Fotografia, conosciamo Malena Mazza.

di Elettra Musk

Elettra Musk: Malena, da che mondo provieni, qual è il tuo background?
Malena Mazza: Io vengo dal cinema, dopo il liceo ho frequentato la scuola di cinema.

Elettra Musk: Sono curiosa di sapere in che tipo di famiglia sei cresciuta
Malena Mazza: La mia era una famiglia normale. Ma mia mamma con le sue intuizioni, è diventata molto famosa, mio padre era un falegname, intagliava a mano. Mia madre, commercialmente geniale, si è trasferita a lavorare a Milano e ha riscosso un successo incredibile ed inaspettato, ma sicuramente frutto della sua intelligenza e volontà di esprimere al massimo le sue competenze Adesso è una delle massime esperte riconosciute nell’antiquariato.

 

Elettra Musk: Come si è dipanato il tuo percorso invece?
Malena Mazza: Dopo la scuola ho pensato che si trascorra la maggior parte del tempo lavorando e quindi fosse fondamentale intraprendere un lavoro che fosse una passione. Sono stata fortunata, ho avuto la passione del cinema sin da bambina quando andavo al cinema da sola di pomeriggio a vedere tutti i film di Visconti, uno dei miei preferiti. Volevo fare il direttore di fotografia nel cinema.

Elettra Musk: E quale strada hai intrapreso?
Malena Mazza: Ho frequentato la scuola di cinema. Non c’erano donne che svolgessero quella professione a quei tempi, perché era un lavoro molto tecnico e faticoso fisicamente, si lavorava con la macchina da presa a 35 millimetri e 70mm la Mitchell, blimpata, con orgoglio posso affermare che in quel periodo ero l’unica persona a Milano a saperla utilizzare e quindi ho avuto la possibilità e l’onore di lavorare con tutti i più grandi e celebri direttori della fotografia italiani e stranieri del tempo. E’ stata un’esperienza ineguagliabile (i Fratelli Taviani, Michelangelo Antonioni, Robert Fresse ed altri).
Naturalmente essendo l’unica donna in Europa e forse nel mondo, dovevo assolutamente essere più brava degli altri colleghi, la migliore in assoluto. Ero talmente brillante e competente che lavoravo 365 giorni su 365 sempre in giro per il mondo. Se avessi avuto tre cloni si sarebbero dedicati a questa attività anche loro tutti i giorni!

Elettra Musk: Come sei passata poi alla fotografia?
Malena Mazza: Mi sono ammalata e per un po’ non ho potuto fare sforzi fisici. Mi è dispiaciuto così tanto smettere di praticare quel lavoro, frutto di tanti anni di incredibile passione e dedizione, che non ho più voluto sapere niente del cinema per un po’.
Ho iniziato a scattare foto per giornali e riviste fashion. Il lavoro è sempre di team, ma essendo contemporaneamente regista e direttore della fotografia, hai più potere decisionale.
Attualmente, oltre alle foto, ho ripreso anche a girare film sia d’arte che commerciali.

Elettra Musk: Quando hai iniziato a occuparti di fotografia? Da dove sei partita? Quali sono stati i tuoi soggetti? Abbiamo notato che ricorrono spesso le donne. Qual è stato il rapporto con il genere femminile?
Malena Mazza: Iniziamo con l’affermare che l’uomo non è così fotogenico come una donna per una questione proprio di linee, di forme, di grafia nell’immagine. Io fotografo anche soggetti maschili, ma non è la stessa cosa …….naturalmente.
Ho iniziato a scattare foto di architettura perché ne ero appassionata. Poi mi sono occupata di moda e bellezza per giornali del settore e in quel contesto naturalmente le donne erano le regine incontrastate. Cercavo di non raffigurare solamente una donna in un vestito ma di inserirla in un contesto socioculturale.
Ho cominciato a fotografare le donne al supermercato, in cucina, in situazioni vere quando tutti non ci credevano.
Ora è normale, posso dire di essere stata una super antesignana!
A volte possedere questa dote può essere limitante

Elettra Musk: Magari trovi qualcuno che anche lui è avanti.

