La corsa del gas manda giù la Borsa.

La targa di piazza degli Affari di Milano in un'immagine d'archivio dell'8 ottobre 2008. ANSA / JENNIFER LORENZINI

Borse europee deboli in avvio di settimana, con lo spettro della Fed che incombe sui mercati in vista del summit di Jackson Hole che precede il fine settimana.

Gli investitori si attendono infatti una conferma sulle intenzioni della Banca Centrale Usa in materia di tassi per far fronte all’inflazione galoppante, cui contribuisce il costo del gas.

Con l’annuncio di un nuovo blocco del gasdotto Nord Stream per 3 giorni da parte di Gazprom le quotazioni del metano schizzano oggi di oltre il 10,5% sopra i 270 euro al MWh ad Amstrerdam.

Peggiora Piazza Affari dopo quasi un’ora e mezza di scambi, con l’indice Ftse Mib in calo del 2% a 22.086 punti, in coda alle altre piazze europee.

Si assesta sopra quota 228 punti il differenziale tra Btp e Bubnd decennali tedeschi, con il rendimento annuo italiano in calo di 2,4 punti al 3,461%.

Pesano Saipem (-4,2%), Unicredit (-3,53%), Stellantis (-3,5%), Iveco (-3,3%), Bsanco Bpm (-3,2%), Intesa (-3%) e Bper (-2,9%). Giù anche Tim (-2,8%), Moncler (-2,6%) ed Eni (-1,65%).  Positiva solo Inwit (+0,1%), cauta Snam (-0,08%). (ANSA).