Le banche tirano giù la Borsa.

La targa di piazza degli Affari di Milano in un'immagine d'archivio dell'8 ottobre 2008. ANSA / JENNIFER LORENZINI

Peggiora Piazza Affari nella prima ora di scambi (Ftse Mib -1,2% a 20.660 punti) con il differenziale tra Btp e Bund decennali tedeschi in aumento a 239,5 punti ed il rendimento annuo italiano in crescita di 6,4 punti al 4,678%.

Pesano i bancari Banco Bpm (-3,2%), Bper (-2,22%), Unicredit (-2,11%) e Intesa (-1,7%), mentre fuori dal paniere dei grandi titoli Mps lascia sul campo l’1,05% nel giorno del Cda sull’aumento di capital da 2,5 miliardi.

Pesa Eni (-1,63%) con il greggio in calo (Wti -1,16% a 90,07 dollari al barile), mentre il gas inverte la rotta ad Amsterdam e sale del 4,47% a 161 euro al MWh. Segno meno anche per Enel (-1%) e Stellantis (-1,2%), più cauta invece Ferrari (-0,11%).

Pochi i rialzi, limitati a Campari (+1,67%), Recordati (+1,36%), Diasorin (+1,.05%), Prysmian (+0,85%), Saipem (+0,43%), che rimbalza dopo il tonfo della vigilia, e Amplifon ( +0,38%). Immobile Atlantia (-0,04%), che si mantiene 50 centesimi sotto i 23 euro dell’Opa di iniziata ieri, destinata a proseguire fino al prossimo 11 novembre. (ANSA).