Il colore delle pietre, dal 31 marzo al 29 ottobre alla casa Museo Zani per Bergamo-Brescia Capitale della Cultura.

Per Bergamo Brescia 2023 saranno gli intarsi di marmi e pietre dure a sprigionare la loro bellezza in una narrazione che inizia dalla Casa Museo Zani di Cellatica, in Franciacorta, e prosegue alla scoperta dei tesori nascosti nelle due città Capitale Italiana della Cultura, che custodiscono straordinarie testimonianze di questa plurisecolare produzione lapidea.

Il progetto nasce per la presenza sul territorio di un’opera imprescindibile nella tecnica dell’intarsio di marmi e pietre dure, conservato nella Casa Museo di Cellatica: il Piano di tavolo ottagonale realizzato dall’Opificio delle Pietre Dure di Firenze.

Lo stesso territorio bresciano e bergamasco è ricchissimo di testimonianze nel segno delle pietre, poichè, tra la fine del Seicento e la metà del Settecento questi luoghi conobbero un’eccezionale fioritura dell’arte del commesso lapideo, portata ad esiti di assoluta perfezione a Firenze nella prestigiosa Galleria dei Lavori, fondata da Ferdinando de’ Medici nel 1588. Nel 1685 si trasferì a Brescia un ramo della famiglia fiorentina dei Corbarelli, che, reduci dai capolavori padovani (altari di S. Giustina, S. Luca, S. Agostino), e vicentini (altare maggiore di Santa Corona), importarono in città il gusto per la “pittura di pietra” che, sul loro esempio, sostituirà l’allora prevalente decorazione a tarsie geometriche “alla romana”. La meraviglia suscitata dai loro commessi per il purtroppo perduto altare maggiore di S. Domenico in Brescia, commissionato nel 1687, è ben espressa dalle parole entusiastiche di Francesco Paglia: “Mirate la nobilissima fattura… che bellezza di marmi rilucenti, che vaghezza di fiori, di frutta, di rabeschi, con la naturalezza di quegli uccelletti che per verità non paion marmi ma cose naturali vive e vere”.

Il progetto si svilupperà dal 31 marzo al 29 ottobre 2023 attraverso una serie di iniziative articolate in una mostra tematica, concerti, itinerari e una proposta didattica.

Mostra
Per la prima volta vengono presentati i risultati degli studi scientifici e la catalogazione delle quindici opere ad intarsio di pietre dure presenti nella Casa Museo Zani. Il fulcro dell’iniziativa Il colore delle pietre è il capolavoro assoluto della collezione: il Piano di tavolo ottagonale realizzato dall’Opificio delle Pietre Dure di Firenze, oggetto della mostra intitolata Il tavolo delle meraviglie. L’Ottagono del Granduca Cosimo III de’ Medici, esposto unitamente ad altri quindici commessi in pietre dure di manifattura romana e fiorentina, databili tra il XVI e il XVIII secolo.

Era l’estate del 2005 quando Paolo Zani riuscì a riportare in Italia dopo 208 anni un capolavoro inestimabile dell’intarsio di pietre dure, quel Tavolo con piano ottagonale in commesso marmoreo, opera tra le più alte prodotte fra la fine del Sei e l’inizio del Settecento nella Galleria dei Lavori di Firenze. L’opera emigrò quasi certamente in Inghilterra entro la fine del XVIII secolo, dove, dalla collezione fiorentina del nobiluomo Adriano Benotti, passò in quella della famiglia inglese Byng. Ed è proprio nell’inventario dei beni di Wentworth House (al n. 5 di St James a Londra) che il tavolo viene registrato nel 1847, nel centro della Large Drawing Room, alla morte di George Byng (1764-1847). L’opera è poi documentata in una residenza dei Byng ancora nel 2001, quando appare nel film Gosford Park di Robert Altman, alle spalle di Dame Maggie Smith, seduta nella sala da pranzo di Wrotham Park, nell’Hertfordshire, a nord di Londra.

