Il Milan vince a Firenze e allunga sulla Juve

Importantissima vittoria del Milan a Firenze. Al Franchi i rossoneri vanno in vantaggio al secondo della ripresa con Loftus-Cheek, ma tre minuti dopo i viola pareggiano con Joseph Alfred Duncan. La squadra allenata da Stefano Pioli torna in vantaggio al 53′ con Rafael Leao. Si tratta della sesta vittoria consecutiva per i rossoneri, la quarta in campionato, che vale il +6 sulla Juventus, rafforzando dunque il secondo posto in classifica.

Stefano Pioli, allenatore rossonero, si è così espresso a SkySport “Per me tornare a Firenze significa sempre – e lo è stato soprattutto nella gara di oggi – un’emozione, è sempre un piacere ritrovare questo ambiente che mi ha dato tanto sia da calciatore che da allenatore. Poi c’è stata la partita: l’abbiamo approcciata bene, creato tanto, sofferto il giusto. Abbiamo giocato una partita vera, con fiducia, con un buon controllo. Sono contento perché dopo le soste non è mai facile ritrovare il ritmo”.

Ha rimpianti?

“È un ottimo momento, che dura tra due o tre mesi. Stiamo crescendo, migliorando nelle prestazioni, la compattezza nel difendere in un certo modo. Se difendiamo bene possiamo poi far male a qualsiasi squadra. Poi la classifica è quella lì. Io non credo ci siano 14 punti tra noi e l’Inter, ma loro hanno approfittato del nostro mese in cui abbiamo fatto solo 2 punti e loro 12; è lì che ha preso il distacco”..

Scaroni ha detto che Pioli resta.

“Sono affezionato tantissimo al Milan: come si fa a non essere affezionati a questo club? Ma non dobbiamo pensare al futuro io e i giocatori. Il club sì, perchè deve programmare, capire dove intervenire. Noi dobbiamo pensare a cosa fare sul campo, ma l’abbiamo sempre fatto, isolandoci a Milanello per preparare le partite. Dobbiamo farlo anche ora: ci sono tante importanti tra campionato e Europa”.

Quando c’è stato il clic in stagione nel trasformare il gioco in risultati?

“Nel calcio non s’inventa nulla e non si possono negare tempi di inserimento ai giocatori nuovi. Noi abbiamo cambiato tantissimo: i nuovi dovevano conoscere me e io dovevo conoscere loro. Quest’anno abbiamo una squadra di qualità: Pulisic è Pulisic, Loftus è Loftus, poi Leao, Giroud, Bennacer, Adli, Reijnders… Noi dobbiamo giocare bene perché abbiamo questo tipo di giocatori. Forse ci manca qualche caratteristica, ma ora dobbiamo sopperirci con l’attenzione”.

Leao vi sta prendendo per mano…

“Ci può trascinare. Noi l’abbiamo accompagnato, lui si è fatto acompagnare. Gli manca veramente poco per diventare quel campione che ho sempre creduto potesse diventare. Ma non parlo dei gol, parlo della leaderhsip che ha, della parolina in più che dice. Poi la sua qualità e la sua forza: è difficile per i difensori tenerlo”.

Tu resteresti al Milan?

“Io non ho mai avuto dubbi. Il Milan non si lascia, il Milan è il Milan e io mi trovo benissimo. Poi siamo ambiziosi e tutti si aspettano che tu possa vincere tutte le partite. Abbiamo vinto lo Scudetto due anni fa e tutti si aspettano di vincere. Io sono felicissimo al Milan, poi dipende da quello che succederà. Io sto bene con tutti, con Furlani, Ibra, Moncada… Sto bene al Milan”.