Lodi intitola una strada a Sergio Ramelli.

Una corona di fiori in onore a Sergio Ramelli in via Paladini a Milano, 29 aprile 2020. ANSA/Mourad Balti Touati

Da oggi, nell’ anniversario dalla morte, a Lodi c’è una via intitolata a Sergio Ramelli. La targa è stata scoperta stamattina tra le vie Piave e Cavallotti, nel quartiere Revellino.

A deciderlo il Comune di Lodi, dove Ramelli è sepolto, nel cimitero Maggiore “Sergio Ramelli – ha ricordato la sindaco di Lodi Sara Casanova – proveniva da una famiglia lodigiana e, come tanti coetanei, viveva l’adolescenza diviso tra studio, passione per il calcio e impegno politico. Era attivista del Fronte della Gioventù ed esprimeva liberamente le proprie idee. Il 13 marzo 1975, mentre stava rientrando a casa, venne assalito da studenti appartenenti al gruppo extraparlamentare di Avanguardia operaia, armati di chiavi inglesi con cui lo colpirono ripetutamente al capo. Morì il 29 aprile del ’75, al Policlinico, dopo 47 giorni di agonia.

L’anniversario di questa tragica scomparsa, a 46 anni di distanza, ci porta a onorare la memoria di un ragazzo, prima perseguitato per aver manifestato e difeso le proprie posizioni, e infine barbaramente ucciso da avversari politici che neppure lo conoscevano. Una violenza che proseguì anche dopo la morte di Sergio, con pesanti intimidazioni rivolte ai suoi familiari.

Questa pagina triste della nostra storia ci unisce nella ferma condanna degli atroci delitti del terrorismo politico che ha colpito tutti gli schieramenti”.

“Siamo stati noi i promotori dell’iniziativa con una mozione poi approvata – spiega a riguardo Omar Lamparelli, segretario cittadino di Fratelli d’Italia -. Per noi era fondamentale che avvenisse essendo Sergio proprio di origini lodigiane. Questa da noi era una battaglia che andava avanti da anni e finalmente siamo arrivati al risultato che ci sembrava doveroso”. Alla cerimonia hanno partecipato anche rappresentanti di diversi gruppi consiliari comunali. (ANSA).