Dopo il rientro in Italia, il tavolo è stato collocato nel grande salone centrale di Villa Zani, oggi Casa Museo della Fondazione Paolo e Carolina Zani, certamente il luogo di maggiore densità artistica e teatrale dell’intero percorso museale. Accanto a dipinti di Guardi, Tiepolo, Marieschi, Boucher, arredi veneziani, francesi e lacche orientali, il tavolo occupa il posto d’onore, inquadrato da due colonne scanalate in marmo bianco e rosa che aprono su uno scenografico fondale. Nonostante la densità artistica di questo salone in cui sembra condensarsi tutto il gusto del collezionista, il tavolo cattura immediatamente l’attenzione di ogni visitatore, per la qualità assoluta del manufatto, per lo splendore dei materiali preziosi e per la ricchezza dell’apparato iconografico che lo trasforma contemporaneamente in erbario e bestiario barocchi. L’eccezionalità dell’opera, sia per la forma ottagonale, sia per le qualità tecnica ed artistica, l’ha trasformato in un oggetto iconico, un vero e proprio unicum nella produzione fiorentina barocca, tanto da essere richiesto, subito dopo il suo rientro in Italia, per un’esposizione a Firenze e a New York.

Un’analisi del corpus artistico raccolto da Paolo Zani tra il 1987 e il 2018 mette in evidenza una vera e propria predilezione del collezionista per piani e formelle in mosaico di marmi e pietre preziose, appesi alle pareti come grandi quadri o incastonati tra marmi moderni, trattati come materiali di recupero ai quali dare una nuova identità. Sono ben sedici gli esemplari che possiamo oggi ammirare lungo il percorso espositivo della Casa Museo, realizzati tra Roma e Firenze dalla seconda metà del Cinquecento alla fine del Settecento. Uno straordinario corpus che documenta in modo eccellente l’evoluzione della tecnica e dell’iconografia del commesso e dell’intarsio di pietre dure: dal tema geometrico e dei paesini tra XVI e XVII secolo, ai fiori e animali tra XVII e XVIII secolo, fino alla natura morta di vasi all’antica alla fine del XVIII secolo.

L’accesso alla mostra è consentito solo con visita guidata su prenotazione e nei seguenti orari: martedì-venerdì: 9-13; sabato-domenica: 10-17.
Biglietti di ingresso alla Casa Museo: intero: 12 euro, ridotto: 10 euro.

Concerti
La proposta culturale della Fondazione Zani prosegue con un ciclo di concerti di musica barocca che verranno eseguiti in tre date diverse, presso la Casa Museo Zani di Cellatica (BS), a Brescia nella Chiesa di Santa Maria della Carità, e a San Paolo d’Argon (BG) nella Chiesa della Conversione, tre luoghi simbolo della tecnica decorativa dell’intarsio in pietre dure. I concerti sono organizzati in collaborazione con il Festival pianistico internazionale di Brescia e Bergamo come sottofondo armonico, tematizzato, sugli ambienti che li ospiteranno, con uno spirito e una visione che unisce le due arti e avvicina le due città.

Le iniziative sono programmate nelle seguenti date:
– 31 marzo 2023, Cellatica (BS), Auditorium Casa Museo Zani, ore 20.00
Sacro e Profano tra Roma e Firenze nel XVII e XVIII secolo
Vivaldi, Scarlatti, Händel, Frescobaldi
Antonio Giovannini, controtenore
Solisti della Filarmonica del Festival pianistico internazionale di Brescia e Bergamo
–13 giugno 2023, Brescia, Chiesa di Santa Maria della Carità, ore 20.00
Eden fiorito
Vivaldi, Le quattro stagioni
Solisti della Filarmonica del Festival pianistico internazionale di Brescia e Bergamo
– 22 settembre 2023, San Paolo d’Argon (BG), Chiesa della Conversione, ore 20.00
Ritorno all’antico
Vivaldi, Corelli, Geminiani, Bach
Solisti della Filarmonica del Festival pianistico internazionale di Brescia e Bergamo

Ingresso: biglietto di ingresso al concerto del 31 marzo ha il costo di 20 euro e dà diritto anche alla visita guidata presso la Casa Museo Zani. Vale inoltre quale ticket di prelazione per l’accesso agli altri concerti della rassegna (13 giugno 2023 e 22 settembre 2023, entrambi ad ingresso gratuito previa prenotazione).

