A cento anni esatti dalla prima edizione dell’Open d’Italia, svoltasi nel 1925 presso lo storico Golf Club Alpino di Stresa, il prestigioso marchio Herno – eccellenza italiana dell’abbigliamento, simbolo di eleganza funzionale e know-how manifatturiero – ha celebrato questo importante anniversario con un evento esclusivo: una Pro-Am che ha unito storia sport e stile in un’unica giornata memorabile.
L’appuntamento che si è tenuto il 21 giugno 2025, data scelta per celebrare il centenario del primo Open d’Italia, ha anticipato simbolicamente l’82ª edizione del torneo, in programma dal 25 al 29 giugno presso l’Argentario Golf & Wellness Resort, a testimonianza del profondo legame tra le radici storiche e il presente del golf italiano.
L’evento è stato fortemente voluto da Claudio Marenzi, presidente del Golf Club Alpino di Stresa e presidente del Gruppo Herno, da sempre legato ai valori di eleganza, tradizione e innovazione. Marenzi ha espresso il desiderio che questa celebrazione non resti un episodio isolato, ma accompagni l’Open d’Italia almeno per altre due edizioni, nel segno della continuità e della memoria storica. Il Golf Club Alpino, infatti, detiene il primato di aver ospitato le prime tre edizioni del Torneo (1925, 1926, 1927).
«Non mi considero un golfista, ma un giocatore dell’Alpino» – dichiara Claudio Marenzi – «Frequento questo circolo perché mio padre, Giuseppe Marenzi, ne è stato uno degli storici presidenti. Quando, qualche anno fa, mi è stato chiesto di seguirne le orme e diventare io stesso presidente, ho colto l’occasione per riprendere a giocare. È un piccolo club storico e “romantico”, rimasto a 9 buche come lo era all’origine. In questi anni ho lavorato al fianco del consiglio per renderlo sempre più un piccolo parco, unico nel suo genere. L’idea di festeggiare il 100° anno dal primo Open d’Italia l’ho pensata e sostenuta perché ritengo che questo luogo – insieme alla regione che lo circonda – debba essere onorato come merita. E vorrei che, un giorno, questo piccolo evento diventasse grande, contribuendo alla crescita e al consolidamento del golf in Italia».
Per l’occasione, Herno ha organizzato una Pro-Am riservata a sole 15 squadre, ciascuna affiancata da un professionista che ha partecipato in passato all’Open d’Italia o che prenderà parte all’edizione in corso all’Argentario:
- John Catlin
- Jeff Overton
- Costantino Rocca
- Gregorio De Leo
- Stefano Mazzoli
- Jacopo Vecchi Fossa
- Flavio Michetti
- Aron Zemmer
- Filippo Bergamaschi
- Giovanni Manzoni
- Alessandro Tadini
- Luca Memeo
- Manfredi Manica
- Lorenzo Gagli
- Federico Zucchetti
Al fianco di Herno, Rolex, orologio ufficiale della manifestazione e simbolo globale di precisione e prestigio sportivo, ha confermato il suo sostegno all’iniziativa. L’evento è stato realizzato con il patrocinio della Federazione Italiana Golf, che ha riconosciuto il suo valore storico e culturale per il movimento golfistico italiano.
Un ringraziamento speciale va anche a Matteo Lunelli presente con un Brut Blanc de Blanc e a Berkel presente con la Volano Special Edition Abundantia.
La gara si è giocata con la formula tour scramble e la classifica ha visto aggiudicarsi il primo premio dalla squadra capitanata da Federico Zucchetti accompagnato dagli atleti paraolompici della FIG Cristiano Berlanda, Giulia Marabotti e Fabrizio Gardiol. Al secondo posto si sono piazzati Riccardo Nicora, Sergio Ercoli e Italo Maroni capitanati da Gregorio De Leo seguiti in terza posizione da Stefano Mazzoli in quadra con Umberto Gandini, Carlo Mascioni e Daniele Pompa. Il nearest to the pin dei professionisti è andato a Costantino Rocca mentre quello dei dilettanti è stato vinto da Kim Tai Sob.
Il Golf Club Alpino di Stresa, teatro del primo Open d’Italia nel 1925, ha così rivissuto un momento iconico: un ritorno alle origini per onorare il passato e rinnovare l’impegno verso il futuro del golf in Italia.
About Herno
Herno, sulle sponde del Lago Maggiore è da oltre 75 anni protagonista tra le eccellenze del made in Italy. Una storia in continua evoluzione: dagli impermeabili degli anni ’40, ai cappotti in cashmere fino ai tessuti performanti e sostenibili di quest’ultimo decennio. La guida della seconda generazione con Claudio Marenzi ha segnato la svolta. Investimenti costanti in ricerca, tecnologia e innovazione nel design, armonizzati ad una corretta dose di tradizione sartoriale, ai valori del Made in Italy e ad una vocazione green, hanno definitivamente consacrato Herno nel panorama dei marchi internazionali del lusso. L’introduzione del “lifestyle” nelle ultime stagioni – maglieria, pantaloni, gonne ed accessori, completa il mondo Herno e ne definisce ulteriormente il suo DNA.
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