘In Europa la storia è sempre contemporanea’ ha detto da Cracovia qualche giorno fa il presidente Sergio Mattarella ricordando la rivolta del Ghetto di Varsavia di 80 anni fa, la storia europea è sempre l’avanguardia della contemporaneità ed è dove prende forma il tentativo più profondo e vasto al mondo di creare una democrazia comune, una democrazia profonda e condivisa”.(MiaNews)