Il percorso espositivo, scandito secondo criteri cronologi e tematici, si apre con la litografia Amore (1896 – 1900) e l’eliografia La Speranza (1907-1908) provenienti dalla Klimt Foundation di Vienna. Seguono Donna con violoncello, disegno originale vergato da Klimt nel 1906 – 1907, e oltre sessanta collotipi selezionati dalle tre cartelle d’epoca Das Werk von Gustav Klimt (Hugo Heller, 1918), Gustav Klimt. Fünfundzwanzig Handzeichnungen (Gilhofer & Ranschburg, 1919) e Gustav Klimt. Eine Nachlese (Max Eisler 1931).
Le cartelle costituiscono oggi un rilevante reperto storico utile a documentare l’aspetto dei dipinti che in seguito andarono perduti, i soggetti prediletti dal pittore, i nomi della committenza e gli apparati testuali che le accompagnano. Tra questi, quasi tutti i dipinti parte della collezione Lederer, ma anche dei Quadri della Facoltà per l’Aula Magna dell’Università di Vienna. Contestualmente le tavole esposte mostrano l’iter della produzione klimtinana che, all’adozione di uno stile geometrico, andava affiancando la ripresa di modelli antichi e classicheggianti con espliciti riferimenti alla grecità e al repertorio fidiaco, sul quale si innestano elementi orientaleggianti o bizantini per accentuare l’affrancamento dai dettami storicisti.
In questo contesto vede la luce la rivista Ver Sacrum – organo ufficiale della Secessione viennese, fondato da Gustav Klimt insieme ad Alfred Roller, Josef Hoffmann, Koloman Moser e Friedrich König – di cui la mostra propone alcune edizioni originali pubblicate tra il 1898 e il 1902. In un preciso rimando alla Primavera sacra degli antichi popoli latini, ossia al rito di rinnovamento che vedeva come protagonista la giovane generazione impegnata nella fondazione di nuovi insediamenti, la denominazione scelta alludeva a quella nuova generazione di artisti, letterati, musicisti impegnati nella modernizzazione dell’arte europea. Nei cinque anni di pubblicazione, dal gennaio 1898 al dicembre 1903, Ver Sacrum contribuì a riscrivere i dettami della grafica editoriale a livello di progettazione, illustrazione composizione tipografica e editoriale. Ne furono stampati 120 numeri. Per essa vennero prodotti 471 disegni, 55 litografie e 216 xilografie.