Sulle tracce della storia del commesso bresciano e bergamasco – magnificamente rappresentato soprattutto negli arredi sacri delle chiese delle due città, in altari, pulpiti e pavimenti – la Fondazione Zani ha, infine, programmato due itinerari di visita tra Brescia e Bergamo, mappando i luoghi dove sono conservate le testimonianze artistiche più importanti di questi due territori di confine. Un vero e proprio “racconto di pietra” eternato da questi straordinari materiali. Le visite verranno condotte in collaborazione con le Associazioni Arnaldo da Brescia e Assoguide Sebino con partenza dalla Casa Museo Zani.
Il percorso sarà scandito per quanto riguarda la città di Brescia tra le chiese di San Gaetano, Duomo Nuovo, Santa Maria della Carità e una visita al centro storico, a Rezzato, in provincia di Brescia, presso la chiesa di San Giovanni Battista. Invece a Bergamo i visitatori verranno accompagnati alle chiese di San Paolo d’Argon, e a Bergamo Alta, in Duomo, alla cappella Colleoni, per concludere con una panoramica del centro storico.

Gli itinerari guidati avranno una cadenza settimanale: il sabato sarà dedicato a Bergamo, mentre la domenica a Brescia con partenza alle ore 14.30 dalla Casa Museo Zani.
SABATO – Bergamo: 15 e 22 Aprile, 6 e 20 Maggio, 3 e 17 Giugno, 16 e 30 Settembre, 14 e 28 Ottobre
DOMENICA – Brescia: 2 – 16 e 30 Aprile, 14 e 28 Maggio, 11 Giugno, 10 e 24 Settembre, 8 e 22 Ottobre
Biglietto unico: 25 euro.
Il pacchetto “itinerario” comprende:
• la visita guidata alla Casa Museo, prenotabile anche in una data diversa;
• il servizio autobus, con partenza dalla Casa Museo alle 14:30 e rientro previsto alle 18:30;
• accompagnamento di guida turistica abilitata.
La prenotazione è obbligatoria e il biglietto è acquistabile tramite bonifico bancario, oppure direttamente in loco almeno due settimane prima della data scelta.
Proposta didattica per le scuole
Nell’ambito delle iniziative culturali promosse dalla Fondazione per l’appuntamento di Bergamo Brescia 2023, i Servizi Educativi offrono una proposta specificamente indirizzata al target scolastico (8+), finalizzata ad approfondire gli aspetti artistici e tecnici del Piano di tavolo ottagonale in commesso di pietre dure, focus d’eccezione del programma di studio e ricerca che fa capo alla Casa Museo.
Il percorso tematico si struttura in una visita interattiva, con l’ausilio di uno strumento didattico (pieghevole illustrato) e di un kit di materiali (litoteca), utili a favorire la comprensione dei contenuti esposti.

La visita è condotta da un educatore museale. Il pieghevole, distribuito ad ogni partecipante, consente di animare il percorso, favorendo un approccio interattivo e sollecitando la rielaborazione dei contenuti.

La proposta didattica per le scuole prevede anche un concorso finalizzato a selezionare e premiare i migliori elaborati progettuali prodotti dagli alunni (singolarmente o in piccoli gruppi). Il concorso viene organizzato in due edizioni, in modo da coprire l’intero anno solare 2023. La consegna degli elaborati candidati al concorso avviene al termine dell’a.s. 2022-23 (giugno 2023) e dell’a.s. 2023-24 (giugno 2024).
Biglietto proposta didattica: 5 euro/studente (attività didattica e ingresso al museo).