Malena Mazza: Dovrebbe essere in quanto viviamo in un periodo di crisi che si è sempre superata con la creatività, ce lo insegna la Storia. Ora invece tutti temono il rischio e restano nella loro zona di confort, la creatività è rischio.

Elettra Musk: Quali sono i colori, i materiali e le posizioni che caratterizzano le tue modelle? Ho notato che c’è molto colore rosso sulle loro labbra.

Malena Mazza: Risulta molto rosso perché c’è sempre molto azzurro. A me piace. Al contrario non amo che siano gialle o calde, apprezzo decisamente che siano un po’ fredde e quindi che siano un po’ azzurrine. A quel punto il rosso esce.

Elettra Musk: Ritocchi le tue foto?
Malena Mazza Ritocco pochissimo, perché sono negata a ritoccare e ci vuole una pazienza che io non ho.
Elettra Musk: Come si inizia a svolgere il tuo lavoro?
Malena Mazza: Secondo me, invece di spendere moltissimo in queste scuole italiane, è molto meglio andare a lavorare da qualcuno molto bravo e famoso, così oltre a non spendere guadagni (dopo un breve periodo di apprendistato) ed inoltre conosci tutte le figure e le persone dl settore.

Elettra Musk: C’è da parte dei ragazzi, secondo te, l’avvicinarsi verso la foto o al mondo che c’è dietro?

Malena Mazza: Alcuni studiano tanto e sono molto più seri, se arrivano alla fine è perché sono interessati. Gli altri è perché sono proprio attratti da questo mondo dalla fotografia, credono che ci sia dietro chissà che. E naturalmente le modelle attirano.

Elettra Musk: C’è una foto a cui sei particolarmente legata?

Malena Mazza: Sì, quella in cui lecca il bicchiere.

Elettra Musk: E perché? Ci racconti qualcosa?

Malena Mazza: E’ un po’ come la mia firma. Avevano appena aperto un ristorante a New York dove si poteva fumare quando lo avevano appena proibito, ho scattato delle donne superchic ed eleganti che per contrasto si comportavano in modo anticonvenzionale, strong, ribelle, erano molto d’impatto.

Elettra Musk: Come ti senti nel momento in cui cominci a scattare?
Malena Mazza: Entro in un’altra dimensione di comunicazione. Oserei dire che entro in un canale di comunicazione più alto dove ci siamo solo io e la modella.
Per me è fondamentale sceglierla, non so perché ma certi tratti somatici corrispondono a un tipo di comunicazione.. Se il tratto somatico non ti ispira, non la scegliere perché significa non hai comunicazione con lei. È quello che mi succede con le modelle, sempre. A scuola mi hanno insegnato che avrei dovuto spiegare tutto alle modelle e far loro vedere come muoversi. vIo invece non dico nulla……. Poi la ragazza, senza sapere, una volta sul set, si muove ancora meglio di come avrei voluto.

Elettra Musk: Qual è stata l’ultima tua svolta nel campo della fotografia? Ce ne vuoi parlare?
Malena Mazza: Sto sperimentando novità assolute ed inaspettate, soprattutto da me, molto stimolante.
Ho intavolato discussioni pazzesche, su questo perché una volta si diceva che il fotografo dovesse fare sempre la stessa cosa. Io contestavo che fosse follemente noioso e che si diventa manierista perdendo la forza, invece è fantastico provare quello che non conosci. Fai dei tentativi poi trovi una via che ti interessa di più. Se c’è il tuo punto di vista, ti si riconosce qualsiasi cosa tu elabori… Io, per esempio, ho fatto ricerca su soggetti diversi, es: night truck vendono cibo su ruote. Forse non trovi subito quello che cerchi, però sperimentando sempre nuove idee, hai continuamente illuminazioni folgoranti.