Imperfetto Corpo del Vero, le foto di Christine Selzer in mostra

Christine Selzer, per la prima volta in Europa con una mostra fotografica personale con Opificio della Fotografia (progetto interno a Casa Museo Spazio Tadini), porta il suo sguardo feroce e intimo sul corpo: un viaggio fotografico che lacera la superficie per rivelare “verità” dove la pelle non seduce ma parla e ci costringe a guardare dove solitamente distogliamo lo sguardo.  

In un tempo dominato dalla pulizia levigata delle immagini, l’artista greco-americana Christine Selzer approda per la prima volta in Europa con una mostra fotografica personale che non solo cattura, ma scuote: Imperfetto Corpo del Vero.

Quaranta immagini in mostra che non cercano l’armonia ma la discrasia. Non la superficie, ma la fenditura. Le fotografie raccolte in Imperfetto Corpo del Vero sono frammenti visivi che indagano i territori fragili, imperfetti e potentemente umani dell’identità, del corpo, della memoria, dell’eros.

Varia nelle tecniche e nelle materie (dall’uso della texture al digitale manipolato, fino al riuso concettuale dell’immagine trovata), Imperfetto Corpo del Vero è una riflessione potente e scomoda sul corpo contemporaneo. Un corpo che non chiede di essere aggiustato, ma ascoltato. Che si oppone alla “pornografia” della perfezione e alla rimozione del dolore.

Curata da Federicapaola Capecchi, questa esposizione è un atto di rottura estetica e poetica.

Ogni immagine è un’interferenza nel flusso rassicurante del visibile” – scrive la curatrice Federicapaola Capecchi – “sguardi spezzati, corpi contorti, anatomie sfocate, sovrapposizioni mentali e fisiche che si addensano fino a diventare carne astratta. Qui il corpo è sempre soggetto di una qualche “verità”: verità scomoda, sfibrata, a tratti urlata. La fotografia si spoglia del ruolo decorativo per diventare gesto performativo, atto psichico, incisione.

“Il corpo è il luogo dove l’interiorità diventa scandalo”, scriveva Bataille. Ed è proprio quello scandalo — umano, erotico, tragico — che Christine Selzer porta al centro dell’obiettivo. La sua fotografia non decora, ma interroga. Non consola, ma espone: la fragilità, il desiderio, l’imperfezione che ci rende irripetibili.

 

A finissage della mostra, il 14 giugno 2025 alle ore 19, verrà presentato anche il libro omonimo realizzato appositamente per questa prima europea. La prevendita del libro è già aperta dal 6 maggio  contattando direttamente l’artista alla email lentzouchr@yahoo.com

Una mostra che parla a chiunque senta che il corpo — oggi più che mai — è un atto politico.

La mostra è in collaborazione con Casa Museo Spazio Tadini www.spaziotadini.com


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