Eurolega, l’Olimpia batte anche il Barcellona, settima vittoria in 8 gare.

L’Olimpia gioca un’altra partita memorabile, batte il Barcellona 75-70 e conquista un inedito primato solitario in classifica, 7-1, anche se alla vigilia di tre trasferte consecutive. Milano ha tenuto il miglior attacco della competizione a 70 punti, la sottile linea che ha caratterizzato molte delle vittorie ottenute in questa stagione. Ha guidato per 35 minuti, anche di 13 punti, ha vinto tutti i primi tre periodi prima di soffrire nel quarto quando improvvisamente l’attacco si è inceppato, vittima di palle perse, più che la difesa pur attaccata internamente soprattutto da Brandon Davies. Il Barcellona ha rimontato con un parziale di 14-0, ha messo la testa avanti, ma nel momento in cui poteva affondare l’Olimpia ha piazzato un colpo di reni eccezionale. Decisive le bombe di Shields e Datome, infine la zampata finale del Chacho Rodriguez.
IL PRIMO QUARTO –
L’Olimpia parte con grande aggressività in difesa, il Barcellona arma la mano di Nikola Mirotic, il suo realizzatore principale, ricavandone un tre punti dall’angolo, per il resto è 12-5 Milano, con triple di Melli e addirittura Hines. La replica arriva da Nick Calathes prima con un assist per Sanli poi con il suo tradizionale floater, infine con un’entrata. L’Olimpia però riparte in attacco con Devon Hall che mette due triple e scava nove punti di vantaggio sul 22-13. Dalla panchina, il Barcellona estrae il tiro di Kuric che frutta quattro punti immediati. A rimbalzo, Tarczewski, Ricci e Mitoglou lavorano bene e procurano un paio di tiri extra. Il bonus genera un po’ di viaggi in lunetta per le due squadre. L’Olimpia finisce il quarto avanti 28-21.

IL SECONDO QUARTO – Il Barcellona alza la pressione difensiva sguinzagliando prima Martinez poi Jokubaitis su Rodriguez. Le percentuali si abbassano e affiorano le palle perse (1-0 nel primo periodo a favore di Milano). Nei primi cinque minuti, il parziale è 4-2 per il Barcellona (due canestri di Jokubaitis). Dentro l’area, Oriola trova un paio di canestri di mestiere ricucendo a meno tre. Uno scarico di Hall genera tre tiri liberi per Datome. Poi Shields inventa un assist per Mitoglou e l’Olimpia allunga ancora a più otto, 37-29. Su una grande circolazione di palla, Hall mette la tripla del 40-30. Il secondo fallo di Melli dentro l’area ferma il break dell’Olimpia. Ma la difesa continua a tenere, alla fine del tempo è 42-34.

IL TERZO QUARTO – L’Olimpia parte subito con la quarta tripla di Hall, ma il Barcellona si affida alla potenza di Mirotic che firma cinque punti consecutiva ricucendo immediatamente da meno 11 a meno sei. La rotazione cambia prima dell’usuale, Coach Messina ricorre a Sergio Rodriguez e ad un quintetto con Melli e Mitoglou da lunghi. Cinque punti consecutivi del greco ripristinano il massimo vantaggio sul 52-41. Coach Jasikevicius cambia assetto con il ritorno di Davies. Il margine tocca i 13 punti, prima che due palle perse nutrano il contropiede del Barcellona condotto da Calathes. Higgins dalla lunetta riporta i suoi a meno otto. Datome con una tripla e Mitoglou con un jumper procurato a rimbalzo da Hines chiudono il periodo sul 61-49.

IL QUARTO QUARTO – Il Barcellona parte subito con un parziale di 7-0 appoggiando il gioco dentro l’area con Davies e anche Smits. L’Olimpia è divorata improvvisamente dalle palle perse. Quando Hayes mette la tripla su un ribaltamento, il vantaggio è ridotto ad appena due punti. Dopo quattro minuti e un time-out speso, Davies firma il pareggio, perché l’Olimpia è ancora a secco. Il primo vantaggio lo firma Hayes. Milano piega le gambe in difesa, resta aggrappata a quello che ha. Shields con una tripla dall’angolo la riporta in vantaggio a 2:44 dalla fine. Dallo stesso angolo, Datome converte un gioco da quattro punti che restituisce all’Olimpia sei punti di vantaggio. Dopo la prodezza lungolinea di Higigns, Rodriguez trasforma un rimbalzo di Melli con il jumper del più sei a trenta secondi dalla sirena. Melli esegue la stoppata che potrebbe essere risolutiva, ma la palla finisce nelle mani di Calathes che la trasforma in un meno tre. Ma Shields non trema e Milano vola in testa alla classifica. 75-70.

Così Coach Ettore Messina ha commentato la vittoria sul Barcellona: “E’ stata una grande vittoria, bello giocare in un’atmosfera come questa, il pubblico ci ha aiutato nei momenti difficili e spero davvero che nel corso della stagione continui a farlo. Noi abbiamo faticato nel quarto periodo perché, dopo aver conquistato un buon vantaggio, abbiamo smesso di muovere la palla, ci siamo accontentati di tirare da lunga distanza e non è stata una buona idea contro di loro. Ma abbiamo vinto e credo siano stati decisivi due fattori, il primo è che abbiamo concesso molto poco al Barcellona in termini di transizione: se lo fai il correre il Barcellona può farti molto male. E il secondo è che negli ultimi quattro minuti e mezzo quando abbiamo perso il vantaggio, abbiamo mantenuto la calma e abbiamo ripreso a giocare come volevamo, siamo andati a cercare Nicolò Melli in post basso e da lì attorno a lui abbiamo costruito la tripla di Shields, quella di Datome e altre cose decisive. E’ stata una grande vittoria, perché non era facile in una gara in cui gli attacchi hanno sofferto ad attaccare due eccellenti difese”.

Sulla prova difensiva di Melli: “Sì, ha avuto una partita complicata perché da un lato ha difeso molto bene su Mirotic e dall’altro senza segnare tanto è stato decisivo nel finale a leggere le situazioni e creare opportunità per i compagni. L’esperienza sua, di Sergio Rodriguez che ha fatto tante cose importanti e infine di Gigi Datome che ha giocato una partita superba sono state determinanti”.

Sul primo posto: “Significa semplicemente che stiamo lavorando duro, che i giocatori stanno producendo un grande sforzo. Non è nulla di più, perché è presto. Abbiamo giocato tante partite in casa, contro squadre che probabilmente vinceranno su campi delle nostre concorrenti, ma ora arrivano tante gare in trasferta. Questa vittoria, come quella con il CSKA all’inizio, quando venivamo dalla sconfitta in Supercoppa, ci dà ovviamente fiducia. Per ora è questo”.